Zavattini Cesare adb

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
Cesare Zavattini

Cesare Zavattini, Luzzara, R.E. 1902 - Roma, 1989.
È stato uno dei più grandi pensatori e intellettuali del Novecento, Sempre pronto ad intervenire in prima persona nel dibattito culturale, dotato di una spiccata intuizione per i processi di comunicazione, fu considerato subito uno scrittore off, fuori da qualunque genere. Il suo umorismo particolarissimo, raffinato, nasce dall'amore per l'Uomo e dalla pietà per le sue piccinerie e la sua fragilità. La sua prosa immaginifica, molto vicina al Surrealismo, in realtà è indefinibile. È stato, infatti, uno scrittore d'avanguardia, ma ha agito sempre individualmente, precorrendo i tempi in tutti i settori in cui operava. Considerato il maggior rappresentante del Neorealismo italiano, il suo realismo segue la poetica della meraviglia: nella realtà, che è meravigliosa di per sé, bisogna ricercare quegli aspetti che non vediamo. Diceva: «Il mondo è piccolo, se noi vediamo piccolo».


La più grande ambizione di Zavattini è sempre stata quella di poter realizzare un film da “potersi proiettare nel cielo, visibile nello stesso istante in ogni parte della terra”.


Una riflessione del 1931
"Io non credo all'infinito. Si fa presto a dire: non finisce più. Possibile? A camminare in linea retta un milione di secoli, un miliardo di secoli, non si arriverà al termine dei termini? Capisca, ho detto un miliardo di secoli e facciamo due miliardi, anzi... Secondo me, si arriverebbe, in tanto tempo, anche più in là. Ma il problema mi pare un altro: da che parte dovremmo avviarci, a destra o a sinistra?"


Poesia dubbiosa

FORSE

Forse l’emozione più grande della mia vita

è stata una notte, c’era un’afa, un fermo

come prima del terremoto,

Dio entrò nella mia camera impalpabilmente

e mi disse a te solo a te

faccio sapere che non esisto