The Avant-Garde Never Gives Up: differenze tra le versioni

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'''Autore:''' [[Galloway Alex]]
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'''Titolo Originale:''' The Avant-Garde Never Gives Up
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'''Tradotto da:''' Traduzione collettiva
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L’avanguardia non si dà mai per vinta
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Keywords: attivismo mediatico, resistenza, tactical, net.art, concettuale, avanguardia
  
Keywords: media activism, resistance, tactical, net.art, conceptual, avant-garde
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L’avanguardia non si dà mai per vinta. E i media tattici hanno finalmente prodotto tre diversi teatri di operazione per ricompensare la sua lotta:
  
The avant-garde never gives up. And tactical media has produced (at least) three different theaters of operation to wage its struggle: media activism, pure tactical aesthetics, and net conceptualism. The first allows for "formal" net.art tactics (materialist, structural), the latter two allow for "real" net.art tactics (native presence, site-specificity). 1) "Media activism" is what N5M knows best. In the classic mode of leftist engagement it extends from access control issues like the "we want bandwidth" campaign to more blatantly confrontational projects like hacking in protest of Kevin Mitnick's imprisonment. Cyberfeminism, RTMARK, Mongrel's techno morphs, free servers like xs4all, and prosthetic networks like ZAMIR all fall under the rubric of media activism. In their very existence, the postmedia venues (nettime, RHIZOME, etc.) and other temporary autonomous communities belong here too (although sometimes these venues become more conceptual than activist). 2) "Pure tactical aesthetics" is the label we use for new media's art-for-art's-sake. It designates new media art that is truly (web)site-specific. Jodi invented it. 7-11 perfected it. And today, hell.com (and its residents) have evolved it to a higher form. Pure tactical aesthetics are most often seen in a raising of the bar--a shock of the shock--whose eventual goal is to define a new aesthetic totally native to computers. This art stretches outward, past one's normal creative purview to chart new cultural ground. It is a grenade in the brain of the establishment. It is unsellable, unexhibitable and uncritiquable. 3) "Net conceptualism" is web sculpture. It is the spacialization of the web, a way of thinking new thoughts. To find net conceptualism look for places where the art object has been dissolved into the network (or rather, into *relationality* as such). "Refresh" was an early form. More advanced conceptual projects include FloodNet and the Web Stalker. Heath Bunting's "_readme" is pure net conceptualism, though he might deny it. Electronic civil disobedience becomes conceptual when it sheds its offline pretense. Online media activism becomes conceptual when it discovers what is it when it cannot *be* anywhere else. Intelligent systems (capitalism, Hollywood, language, internet) are amazingly powerful, yet always produce their own grave diggers. Alternate possibilities must necessarily emerge. For the internet our new virtues are interactivity, collaboration, artificial life--each with a correlative effect: anti-author, anti-hierarchy, and anti-fascism. Technology is inherently tactical. Material change is nothing without cultural innovation. You will fail who cannot do both. And finally we will realize that tactical net.art is not just technology, it is a just technology.
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* [[Attivismo|attivismo]] mediatico
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* pura estetica tattica
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* concettualismo di rete
  
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Il primo significa tattiche formali di net.art (materiali, strutture), gli ultimi due tattiche "reali"di net.art (presenza nativa, specificità del sito).
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* L’attivismo mediatico è ciò che N5M conosce meglio. Nel modo classico del progressista di sinistra l’attivismo  si estende dalle edizioni di controllo di accesso come "desideriamo la campagna di larghezza di banda" ai progetti  come la protesta per l'imprigionamento di Kevin Mitnick. Il Cyberfemminismo, RTMARK, gli ibridi tecnici di Mongrel, i server liberi come xs4âll e le reti prostatiche come ZAMIR, tutti rientrano nel significato di attivismo mediatico. Nella loro esistenza, le sedi di ritrovo dei post-media (nettime, RIZOMA, ecc.) e le altre Comunità autonome provvisorie appartengono ugualmente a questo termine (anche se a volte queste sedi di ritrovo diventano più concettuali che attiviste).
  
Traduzione:
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* "L'estetica tattica pura" è l'etichetta che usiamo per la causa "l’arte per l’arte" attraverso i media. Indica l’arte che è in un sito specifico. E’ stata inventata da Jodi e 7-11 l’ha perfezionata. Oggi il sito hell.com e i suoi utenti l’hanno evoluta ad una forma più alta. L'estetica tattica pura è vista spesso come un innalzamento della barra -- una scossa della scossa -- il cui obiettivo finale è di definire una nuova estetica nata completamente nei computer. Quest’arte si allunga verso l’esterno, va oltre il suo normale campo creativo per progettare una nuova terra culturale. È una bomba nel cervello dell'istituzione. E’ invendibile, impresentabile, incriticabile.
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* Il "concettualismo di rete" è una scultura della rete, è la spazializzazione del web, un modo per pensare nuovi pensieri. Per trovare il "concettualismo di rete" occorre cercare nei posti dove l’oggetto d’arte è stato dissolto nella rete, (o piuttosto nella relazionalità, come questo). "Refresh" era una prima forma. Progetti concettuali più avanzati includono FloodNet e the Web Stalker. "Readme" di Heath Bunting è puro concettualismo  di rete, sebbene egli possa negarlo.
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La disobbedienza civile elettronica diventa concettuale quando perde la sua pretesa di essere off-line, l’attivismo mediatico on line diventa concettuale quando scopre la sua essenza nel fatto che non può essere in nessun altro luogo.
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I sistemi intelligenti (capitalismo, Hollywood, linguaggio, Internet) sono potenti in maniera stupefacente, tuttavia si scavano la fossa da soli. Devono necessariamente emergere delle possibilità alternative.  Per Internet le nostre nuove virtù sono l'interattività, la collaborazione, la vita artificiale, ciascuna di esse con il relativo effetto anti-autore proprietario, anti-gerarchia ed anti-fascismo. La tecnologia è propriamente tattica. Il cambiamento materiale non è niente senza il rinnovamento culturale. Chi non saprà fare entrambi fallirà. Ed infine capiremo che la net.art non è soltanto tecnologia, ma è una giusta tecnologia.
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[[categoria:Pratiche e culture artistiche]]
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[[categoria:Media activism]]

Versione attuale delle 11:17, 31 Ago 2009

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L’avanguardia non si dà mai per vinta

Keywords: attivismo mediatico, resistenza, tactical, net.art, concettuale, avanguardia

L’avanguardia non si dà mai per vinta. E i media tattici hanno finalmente prodotto tre diversi teatri di operazione per ricompensare la sua lotta:

  • attivismo mediatico
  • pura estetica tattica
  • concettualismo di rete

Il primo significa tattiche formali di net.art (materiali, strutture), gli ultimi due tattiche "reali"di net.art (presenza nativa, specificità del sito).

  • L’attivismo mediatico è ciò che N5M conosce meglio. Nel modo classico del progressista di sinistra l’attivismo si estende dalle edizioni di controllo di accesso come "desideriamo la campagna di larghezza di banda" ai progetti come la protesta per l'imprigionamento di Kevin Mitnick. Il Cyberfemminismo, RTMARK, gli ibridi tecnici di Mongrel, i server liberi come xs4âll e le reti prostatiche come ZAMIR, tutti rientrano nel significato di attivismo mediatico. Nella loro esistenza, le sedi di ritrovo dei post-media (nettime, RIZOMA, ecc.) e le altre Comunità autonome provvisorie appartengono ugualmente a questo termine (anche se a volte queste sedi di ritrovo diventano più concettuali che attiviste).
  • "L'estetica tattica pura" è l'etichetta che usiamo per la causa "l’arte per l’arte" attraverso i media. Indica l’arte che è in un sito specifico. E’ stata inventata da Jodi e 7-11 l’ha perfezionata. Oggi il sito hell.com e i suoi utenti l’hanno evoluta ad una forma più alta. L'estetica tattica pura è vista spesso come un innalzamento della barra -- una scossa della scossa -- il cui obiettivo finale è di definire una nuova estetica nata completamente nei computer. Quest’arte si allunga verso l’esterno, va oltre il suo normale campo creativo per progettare una nuova terra culturale. È una bomba nel cervello dell'istituzione. E’ invendibile, impresentabile, incriticabile.
  • Il "concettualismo di rete" è una scultura della rete, è la spazializzazione del web, un modo per pensare nuovi pensieri. Per trovare il "concettualismo di rete" occorre cercare nei posti dove l’oggetto d’arte è stato dissolto nella rete, (o piuttosto nella relazionalità, come questo). "Refresh" era una prima forma. Progetti concettuali più avanzati includono FloodNet e the Web Stalker. "Readme" di Heath Bunting è puro concettualismo di rete, sebbene egli possa negarlo.

La disobbedienza civile elettronica diventa concettuale quando perde la sua pretesa di essere off-line, l’attivismo mediatico on line diventa concettuale quando scopre la sua essenza nel fatto che non può essere in nessun altro luogo.

I sistemi intelligenti (capitalismo, Hollywood, linguaggio, Internet) sono potenti in maniera stupefacente, tuttavia si scavano la fossa da soli. Devono necessariamente emergere delle possibilità alternative. Per Internet le nostre nuove virtù sono l'interattività, la collaborazione, la vita artificiale, ciascuna di esse con il relativo effetto anti-autore proprietario, anti-gerarchia ed anti-fascismo. La tecnologia è propriamente tattica. Il cambiamento materiale non è niente senza il rinnovamento culturale. Chi non saprà fare entrambi fallirà. Ed infine capiremo che la net.art non è soltanto tecnologia, ma è una giusta tecnologia.