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Versione attuale delle 21:09, 20 Gen 2010
Titolo
Castro-Cid Enrique
Biografia
Enrique Castro-Cid è nato nel 1937 in Cile. Ha studiato nella sua terra fino a quando, negli anni sessanta, l’Organizzazione degli Stati americani gli concede una borsa di studio per studiare negli Stati Uniti. Castro-Cid ha vinto due volte il Guggenheim Foundation Fellowships ed una volta il premio William Copley. Più tardi ha ricoperto il ruolo di giurato alla Fondazione Guggenheim. L’Università dell’Illinois lo ha nominato, nel 1968, artista in visita. Dopo una vita trascorsa negli USA tra la Florida e l’Illinois muore nel 1992 a Santiago del Cile.
Sito web
Poetica
Enrique Castro-Cid, conosciuto per le sue combinazioni immaginarie, imprevedibili e frequentemente cinetiche di oggetti dissimili, inizia a lavorare con il computer nel 1978. Per Castro-Cid, il computer è capace di creare convenienti effetti specifici. Ispirato dalla lettura di D’Arcy Thompson, Castro-Cid passa dieci anni a studiare la matematica. Le sue investigazioni sulla trasposizione del disegno a mano sul computer sono troppo laboriose per poter ottenere progressi reali. Determinato a trovare un modo più veloce ed efficace per lavorare, assieme al matematico Robert Cahn, sviluppa le sue ricerche utilizzando il mainframe di un computer che gli è stato messo a disposizione da un ospedale della Florida. In poco tempo ognuna delle sue composizioni inizia a corrispondere ad un ritratto fatto a mano: il disegno è digitalizzato su una tavolozza grafica fatta in casa. Una volta che le coordinate X e Y sono immagazzinate nel computer, la composizione è trasformata in base alle equazioni matematiche del programma, e poi stampate con un plotter. Variazioni di un disegno originale possono essere create cambiando semplicemente l’equazione.
Opere
- Flora and Benjamin, 1980
Castro-Cid usa il computer per trasformare composizioni figurative, spesso le carica con tinte psicologiche, in distorsioni inaspettate. Le immagini sono stampate con un plotter e successivamente dipinte.
Bibliografia
- Cynthia Goodman (1987), Digital Visions Computers and Art, New York, Harry N. Abrams.