Vaccarino Giorgio

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Giorgio Vaccarino

Personaggio o gruppo

Vaccarino Giorgio

Biografia:

Giorgio Vaccarino nasce il 18 luglio 1944 a Torino, dove consegue la laurea in Architettura nel 1969. Partecipa, fino al 1971, allo Studio 65, progettando, con il gruppo Argonauti, il contenitore multifunzionale "MetaSuper-MetaNormale" alias "Pirarubrio", premio speciale della Giuria per il "design di altra cultura" al Concorso Abet-Print (Pordenone 1971). Dal 1980 al '91 sviluppa, con lo "Studio Imag&" di cui è titolare, numerosi progetti di comunicazione per teatri e associazioni culturali. Dal 1989 è membro dell'Associazione Ars Technica di Parigi, convenzionata con la Cité des Sciences et de l'Industrie de La Villette per le arti visive e plastiche. Collabora con periodici e pubblicazioni on-line sulle arti e le tecnologie della comunicazione come Follow Me, Fotopratica, Golem, Italia Publishers, MultiMedia e nexus@znort.it. A partire dal giugno 1994, promuove, con la partecipazione a mostre e convegni internazionali, la realizzazione del "Progetto Netville - Città Globale dei Monumenti Interattivi", mirato su una rete che coinvolge, in varie località del mondo, siti reali di pubblico interesse, destinati ad ospitare chioschi interattivi, per una riqualificazione degli spazi urbani e collettivi, nella dimensione integrata della comunicazione planetaria. Dal 1996 è responsabile del sito web di Arslab e delle relative attività in rete. Tiene corsi di 'Arti della Connettività' presso l'Accademia Internazionale di Arti e Media, istituita a Torino nel 1996 con il sostegno della Comunità Europea e della Regione Piemonte. Riceve il XIX Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate - 1997. Nel contesto di Mediartech '98 a Firenze, partecipa, con una delegazione di Arslab, al 'Connected Intelligence Workshop' tenuto in quella sede da Derrick De Kerckhove. Vaccarino è anche autore, insieme a Donato Prosdocimo e Massimo Venegoni, di "Tango Rêverie", installazione esposta con il titolo "Tango Rêverie 2" allo StadtHaus di Ulm dal 24 marzo al 9 aprile 2000. Nel 2003 l'autore ritorna a Netville con l’intento di costruire nel tempo una grande tela formata da tanti "tasselli”, destinati a comporsi su una parete continua, una sorta di "Muro di Netville" su cui raccogliere le immagini raccolte dall'universo multimediale contemporaneo con un procedimento artistico di stampo tradizionale. A partire dal 2005, G.V. lancia una nuova proposta di collaborazione artistica in rete, prendendo le mosse da Netville: si tratta di Ars Meteo - visioni e preVisioni del Tempo dell'Arte .


Sito web:

http://www.giorgiovaccarino.it

Poetica:

Le opere di Vaccarino, questi "Luoghi Comunicanti" aperti al pubblico e accessibili in varie parti del mondo, sono destinati a far interagire, in modo sensibile e significativo, gli spazi "fisici" e "monumentali" delle città con gli spazi "virtuali" dell'informazione digitale, allo scopo di allontanare dai primi l'alternativa fra "uscire dalla realtà" o "cadere nell'oblio", e dai secondi il rischio, più che mai attuale, di un uso, per quanto vasto, discriminato e sostanzialmente elitario.


Opere:

Concepita come esperimento pilota di Città Telematica dei Monumenti, Netville è "in costruzione" dall'estate 1994, a partire da un gruppo di centri, scuole, associazioni d'arte, teatro e architettura.

E’ un portale web per la raccolta, presentazione, consultazione e condivisione di materiale artistico messo a disposizione dagli autori e/o da fondazioni, musei, gallerie, istituti e associazioni. Si presenta come uno spazio virtuale dove sia gli autori sia i visitatori possono corredare le opere con le loro annotazioni personali, esprimendo significati, sentimenti, emozioni, associazioni mentali.

L'installazione Tango Rêverie, presentata alla mostra Arslab: i labirinti del corpo in gioco (Dicembre '98 - Gennaio '99, Torino, Lingotto) nella forma di un manichino in attitudine danzante, ha subito un'evoluzione progressiva. Guidato da semplici indicazioni che appaiono sullo "schermo pelvico", il visitatore innesca un processo di interazione che porterà la sua immagine ad essere inserita nel flusso incessante dei "sogni" dell'automa, dal quale emergono, con andamento casuale, le immagini catturate ai suoi sempre più numerosi "partners". Le varie fasi di "danza della memoria" sono visibili al pubblico su monitor in una apposita "zona voyeurs" a fianco dell'installazione.

Bibliografia:

Webliografia: