Faust IV: differenze tra le versioni
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Faust IV (1973) | Faust IV (1973) |
Revisione 12:49, 21 Giu 2006
Faust IV (1973)
La canzone The Sad Skinhead spiazza con il suo bozzetto reggae-rock demenziale con un testo esilarante. All’estremo opposto c’è l’oscurità, o il punto più basso della depressione faustiana (dipende dai punti di vista) di Jennifer, canzone che si sviluppa tra rimbombi di basso e tappeti di tastiere, per concludersi con un’improvvisazione free-jazz.
Lauft è un interludio per organo e tastiere: parte come una parodia dei chansonniers parigini per svilupparsi in un pezzo di ambient music.
Just a Second combina una sequenza di riff chitarristici (alcuni dei più incalzanti del gruppo) e vibrazioni.
Giggy Smile è un numero da music hall d’altri tempi, con bizzarre percussioni e strappi chitarristici, e può sembrare fuori luogo nello spirito cupo del disco.
It’s a Bit of a Pain chiude il disco nel segno dell'elettronica, stravolgendo l’impalcatura della folk-ballade. In questo album i Faust riescono ad amalgamare rock, progressive, jazz, folk, minimalismo, noise, elettronica, proto-industrial, pop e classica moderna.