Von Trier Lars

Tratto da EduEDA
Versione del 2 Mar 2007 alle 17:39 di Tommaso (Discussione | contributi)

(diff) ←Older revision | view current revision (diff) | Newer revision→ (diff)
Jump to: navigation, search

Biografia

Autore controverso, personaggio misterioso e sfuggente, Lars Trier(il suo vero nome) è nato a Copenaghen il 30 aprile del 1956. Il suo vero nome è Lars Trier, il “von” che precede il cognome è stato da lui aggiunto nel 1975 circa, anni in cui frequentava la scuola di cinema. La sua prima apparizione pubblica è nel 1976, quando su un quotidiano locale pubblica un articolo su Strindberg intitolato "Al limite della follia", firmato da "Lars von Trier".

Nato e cresciuto in una famiglia borghese di alti funzionari il piccolo Lars viene educato con la convinzione della madre che il bambino debba stabilire le proprie autolimitazioni. Se da un lato il piccolo Lars si sente un privilegiato rispetto a tutti i suoi coetanei che a differenza erano obbligati a rispettare regole e comportamenti prestabiliti, dall'altro il totale permissivismo si va ben presto a scontrare con il mondo esterno e con le regole sociali che lo governano.

I conflitti angosciosi che sin dall'infanzia lo perseguitano, sono una riserva inesauribile da cui attinge e trae ispirazione per dare vita alle sue opere creative. La sua passione per il cinema è radicata (si manifesta) nella sua infanzia quando all'età di otto anni decise di prendere in mano la cinepresa della madre, una super8, e decise di girare i suoi primi film. A dodici anni gli si presenta la possibilità di recitare in una serie televisiva danese per ragazzi: L'estate misteriosa, di Thomas Winding. Questa esperienza gli permette di stare a contatto di un set e quindi di poter osservare da vicino tutti i macchinari e le tecniche di riprese, non solo, gli permisero anche di assistere all'installazione delle luci. L'entusiasmo incrementò il suo desiderio di fare cinema, risale al 73 il suo primo tentativo di entrare nella scuola di cinema,la Danske Filmskole, ma viene respinto. Il fallimento all'esame di ammissione non riesce a placare la sua passione travolgente per il cinema, diventa membro di un'associazione di giovani cineasti che si nasconde dietro il nome di Filmgrupp16 che mette a disposizione dei giovani materiale per le riprese.

Menthe e il Giardiniere di orchidee sembrano essere la carta vincente per ritentare l'ingresso alla scuola di cinema, riesce a convincere il comitato di selezione e nel 79 viene finalmente ammesso. Oltre alla possibilità di poter usufruire delle attrezzature, la scuola si dimostra un luogo fondamentale per fare nuove conoscenze, oltre al Rukow(insegnante di sceneggiatura) entra in contatto con Henning Bendtsen, direttore della fotografia degli ultimi due film di Dreyer, Stringe ottimi rapporti con due compagni che diventeranno presto suoi grandi collaboratori e con i quali forma un perfetto terzetto: l'operatore Tom Elling e il montatore Tòmas Gislason.

Con loro intraprende un lungo percorso che ha inizio con un cortometraggio su pellicola di otto minuti intitolato Nocturne considerata oggi dallo stesso von Trier la sua impresa di maggior impatto visivo, lo stile è quello di un prodotto uscito oggi da MTV e in qualche modo anticipa il tema del futuro Dancer in the Dark, la paura di diventare ciechi. Dopo Nocturno è la volta di L'ultimo dettaglio un cortometraggio di 30 minuti con cui il giovane regista afferma ed affina la sua padronanza del linguaggio cinematografico. L'82 è un anno molto importante per il giovane regista, è l'anno del saggio di diploma: un mediometraggio di 57 minuti girato in pellicola 35mm e ambientato a Copenaghen durante il maggio del 45.

L'anno seguente gira L'elemento del crimine, il primo episodio della trilogia sull'Europa che vedrà il suo completamento con Epidemic(1987) ed Europa(1991). La carriera di Trier si dimostra in salita, la critica non sembra apprezzare i suoi lavori. Nell'88 riprova con un film-tv, "Medea",ma anche questa il suo anticonformismo e lo spirito di sperimentazione non vengono capiti, il film oltre che dalla critica viene stroncato anche dal pubblico. L'atteggiamento nei confronti di von Trier subisce un notevole cambio di direzione con "The kingdom-Il regno" film-tv satira horror che ha un successo internazionale enorme. Il 1995 vede la nascita del manifesto del movimento Dogma 95, di cui Trier è cofondatore, una sorta di decalogo da seguire per la realizzazione di un film, da questo momento i riflettori vengono puntati su di lui.


Poetica

Provocatore e controverso, geniale e arrogante, personalità complessa e inaccessibile Lars von Trier sta lasciando un segno evidente nel panorama cinematografico contemporaneo. Sin dagli esordi dimostra una grande padronanza della tecnica e del mezzo cinematografico, attraverso il quale inizia come uno scienziato in laboratorio a sperimentare. Attraverso i suoi lavori e la sua potente forza innovativa tenta di scuotere il mondo del cinema che ormai considera sempre più uguale a se stesso. Il suo può essere definito un cinema dell'eccesso, i suoi film irritano e provocano, ma soprattutto fanno riflettere, e questo è proprio l'obbiettivo che vuole raggiungere, rifiutando il concetto di”arte per l'arte” . Dogma 95 e le sue leggi dimostrano come sia possibile raccontare delle storie in un modo differente da quello che la tradizionalità sino a questo momento ci ha dimostrato. In un'epoca dominata dalla spettacolarità e da un cinema d'illusione, si appella a un rifiuto dei codici narrativi tradizionali e si aggrappa a un suo desiderio perpetuo di esplorare il cinema e di lottare per un suo rinnovamento.

Lars von Trier con la sua camera si butta tra gli attori per cogliere l'autenticità dei drammi dei suoi personaggi, ci mostra la crudeltà dell'animo umano e la sua paura della diversità ,abolisce il concetto di campo e controcampo, facendosi guidare dal caos e dalla casualità degli avvenimenti, proprio come accade nella vita. La camera diventa prolungamento del suo corpo che come un occhio incuriosito si muove sul set. Il montaggio delle immagini non segue più uno schema dettato dalla continuità temporale e spaziale.

Il cinema di von Trier ci costringe a ripensare tutti quei principi che sino a questo momento sembravano essere punti fermi del linguaggio cinematografico.

Opere

1984 THE ELEMENT OF CRIME

1987 EPIDEMIC

1988 MEDEA

1991 EUROPA

1994 THE KINGDOM

1996 BREAKING THE WAVES

Lo sguardo di Bess
Le onde del destino è da considerarsi un film di passaggio del percorso evolutivo di Lars von Trier, non si può ancora parlare di Dogma 95, ma nemmeno fare riferimento alla tradizione classica del cinema. Il film affronta tematiche quali la religione, l'erotismo e l'amore. Quest'ultimo è proprio il protagonista delle vicende narrate, Bess, per amore, sacrifica se stessa per poter ridonare la felicità al marito, colpito da un grave incidente sul lavoro.






1997 THE KINGDOM 2

1998 IDIOTS

Un'immagine degli"idioti"
Idioti è il film Dogma numero 2, un'opera anomala e coraggiosa che attraversa territori sino a quel momento non sondati. Camera rigorosamente a mano, nessun set artificialmente costruito, luci naturale,il film narra la storia di un grupo di ragazzi che si fingono disabili per smascherare l'intolleranza e l'arroganza della società borghese in cui vivono. Il gioco ad certo punto però comincia a diventare pesante, fino a superare i limiti...




2000 DANCER IN THE DARK

Bjork in uno dei numeri musicali
Il film vede come protagonista la star islandese Bjork che in dossa i panni di Selma, una donna afflitta da una grave malattia che presto le causerà la completa ciecità. La sua è una tara genetica e pertanto il figlio Gene, appena dodicenne dovrà subire le medesime sofferenze. Selma si sottopone a ritmi di lavoro umanamente non sostenibile, solo e soltanto per mettere da parte quella somma di denaro che le permetterà di far operare il piccolo Gene. Nonostante una vita dura e piena di sacrifici Selma è ancora in grado di dare vita ai propri sogni: improvvisamente il mondo in torno a lei trascolora e si trasforma in uno spettacolare musical in cui i personaggi iniziano a danzare e ballare.



2003 DOGVILLE

2003 LE CINQUE VARIAZIONI

2005 MANDERLAY

2006 iL GRANDE CAPO


Bibliografia

AA.VV.(1999), Il dogma della libertà. Conversazioni con Lars Von Trier, Edizioni della battaglia, Palermo .

Lasagna Roberto(2003), Lars Von Trier, Gremese editore, Roma.

Lucantonio Gabrielle (a cura di)(1998), Lars Von Trier, Dino Audino editore, Roma.

Mandrini Luca, Standola Alberto (a cura di), La paura Mangia l’anima. Il cinema di Lars Von Trier, Cierre Edizioni.

Porcelli Tina (2006), Lars Von Trier e il Dogma, Il Castoro cinema, Milano.

Von Trier Lars (1999), ''Gli Idioti. Dogma 95. La sceneggiatura. Il diario di lavorazione, Ubulibri, Milano.

Von Trier Lars, Il cinema come dogma, conversazioni con Stig Bjorkman, Oscar Mondatori, Milano 2001.

Ventriglia Gino (a cura di), Trier von Lars(2000), Dancer in the dark, Minimum fax, Roma .

Webliografia

http://digilander.libero.it/larsvontrier/

http://www.larsvontrier.tk/

http://www.zentropa.altervista.org/