Levine Les: differenze tra le versioni
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Ha lavorato nel design. In un secondo tempo ha lasciato il design perché lo riteneva un mezzo inespressivo. Ha lavorato anche come disegnatore industriale ma ha capito che quella non era la sua strada. | Ha lavorato nel design. In un secondo tempo ha lasciato il design perché lo riteneva un mezzo inespressivo. Ha lavorato anche come disegnatore industriale ma ha capito che quella non era la sua strada. | ||
Negli anni sessanta iniziò a lavorare col [[video]] essendo affascianto dal portapaks uscito proprio in quel periodo. | Negli anni sessanta iniziò a lavorare col [[video]] essendo affascianto dal portapaks uscito proprio in quel periodo. | ||
− | Les Levine fu uno dei primi artisti, insieme a [[Paik | + | Les Levine fu uno dei primi artisti, insieme a [[Paik Nam June|Paik]], ad aver accesso all’attrezzatura video a mezzo pollice (portapaks della sony) che divenne disponibile nel 1965 e con quello girò “BUM��?, uno dei primi video di strada. |
Secondo Francoise Parfait sarebbe stato Les Levine il primo a realizzare un’installazione a circuito chiuso utilizzando il décollage temporel (Toronto, 1966), con un ritardo di trasmissione di circa cinque secondi. | Secondo Francoise Parfait sarebbe stato Les Levine il primo a realizzare un’installazione a circuito chiuso utilizzando il décollage temporel (Toronto, 1966), con un ritardo di trasmissione di circa cinque secondi. | ||
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==Poetica== | ==Poetica== | ||
− | “Il video era un mezzo nuovo nei primi anni sessanta. Voglio dire che produssi i miei primi tape nel '64. E poi divenne di nuovo un mezzo nuovo nel '72, e poi divenne di nuovo un mezzo nuovo nell'81, e divenne di nuovo un mezzo nuovo nel '92. Ci sono persone che riscoprono il video come il mezzo "nuovo" sempre, il video è un mezzo perennemente in crescita, le persone trovano sempre cose nuove da fare con esso. | + | “Il video era un mezzo nuovo nei primi anni sessanta. Voglio dire che produssi i miei primi tape nel '64. E poi divenne di nuovo un mezzo nuovo nel '72, e poi divenne di nuovo un mezzo nuovo nell'81, e divenne di nuovo un mezzo nuovo nel '92. Ci sono persone che riscoprono il video come il mezzo "nuovo" sempre, il video è un mezzo perennemente in crescita, le persone trovano sempre cose nuove da fare con esso.��? |
− | “Io realizzavo film in super8 o cose del genere. Il più grande problema lavorando nel cinema è che per tutta la sua durata uno deve cercare di raccogliere soldi per le spese del film per cui non si trova molto lavoro. Quando vidi il video ne fui subito affascinato. Fui affascinata dal fatto che è così rapido. Lo si prende e si può vedere. Ma io non ho mai pensato al video come un qualsiasi altro mezzo di informazioni e comunicazione. Ho anche realizzato pezzi per il web, ma il video non lo trovo interessante per quello scopo, ovvero quale mezzo di informazioni. | + | “Io realizzavo film in super8 o cose del genere. Il più grande problema lavorando nel cinema è che per tutta la sua durata uno deve cercare di raccogliere soldi per le spese del film per cui non si trova molto lavoro. Quando vidi il video ne fui subito affascinato. Fui affascinata dal fatto che è così rapido. Lo si prende e si può vedere. Ma io non ho mai pensato al video come un qualsiasi altro mezzo di informazioni e comunicazione. Ho anche realizzato pezzi per il web, ma il video non lo trovo interessante per quello scopo, ovvero quale mezzo di informazioni.��? |
La forza di Levine come un artista sta nella sua abilità di creare arte fuori da qualunque cosa che concerne l'arte. | La forza di Levine come un artista sta nella sua abilità di creare arte fuori da qualunque cosa che concerne l'arte. | ||
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Versione attuale delle 23:42, 16 Feb 2009
Personaggio
Levine Les
Biografia
Les Levine è un videoartista nato nel 1935 a Dublino in l'Irlanda, frequenta la scuola d’arte a Londra e nel 1958 emigra in Canada. Ora vive a New York. Ha lavorato nel design. In un secondo tempo ha lasciato il design perché lo riteneva un mezzo inespressivo. Ha lavorato anche come disegnatore industriale ma ha capito che quella non era la sua strada. Negli anni sessanta iniziò a lavorare col video essendo affascianto dal portapaks uscito proprio in quel periodo. Les Levine fu uno dei primi artisti, insieme a Paik, ad aver accesso all’attrezzatura video a mezzo pollice (portapaks della sony) che divenne disponibile nel 1965 e con quello girò “BUM��?, uno dei primi video di strada. Secondo Francoise Parfait sarebbe stato Les Levine il primo a realizzare un’installazione a circuito chiuso utilizzando il décollage temporel (Toronto, 1966), con un ritardo di trasmissione di circa cinque secondi. Le sue esposizioni individuali e non a partire dal 1964 includono: Museum of Modern Art di New York, Centre Pompidoud di Parigi, Museum am Ostwall di Dortmund, Kunsthaus di Zurigo, Lenbachhaus di Monaco, Whitney Museum of American Art di New York, Ludwig Museum Cologne, documenta 6 e documenta 8.
Sito web
Poetica
“Il video era un mezzo nuovo nei primi anni sessanta. Voglio dire che produssi i miei primi tape nel '64. E poi divenne di nuovo un mezzo nuovo nel '72, e poi divenne di nuovo un mezzo nuovo nell'81, e divenne di nuovo un mezzo nuovo nel '92. Ci sono persone che riscoprono il video come il mezzo "nuovo" sempre, il video è un mezzo perennemente in crescita, le persone trovano sempre cose nuove da fare con esso.��? “Io realizzavo film in super8 o cose del genere. Il più grande problema lavorando nel cinema è che per tutta la sua durata uno deve cercare di raccogliere soldi per le spese del film per cui non si trova molto lavoro. Quando vidi il video ne fui subito affascinato. Fui affascinata dal fatto che è così rapido. Lo si prende e si può vedere. Ma io non ho mai pensato al video come un qualsiasi altro mezzo di informazioni e comunicazione. Ho anche realizzato pezzi per il web, ma il video non lo trovo interessante per quello scopo, ovvero quale mezzo di informazioni.��? La forza di Levine come un artista sta nella sua abilità di creare arte fuori da qualunque cosa che concerne l'arte.
Opere
Alcune opere
- BUM, 1965
Video-documentario
- Iris, 1968
Videoinstallazione
- Earthwork, 1969
- I Am Not Blind, 1976
Videoinstallazione
- See Your Mind, 1977
Videoinstallazione
- Deep Gossip, 1979
Videoinstallazione
- Blame God, September 1985
- Sell Yourself, 1987
- Consume or perish, 1988
Bibliografia
- 2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 327n, 545.
Webliografia
http://www.philipp-march.com/les_levine/les_levine.htm
http://davidsonsfiles.org/LesLevineInterviewPart1.html
http://stephan.barron.free.fr/art_video/60_passage_usa.html