Kahn Louis: differenze tra le versioni
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Louis I. Kahn nasce il 20 febbraio 1901 nell'isola di Osel, Lettonia, da Leopold e Bertha Mendelsohn Kahn. Nel 1905 i genitori emigrano negli Stati Uniti. | Louis I. Kahn nasce il 20 febbraio 1901 nell'isola di Osel, Lettonia, da Leopold e Bertha Mendelsohn Kahn. Nel 1905 i genitori emigrano negli Stati Uniti. | ||
− | + | GiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂànel 1913 riceve II primo premio al concorso d'arte nella cittÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi Wana-maveo. La cittadinanza americana gli viene conferita nel 1915 insieme ai genitori. Dal 1916 al 1920 frequenta il ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë Graphic Sketch Club ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû, quindi la Scuola d'arte del Fleisher Memoria e la Scuola di arti industriali per i corsi di disegno. | |
− | Nel 1920 ottiene il primo premio di disegno per la Highschool di Filadelfia offerta dall'Accademia di Belle Arti. Dal 1920 al 1924 | + | Nel 1920 ottiene il primo premio di disegno per la Highschool di Filadelfia offerta dall'Accademia di Belle Arti. Dal 1920 al 1924 ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè allievo alla Scuola di Belle Arti della Pennsylvania University, ove si laurea in Architettura. |
− | Nel 1921 lavora nello studio di architettura Hoffman e Henon come disegnatore. Nel 1923 entra nella Pennsylvania University come assistente e diviene Chief-Designer nello studio dell'architetto John Molitor, City Architect di Filadelfia. Proprio in funzione della sua esperienza, nell'ufficio di Molitor, viene incaricato del controllo della progettazione del piano regolatore di Filadelfia nella | + | Nel 1921 lavora nello studio di architettura Hoffman e Henon come disegnatore. Nel 1923 entra nella Pennsylvania University come assistente e diviene Chief-Designer nello studio dell'architetto John Molitor, City Architect di Filadelfia. Proprio in funzione della sua esperienza, nell'ufficio di Molitor, viene incaricato del controllo della progettazione del piano regolatore di Filadelfia nella qualitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë Chief Designer ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû (progettista capo). |
Nel 1928 intraprende un viaggio in Europa. In questi anni espone disegni e dipinti all'Accademia di Belle Arti e nel 1929 cambia ancora studio collaborando con Paul Cret. | Nel 1928 intraprende un viaggio in Europa. In questi anni espone disegni e dipinti all'Accademia di Belle Arti e nel 1929 cambia ancora studio collaborando con Paul Cret. | ||
Nel 1930 sposa Ester Virginia Israeli, dieci anni dopo gli nasce una figlia, Sue Ann. Dal dicembre 1930 al febbraio 1932 lavora presso gli architetti Zartinger e Medary. In seguito alla grande crisi del 1929 organizza un gruppo di ricerca di circa 30 architetti ed ingegneri disoccupati e ne assume la dIrezione. Il gruppo elabora progetti urbanistici e di edilizia residenziale per la bonifica degli slums e studia nuovi sistemi costruttivi. | Nel 1930 sposa Ester Virginia Israeli, dieci anni dopo gli nasce una figlia, Sue Ann. Dal dicembre 1930 al febbraio 1932 lavora presso gli architetti Zartinger e Medary. In seguito alla grande crisi del 1929 organizza un gruppo di ricerca di circa 30 architetti ed ingegneri disoccupati e ne assume la dIrezione. Il gruppo elabora progetti urbanistici e di edilizia residenziale per la bonifica degli slums e studia nuovi sistemi costruttivi. | ||
Nel 1934 decide di aprire in proprio in Filadelfia uno studio di architettura. | Nel 1934 decide di aprire in proprio in Filadelfia uno studio di architettura. | ||
− | Nel 1936 espone il suo quartiere | + | Nel 1936 espone il suo quartiere ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë Jersey Home Steads ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû alla Mostra di Architettura al Museo d'Arte Moderna di New York. Nel 1937 ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè consulente del ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë Philadelphia Housing Authority ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû e nel 1939 del ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë U.S. Housing Authority ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû, enti che sovraintendono all'edilizia pubblica residenziale. |
Nel 1941 si associa con George Howe e nel 1942-43 si unisce con quest'ultimo a Oscar Stonorov. | Nel 1941 si associa con George Howe e nel 1942-43 si unisce con quest'ultimo a Oscar Stonorov. | ||
− | Dal 1946 al 1952 | + | Dal 1946 al 1952 ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè consulente della Commission del piano regolatore di Filadelfia. Dal 1947 al 1952 come Chief-Critic si occupa delle progettazioni dell'ampliamento dell'UniversitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi Vale, ove insegnerÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàper 10 anni fino al 1957. |
− | Nel 1950 | + | Nel 1950 ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè a Roma presso l'American Academy per un anno, e nello stesso anno il Governo Israeliano lo invita come consulente per la pianificazione e l'edilizia abitativa. |
Dal 1951 al 1954 si occupa, come urbanista, del grande piano di ristrutturazione di Filadelfia, nel 1953 viene eletto membro onorario dell'American Institute of Architects. | Dal 1951 al 1954 si occupa, come urbanista, del grande piano di ristrutturazione di Filadelfia, nel 1953 viene eletto membro onorario dell'American Institute of Architects. | ||
− | Nel 1956 insegna al Massachusetts Institute of Technology a Cambridge, quindi nel 1957 all' | + | Nel 1956 insegna al Massachusetts Institute of Technology a Cambridge, quindi nel 1957 all'UniversitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ di Pennsylvania. |
Nel 1959 tiene la relazione conclusiva al XX Congresso del CIAM in Olanda. | Nel 1959 tiene la relazione conclusiva al XX Congresso del CIAM in Olanda. | ||
Nel 1960 ottiene il premio Arnold Brunner. Gli anni sessanta lo impegnarono in conferenze in quasi tutti gli Stati dell'America. | Nel 1960 ottiene il premio Arnold Brunner. Gli anni sessanta lo impegnarono in conferenze in quasi tutti gli Stati dell'America. | ||
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- 1951-53 Vale University Art Gallery, New Haven, Connecticut (con Douglas I. Orr). | - 1951-53 Vale University Art Gallery, New Haven, Connecticut (con Douglas I. Orr). | ||
− | - 1952-53 Piano urbanistico per il centro della | + | - 1952-53 Piano urbanistico per il centro della cittÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ , Philadelphia, Pennsylvania (progetto). |
- 1952-57 City Tower, Philadelphia, Pennsylvania (progetto) (con Anne Griswold Tyng). | - 1952-57 City Tower, Philadelphia, Pennsylvania (progetto) (con Anne Griswold Tyng). | ||
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- 1959-61 Esherik House, Chestnut Hill, Pennsylvania. | - 1959-61 Esherik House, Chestnut Hill, Pennsylvania. | ||
− | - 1959-65 Salk Institute for | + | - 1959-65 Salk Institute for BiologÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂìcal Studies, San Diego, California. |
- 1959-74 First Unitarian Church, Rochester, New York. | - 1959-74 First Unitarian Church, Rochester, New York. | ||
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*'''Unitarian Church, Rochester, New York 1959-74'''[[Image:Kahn_Chiesa_unitaria.jpg|right|frame|Unitarian Church Rochester NY]] | *'''Unitarian Church, Rochester, New York 1959-74'''[[Image:Kahn_Chiesa_unitaria.jpg|right|frame|Unitarian Church Rochester NY]] | ||
− | Lo schizzo che | + | Lo schizzo che tracciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò di fronte alla congregazione, fu la sua prima reazione alla eventuale linea da seguire nella costruzione della chiesa unitaria. Avendo sentito il ministro esporre il senso delle aspirazioni unitarie, gli venne in mente che il santuario non era altro che il centro delle domande e che la scuola " che viene costantemente posta in rilievo,era quella che poneva le domande... CapÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì che ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che poneva la domanda e ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che costituisce il senso della domanda erano inscindibili. |
− | E | + | E cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì, quando si trovÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò davanti alla congregazione disegnÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò il celebre schema: un quadrato,il santuario stesso,e un cerchio attorno al quadrato,che delimitava uno spazio intermedio,tipo deambulatorio,per rispettare il fatto che ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che si dice o si sente in un santuario, non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè necessariamente qualcosa cui si debba partecipare.CosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì si poteva passeggiare e sentirsi liberi di allontanarsi da ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che veniva detto. |
− | Poi | + | Poi collocÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò tutto intorno,un corridoio destinato a servire la scuola, la quale,in pratica,costituiva il muro perimetrale dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂintera area. La scuola diventava cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì il muro che circonda la domanda. |
− | La prima pianta era quasi una traduzione letterale | + | La prima pianta era quasi una traduzione letterale dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine strutturale; rappresentava le parti inseparabili di ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che si potrebbe definire un centro unitario o un luogo unitario.Era la ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂformaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? della chiesa ma non il suo progetto.Sebbene infatti fu molto apprezzata,le richieste specifiche,non resero poi possibile una fedele traduzione di questo schema.[[Image:Chiesa_unitaria_pianta_definitiva.jpg|left|frame|Unitarian Church - pianta]] |
− | Lo schema fu messo in discussione dai comitati,si | + | Lo schema fu messo in discussione dai comitati,si passÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò da tutta una serie di cambiamenti rivoluzionanti lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂimpianto,per poi ritornare alla fine al principio iniziale. Anche l'esterno quadrato,e i corridoi circolari della prima pianta,vennero accantonati. Il calcolo delle esigenze e il dimensionamento dei vari locali,soprattutto relativi ai vari livelli scolastici,impedirono lo sviluppo di una limpida forma geometrica allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesterno. |
− | kahn fece un resoconto molto convincente della prima fase del processo progettuale,ma non | + | kahn fece un resoconto molto convincente della prima fase del processo progettuale,ma non chiarÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì bene come questa soluzione fu concretizzata.Rimane comunque un esempio significativo per chiarire la difficoltÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe il problema della traduzione del programma,cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè di quel principio base dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂistituzione,che il progettista si fa prima di schematizzare la soluzione.Adesso prendiamo in considerazione il carattere predominante della chiesa: il rapporto fra forma plastica e luce.LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂedificio si presenta come una massa cubica la cui superficie ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè stata perforata dal sole per raggiungere il centro. |
− | Il volume principale,del santuario, | + | Il volume principale,del santuario,ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè visibilmente piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù alto, gli angoli diventano alti lucernari,da cui penetra una luce pallida, riflessa dal severo e grandioso cemento armato dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàinterno. |
− | Il paramento esterno in mattoni | + | Il paramento esterno in mattoni ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè caratterizzato da un gioco plastico di sporgenze e rientranze. |
− | Il muro, nella sua articolazione, segna il ritmo delle aperture che, | + | Il muro, nella sua articolazione, segna il ritmo delle aperture che, allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinterno si alternano con le tipiche sedute ricavate nelle nicchie. |
− | Dalle finestre,incorniciate da profondi paraocchi,la vista come | + | Dalle finestre,incorniciate da profondi paraocchi,la vista come lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂincidenza della luce diretta,resta limitata e il risultato non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè che un forte senso dÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂintimitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe profonditÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
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[[Image:Kahn_Esterno_biblio.jpg|right|frame|Biblioteca di Exeter]] | [[Image:Kahn_Esterno_biblio.jpg|right|frame|Biblioteca di Exeter]] | ||
− | Particolarmente influenzato dalla descrizione della biblioteca medievale di Durham,in Inghilterra,i cui banchi per la lettura erano disposti accanto al chiostro e vicino alla luce,Kahn | + | Particolarmente influenzato dalla descrizione della biblioteca medievale di Durham,in Inghilterra,i cui banchi per la lettura erano disposti accanto al chiostro e vicino alla luce,Kahn concepÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì una struttura nella quale i box per la lettura costituissero uno spazio a sÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé,lungo tutto il perimetro dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂedificio,appartato e con la luce naturale diretta. |
− | "Un uomo con un libro va verso la luce. | + | "Un uomo con un libro va verso la luce. CosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì comincia una bibliotecaÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæ.L'edificio in questione parte da un uomo che vuole leggere un libro".CosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì intrude Kahn il tema della biblioteca durante unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂintervista. |
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂimpianto mostra una tripartizione degli ambienti: un nocciolo centrale,che si sviluppa intorno al grande atrio centrale vuoto e alto fino alla copertura, e una sorta di anello esterno,in cui posiziona le tante piccole celle di lettura. | |
− | Questo spazio,costituisce con il sistema delle facciate | + | Questo spazio,costituisce con il sistema delle facciate unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂunitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàben distinta,sia a livello strutturale che estetico. |
− | Il corridoio di lettura | + | Il corridoio di lettura ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè contraddistinto infatti come la facciata dal colore caldo del mattone,assumendo cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì una scala umana e familiare,in contrapposizione al carattere monumentale dello spazio interno connotato dalla possente struttura in cemento a vista. |
− | Kahn | + | Kahn spiegÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì il principio di questÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarticolazione: |
− | + | ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂHo consideratolo lo spessore della muratura esterna come una ciambella di mattoni,indipendente dai libri.Ho reso lo spessore interno come unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂaltra ciambella in calcestruzzo,in cui i libri sono collocati lontano dalla luce.LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarea centrale ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la risultante di queste due ciambelle contigue.ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? | |
− | + | DallÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂatrio centrale,i libri si vedono attraverso quattro monumentali oculi,grandissime aperture circolari,dalla forma geometrica e astratta che rompono con la dimensione umana e rendono simbolicamente la grandiositÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe il valore del luogo.[[Image:Kahn_Ballatoi_biblio.jpg|left|frame|Biblioteca di Exeter - Ballatoi]] | |
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza del lettore ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quella di scontrarsi,appena entrato nellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂedificio,con la massa enorme dei libri e,una volta appropriatosi di quelli desiderati,poterli possedere nella luminosa concentrazione della sua cella di mattoni e legno. | |
Nella struttura muraria delle facciate emergono al contempo il senso della rovina, il fascino del mondo industriale del secolo passato, l'architettura tradizionale del New England e le costruzioni dello stesso parco universitario. Suggestioni e citazioni di un mondo austero, spoglio e scevro di ogni decorazione e gentilezza. | Nella struttura muraria delle facciate emergono al contempo il senso della rovina, il fascino del mondo industriale del secolo passato, l'architettura tradizionale del New England e le costruzioni dello stesso parco universitario. Suggestioni e citazioni di un mondo austero, spoglio e scevro di ogni decorazione e gentilezza. | ||
− | I vetri delle finestre sono montati da non veder alcun profilo di serramento e la parte inferiore delle aperture stesse | + | I vetri delle finestre sono montati da non veder alcun profilo di serramento e la parte inferiore delle aperture stesse ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè chiusa con pannelli di legno a filo superficiale esterno. |
− | In questo modo | + | In questo modo lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinvolucro dei mattoni, emerge tra il pesante nero dei buchi e la leggerezza provvisoria del legno,con ancora maggior forza e drammaticitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
I grandi muri rossi bucati, evocano le vedute di antiche rovine,quanto le periferie di Filadelfia, nel colore e nella superficie irregolare dei mattoni. | I grandi muri rossi bucati, evocano le vedute di antiche rovine,quanto le periferie di Filadelfia, nel colore e nella superficie irregolare dei mattoni. | ||
− | La tessitura muraria sembra essere un saggio sull'arte di costruire dei romani: volte e architravi paiono direttamente uscire da una pagina di manuale, le porzioni di muro tra le finestre si rastremano quasi impercettibilmente verso l'alto, fino ad arrivare nella | + | La tessitura muraria sembra essere un saggio sull'arte di costruire dei romani: volte e architravi paiono direttamente uscire da una pagina di manuale, le porzioni di muro tra le finestre si rastremano quasi impercettibilmente verso l'alto, fino ad arrivare nella sommitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ , dove il muro diviene scheletro vero e proprio |
− | Le quattro facciate che non si congiungono ai lati,lasciano fenditure sugli spigoli, delegate proprio al passaggio tra | + | Le quattro facciate che non si congiungono ai lati,lasciano fenditure sugli spigoli, delegate proprio al passaggio tra lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesterno e lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinterno dell'edificio.Entrando da queste,il visitatore vive lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza di attraversare il possente muro come attraverso una breccia,per poi, una volta dentro,sentire ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂil richiamoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? dei numerosissimi libri visibili tuttÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂintorno. |
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*''' Parlamento di Dacca, Bangladesh 1962-74''' | *''' Parlamento di Dacca, Bangladesh 1962-74''' | ||
[[Image:Kahn_DACCA5.jpg|right|frame|Parlamento di Dacca - esterno]] | [[Image:Kahn_DACCA5.jpg|right|frame|Parlamento di Dacca - esterno]] | ||
− | Un edificio che rappresenta in modo esemplare la la caratteristica composizione volumetrica di Kahn | + | Un edificio che rappresenta in modo esemplare la la caratteristica composizione volumetrica di Kahn ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la sede del Parlamento di Dacca, la nuova capitale di una delle due parti in cui viene diviso il Bangladesh dopo la caduta dell'impero coloniale inglese. |
− | Kahn realizza la cittadella del parlamento,come un | + | Kahn realizza la cittadella del parlamento,come un ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂcastello fortificatoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?,una torre dÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂavorio,chiusa nella sua sublimazione simbolica e ricca di mistero. |
− | L'edificio | + | L'edificio ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè a pianta centrale,al centro,lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂaula dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂassemblea,intorno tutte le altre funzioni in unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarticolazione radiale.L'intenzione principale era quella di recuperare il significato dell'assemblea come polo centrale, verso cui convergono tutte le altre parti. |
− | Si evidenzia una composizione basata | + | Si evidenzia una composizione basata sullÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂassemblaggio di forme geometriche "pureÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe solidi elementari, come il cilindro e il cubo su si basa il sistema, volumetricamente ben distinto.Il punto di partenza del progetto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè l'idea di Kahn di creare quello che lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarchitetto stesso definisce come un ambiente senza tempo nÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé mutazioni, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un ambiente che abbia delle caratteristiche di eternitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
− | Per ottenere questo, Kahn fa riferimento sia ad elementi di derivazione neoplatonica sia all'idea forte di | + | Per ottenere questo, Kahn fa riferimento sia ad elementi di derivazione neoplatonica sia all'idea forte di centralitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ tipica dell'architettura monumentale di ogni tempo. |
− | Importantissimo | + | Importantissimo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè comprendere il modo in cui Kahn adopera l'arco: si tratta della riutilizzazione dell'arco romano, in questi termini,com'egli stesso afferma in un suo scritto: |
− | "Dato che non volevo utilizzare architravi e pilastri in cemento, l'uso dell'arco | + | "Dato che non volevo utilizzare architravi e pilastri in cemento, l'uso dell'arco ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè diventato naturale perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé l'arco faceva parte della costruzione a muri, cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì ho impiegato grandi archi che si estendono fino a sei metri con un elemento molto basso che utilizza parti in cemento per controllare la spinta." |
− | Il risultato | + | Il risultato ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè una forma arcaica, che si rifÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàalla tradizione storica, piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù alla contemporanea lezione. |
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂedificio venne costruito in un arco di tempo abbastanza lungo: la prima idea di progetto risale al '62 ma la sua definitiva realizzazione ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè dell''83. In questo arco di tempo Kahn muore, ma lasciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò una grande quantitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi disegni, che consentirono di portare a termine il progetto. | |
− | [[Image:Kahn_DACCA3.jpg|left|frame|Parlamento di Dacca - particolare interno]]Kahn non considerava l'edificio definitivamente finito fino al momento in cui non trovava una vera realizzazione pratica,sono stati ritrovati addirittura degli schizzi che risalgono a quindici giorni prima della messa in opera di uno dei muri a dimostrazione della | + | [[Image:Kahn_DACCA3.jpg|left|frame|Parlamento di Dacca - particolare interno]]Kahn non considerava l'edificio definitivamente finito fino al momento in cui non trovava una vera realizzazione pratica,sono stati ritrovati addirittura degli schizzi che risalgono a quindici giorni prima della messa in opera di uno dei muri a dimostrazione della volontÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ di intervenire continuamente sul progetto. |
− | Il palazzo dell'assemblea ha una funzione specifica, legata allo svolgimento delle riunioni, ed ha un aspetto monumentale; gli altri edifici, quelli destinati agli uffici amministrativi, sono assimilabili ad un senso | + | Il palazzo dell'assemblea ha una funzione specifica, legata allo svolgimento delle riunioni, ed ha un aspetto monumentale; gli altri edifici, quelli destinati agli uffici amministrativi, sono assimilabili ad un senso piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù comune di edilizia intesa a fornire degli elementi di supporto..Per fare questa distinzione, nel caso dell'assemblea,utilizza calcestruzzo armato in parete continua,decorato da fasce di marmo bianco che, inserite ad intervalli regolari, corrispondono, piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù o meno, all'altezza delle casseforme adottate per la colata di calcestruzzo,negli altri edifici invece,usa il laterizio e i mattoni vengono lasciati a vista.Il mattone ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè inteso, quindi, come elemento adatto all'edilizia mentre, nel caso dell'edificio monumentale, mezzo di rappresentazione della capitale della nuova nazione, Kahn utilizza il cemento nobilitato dal marmo. |
− | La nuova nazione del Bangladesh si forma per ragioni politiche, economiche, ma soprattutto per ragioni religiose e sociali, vi era la | + | La nuova nazione del Bangladesh si forma per ragioni politiche, economiche, ma soprattutto per ragioni religiose e sociali, vi era la necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi rendere autonoma la maggioranza musulmana, che si trovava in questa regione.Questo aspetto rimane bene impresso nella mente di Kahn,quando si trova a raccogliere gli elementi di base per dar forma alla sua prima idea di progetto,decide di porre allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinterno di questo edificio, un luogo di culto, una moschea, come se all'interno di un nostro palazzo di giustizia improvvisamente vi fosse una chiesa cattolica, cosa impropria per la nostra cultura, ma che in questo caso trovÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò invece un'ampia accoglienza da parte del governo. |
− | Accanto al luogo come incontro degli uomini, per creare leggi governative, per dare ordine a questa | + | Accanto al luogo come incontro degli uomini, per creare leggi governative, per dare ordine a questa societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, c'ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il luogo d'incontro dell'uomo con Dio, vale a dire che lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂidea dell'assemblea come incontro tra uomini appartenenti ad una societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, viene ravvicinata a quella dell'incontro ideale con il dio, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè con la parte piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù spirituale dell'uomo, considerando l'uomo nella sua forma piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù completa. |
− | In quest'opera,il sistema a doppio involucro | + | In quest'opera,il sistema a doppio involucro ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ben evidente. Il muro si sdoppia creando allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinterno uno spazio vuoto, cavitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàche funge da filtro contro il soleggiamento. |
− | Formando ampie zone d'ombra e mediando | + | Formando ampie zone d'ombra e mediando cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì il passaggio tra l'interno e l'esterno, lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinvolucro si comporta come una sorta di brise-soleil, proprio come aveva fatto Le Corbusier a Chandigarh. |
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Kahn raggiunge la pienezza del suo linguaggio e appare nella scena internazionale solo negli anni sessanta. | Kahn raggiunge la pienezza del suo linguaggio e appare nella scena internazionale solo negli anni sessanta. | ||
− | In pieno clima neofunzionalista,vi si oppone con una nuova e diversa concezione del fare architettura,con la sua celebre | + | In pieno clima neofunzionalista,vi si oppone con una nuova e diversa concezione del fare architettura,con la sua celebre fraseÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? ''lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine precede il disegno''ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? Kahn sostiene che ogni edificio, possiede come un'essenza (egli usa il termine ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordineÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? e in seguitoÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂformaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?) che ne determina la soluzione. |
− | Il compito difficile e la sfida di ogni architetto, sembra essere, coniugare questa astrazione,questo pensiero ideale,con la | + | Il compito difficile e la sfida di ogni architetto, sembra essere, coniugare questa astrazione,questo pensiero ideale,con la realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàcontingente,ovvero l'idea di ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordineÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? con quella di disegno. |
− | Scriveva nel '60 su | + | Scriveva nel '60 su ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂThe Voice of AmericaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? che l'uomo non riesce mai ad esprimere pienamente le sue aspirazioni,poichÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé per esprimere se stesso in musica come in architettura,deve ricorrere a mezzi misurabili come la composizione. |
Ordine strutturale e ordine costruttivo sono due sistemi che nell'opera di Kahn rimangono ben separati e assumono un ruolo differente nell'applicazione pratica al progetto. | Ordine strutturale e ordine costruttivo sono due sistemi che nell'opera di Kahn rimangono ben separati e assumono un ruolo differente nell'applicazione pratica al progetto. | ||
− | L'ordine strutturale | + | L'ordine strutturale ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il pensiero della costruzione, non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè misurabile, e a esso corrisponde la definizione della forma e del sistema volumetrico dell'edificio. |
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine costruttivo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la messa in opera dell'ordine strutturale. A esso spetta la definizione concreta della materia e del sistema di metterla insieme e dividerla, di rappresentare la sua forza, la sua gravitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, la sua massa attraverso un sistema di misure e di dimensioni. | |
Luce, aria e suono si confrontano con il sistema costruttivo e solo grazie a esso divengono elementi reali del progetto. | Luce, aria e suono si confrontano con il sistema costruttivo e solo grazie a esso divengono elementi reali del progetto. | ||
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine costruito che chiamerÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàanche piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù semplicemente progetto, presuppone la scelta di un materiale, e viceversa. | |
− | Una struttura assemblata con travi di legno non ha lo stesso sistema di un muro costruito con pietre e mattoni, a sua volta questo | + | Una struttura assemblata con travi di legno non ha lo stesso sistema di un muro costruito con pietre e mattoni, a sua volta questo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè differente da uno gettato in cemento armato,non si esegue nello stesso modo, non si puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò disegnare con le stesse forme, anche se potrebbe seguire lo stesso ordine strutturale. |
− | Mentre l'ordine strutturale rimane nel mondo delle idee di progetto, l'ordine costruttivo necessita di calarsi profondamente nella | + | Mentre l'ordine strutturale rimane nel mondo delle idee di progetto, l'ordine costruttivo necessita di calarsi profondamente nella realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ delle cose concrete,studiare la natura dei materiali,le sue qualitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ intrinseche, il sistema e l'organizzazione per la realizzazione. |
− | La conoscenza delle regole che comandano il cantiere,( le fasi di messa in opera, la specializzazione della manovalanza, il livello di industrializzazione, gli aiuti meccanici,i tempi e i costi) incidono e influenzeranno di conseguenza | + | La conoscenza delle regole che comandano il cantiere,( le fasi di messa in opera, la specializzazione della manovalanza, il livello di industrializzazione, gli aiuti meccanici,i tempi e i costi) incidono e influenzeranno di conseguenza lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine costruttivo. |
− | Il modo di congiungere e unire differenti elementi e differenti materiali deve | + | Il modo di congiungere e unire differenti elementi e differenti materiali deve perÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò rivelare la scelta strutturale e esserne l'evidente espressione. |
− | Per Kahn il progetto deve svilupparsi da una logica operativa senza alcun pregiudizio di natura estetica. La bellezza si rivela al riconoscere nella costruzione i segni e le tracce del lavoro umano. Non cercava l' | + | Per Kahn il progetto deve svilupparsi da una logica operativa senza alcun pregiudizio di natura estetica. La bellezza si rivela al riconoscere nella costruzione i segni e le tracce del lavoro umano. Non cercava l'originalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ con l'impiego di nuovi materiali, piuttosto si occupava di tecniche inedite di assemblaggio di materiali consueti. Non cercava la vana negazione della gravitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ e la grande trasparenza. Al contrario si sforzava di riconoscere e di esprimere la pesantezza come legge della natura per meglio modulare lo spazio e la luce con una struttura perenne. |
− | L'architettura di Kahn | + | L'architettura di Kahn ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il frutto di principi etici estremamente rigorosi, per i quali la logica costruttiva e strutturale di un edificio deve trovare espressione diretta e manifesta. Non solo ogni elemento della costruzione e della struttura deve apparire per quello che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè non deve in alcun modo essere nascosto o rivestito, ma l'architettura stessa deve esaltare questa leggibilitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
Una struttura deve rappresentare in maniera chiara il sistema d'assemblaggio di ogni pezzo,confermare ogni caratteristica e ruolo dei singoli elementi, portati o portanti, secondari o primari. | Una struttura deve rappresentare in maniera chiara il sistema d'assemblaggio di ogni pezzo,confermare ogni caratteristica e ruolo dei singoli elementi, portati o portanti, secondari o primari. | ||
− | Il suo scopo | + | Il suo scopo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè dare ad ogni funzione un proprio spazio,classificare le funzioni secondo la loro importanza.EÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtipica,per esempio la divisione tra zone di servizio e spazi serviti,e che rispecchia il principio compositivo piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù caro a Louis Kahn,un ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ'''sistema ordinatore'''ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàche trova espressione nei semplicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdei volumi geometrici e nel valore che da allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂimpostazione della struttura portante. |
− | A differenza di [Le Corbusier],non rappresenta una costrizione, | + | A differenza di [Le Corbusier],non rappresenta una costrizione,bensÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì un modo per dare carattere alle cose. |
− | Il linguaggio architettonico di Kahn subisce, dalla fine degli anni cinquanta, una forte influenza verso l'architettura dell'Antica Roma che | + | Il linguaggio architettonico di Kahn subisce, dalla fine degli anni cinquanta, una forte influenza verso l'architettura dell'Antica Roma che culminerÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ con il suo secondo viaggio in Italia, ospite per tre mesi della Accademia Americana, nell'annesso di Villa Aurelia. |
− | Affascinato da sempre dalle forme architettoniche degli edifici classici,durante il soggiorno all'Accademia | + | Affascinato da sempre dalle forme architettoniche degli edifici classici,durante il soggiorno all'Accademia avraÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàmodo di fare l'esperienza diretta con la viva forza della '''classicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà''', e con la consistenza massiccia della massa muraria che fin ora conosceva attraverso libri e stampe. |
Scrive al suo studio in una lettera del 6 dicembre 1950: | Scrive al suo studio in una lettera del 6 dicembre 1950: | ||
− | "''Mi sto rendendo definitivamente conto che l'architettura dell'Italia | + | "''Mi sto rendendo definitivamente conto che l'architettura dell'Italia resterÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàla fonte d'ispirazione per i lavori futuriÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?. Chi non la vede in questo modo dovrebbe osservarla un'altra volta. Le nostre cose sembrano piccole al confronto: qui tutte le forme pure sono state sperimentate in tutte le varianti dell'architettura. Bisogna comprendere come l'architettura dell'Italia si rapporta a quanto sappiamo del costruire e dei bisogni. Non mi interessano molto i restauri (il modo di interpretare), ma mi rendo conto della grandezza del valore del modo in cui si confrontano con spazi modificati dagli edifici che vi sorgono intorno e che ne rappresentano la premessa...".'' |
− | Nei | + | Nei ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂmodelliÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? storici, Kanh trova il suo ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordineÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà: lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂelemento colonna,lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂelemento torre,lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarco eccÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæ diventano per lui simboli totalizzanti. |
− | Alcuni la interpretano come una sorta di nostalgia,in | + | Alcuni la interpretano come una sorta di nostalgia,in realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ per lui la storia costituisce proprio una sollecitazione e uno stimolo di creativitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ . |
− | Tutti gli elementi di cui si appropria dalla storia sono sviluppati in modo tale da farli diventare | + | Tutti gli elementi di cui si appropria dalla storia sono sviluppati in modo tale da farli diventare ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂentitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàpoeticheÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?,che possiedono una loro bellezza intrinseca,sia che vengano avulsi dalla composizione,sia che ne facciano parte. |
− | Inoltre egli tende alla rifondazione del concetto di architettura,trasfigurando in simboli gli aspetti formali intende recuperare il | + | Inoltre egli tende alla rifondazione del concetto di architettura,trasfigurando in simboli gli aspetti formali intende recuperare il ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ'''ricordo collettivo'''ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?della storia. |
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂoperazione di astrazione che fa ad esempio dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂelemento colonna, nel Parlamento di Dacca,ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un esempio chiarificatore. | |
− | Il significato del suo storicismo sta in questa | + | Il significato del suo storicismo sta in questa necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ di far rivivere,rinnovandolo,i segni formali della storia. |
− | Da non confondere con la citazione o | + | Da non confondere con la citazione o lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂassemblaggio di pezzi di architetture storiche,propria del [postmoderno]. |
− | Quelle di kahn non sono citazioni, | + | Quelle di kahn non sono citazioni, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un recupero che attinge alla forza espressiva e alla grande scala,poichÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè questo lo spirito che anima i sui progetti. |
− | Il senso dello storicismo di Kahn | + | Il senso dello storicismo di Kahn ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè legato alla vocazione monumentale. |
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinteresse verso la massa del muro e la forza della materia lo rese lontano dai suoi contemporanei. I [funzionalisti moderni], parlavano in termini di trasparenza,leggerezza e movimento e bandirono parole come robustezza e forza, sinonimi di regimi passati, di cui ogni possibile riferimento era bandito. | |
− | + | ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ''La monumentalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la qualitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàspirituale che manifesta quanto vi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè di eterno in una struttura''ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?. | |
− | La ricerca di una " | + | La ricerca di una "monumentalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàprimaria" affonda le sue radici nella grande architettura visionaria dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂilluminismo francese, in particolare modo di Ledoux e BoullÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂée. Per alcuni Kahn sembra averne recepito l'insegnamento e catturato l'ereditÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, per altri sembra averne conseguito una semplice riduzione formale. |
Quando torna in Italia nel 1950 vide l'imponente vestigia informe dei muri rossi di mattoni e riconoscendovi un passaggio di ritorno all'architettura dei primi antichi: gli egiziani, gli assiri, i babilonesi, i fenici e tutti coloro che, nella visione della storia di Kahn, hanno preceduto Atene e il "classicismo murario augusteo" bianco, rivestito di marmo. | Quando torna in Italia nel 1950 vide l'imponente vestigia informe dei muri rossi di mattoni e riconoscendovi un passaggio di ritorno all'architettura dei primi antichi: gli egiziani, gli assiri, i babilonesi, i fenici e tutti coloro che, nella visione della storia di Kahn, hanno preceduto Atene e il "classicismo murario augusteo" bianco, rivestito di marmo. | ||
Le impressioni e suggestioni schizzate su un taccuino varranno una vita d'architetto: la forza spettrale delle ombre proiettate sui volumi ciechi, il buio assoluto che riempie i vani dei livelli inferiori, il cielo scrutato attraverso le aperture di quelli superiori sono vissute come un'esperienza architettonica. | Le impressioni e suggestioni schizzate su un taccuino varranno una vita d'architetto: la forza spettrale delle ombre proiettate sui volumi ciechi, il buio assoluto che riempie i vani dei livelli inferiori, il cielo scrutato attraverso le aperture di quelli superiori sono vissute come un'esperienza architettonica. | ||
− | Kahn | + | Kahn impiegherÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ i venticinque anni successivi a progettare e costruire quanto aveva visto in quei due mesi di vacanze romane. |
− | Oltre allo spirito monumentale,dato dato dal forte rigore,dalla grande scala, | + | Oltre allo spirito monumentale,dato dato dal forte rigore,dalla grande scala,sarÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ lo spirito della rovina ha permeare qualsiasi progetto successivo al soggiorno a Roma del 1950. |
− | + | CiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che lo affascina delle rovine ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la loro riacquisita natura originaria fatta di sola forma e sola materia. | |
− | '' | + | ''ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLe vestigia degli edifici antichi sono immortali, fuori dalle regole, fuori dallo scorrere degli avvenimenti, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè architettura pura, che ha perso la sua funzione e ritorna alla sua dimensione semplicemente formale. ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàoggetto inutile... sopravvissuto alla necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe oggi venerato per quello che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè, non per quello a cui serve o ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè servitoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?.'' |
− | Lo spirito della rovina, | + | Lo spirito della rovina,cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì quello storico e monumentale, va interpretato ancora una volta come volontÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi sintesi simbolica tra il valore spaziale e quello temporale. |
− | Kahn dilata la dimensione storica permeando di spirito | + | Kahn dilata la dimensione storica permeando di spirito ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂstoricoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? le forme dei suoi spazi, che assumono cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì una sorta di carattere ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàa temporaleÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? |
− | Non tutti gli edifici sono funzionali,essi devono funzionare, ma funzionare anche a livello psicologico,la funzione psicologia | + | Non tutti gli edifici sono funzionali,essi devono funzionare, ma funzionare anche a livello psicologico,la funzione psicologia ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè una funzione di primaria importanza... ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè l'idea conduce Kahn ad unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarchitettura che non si accontenta solamente del fattore utilitario. |
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- Kahn N., ''My architect,alla ricerca di Luois Kahn'',documentario distribuito dalla NIKADO 2004 | - Kahn N., ''My architect,alla ricerca di Luois Kahn'',documentario distribuito dalla NIKADO 2004 | ||
− | - Bonaiti M., ''Architettura | + | - Bonaiti M., ''Architettura ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé'', ELECTA |
− | - Zevi B., ''Incontro con Louis kahn su sfondo biblico'',in | + | - Zevi B., ''Incontro con Louis kahn su sfondo biblico'',in ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarchitetturaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?,marzo 1968 nÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂð149 |
Revisione 08:24, 10 Gen 2009
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Contents
L'UTOPIA MONUMENTALE DELLA FORMA: LOUIS KAHN
Biografia:
Louis I. Kahn nasce il 20 febbraio 1901 nell'isola di Osel, Lettonia, da Leopold e Bertha Mendelsohn Kahn. Nel 1905 i genitori emigrano negli Stati Uniti. GiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂànel 1913 riceve II primo premio al concorso d'arte nella cittÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi Wana-maveo. La cittadinanza americana gli viene conferita nel 1915 insieme ai genitori. Dal 1916 al 1920 frequenta il ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë Graphic Sketch Club ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû, quindi la Scuola d'arte del Fleisher Memoria e la Scuola di arti industriali per i corsi di disegno. Nel 1920 ottiene il primo premio di disegno per la Highschool di Filadelfia offerta dall'Accademia di Belle Arti. Dal 1920 al 1924 ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè allievo alla Scuola di Belle Arti della Pennsylvania University, ove si laurea in Architettura. Nel 1921 lavora nello studio di architettura Hoffman e Henon come disegnatore. Nel 1923 entra nella Pennsylvania University come assistente e diviene Chief-Designer nello studio dell'architetto John Molitor, City Architect di Filadelfia. Proprio in funzione della sua esperienza, nell'ufficio di Molitor, viene incaricato del controllo della progettazione del piano regolatore di Filadelfia nella qualitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë Chief Designer ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû (progettista capo). Nel 1928 intraprende un viaggio in Europa. In questi anni espone disegni e dipinti all'Accademia di Belle Arti e nel 1929 cambia ancora studio collaborando con Paul Cret. Nel 1930 sposa Ester Virginia Israeli, dieci anni dopo gli nasce una figlia, Sue Ann. Dal dicembre 1930 al febbraio 1932 lavora presso gli architetti Zartinger e Medary. In seguito alla grande crisi del 1929 organizza un gruppo di ricerca di circa 30 architetti ed ingegneri disoccupati e ne assume la dIrezione. Il gruppo elabora progetti urbanistici e di edilizia residenziale per la bonifica degli slums e studia nuovi sistemi costruttivi. Nel 1934 decide di aprire in proprio in Filadelfia uno studio di architettura. Nel 1936 espone il suo quartiere ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë Jersey Home Steads ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû alla Mostra di Architettura al Museo d'Arte Moderna di New York. Nel 1937 ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè consulente del ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë Philadelphia Housing Authority ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû e nel 1939 del ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂë U.S. Housing Authority ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂû, enti che sovraintendono all'edilizia pubblica residenziale. Nel 1941 si associa con George Howe e nel 1942-43 si unisce con quest'ultimo a Oscar Stonorov. Dal 1946 al 1952 ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè consulente della Commission del piano regolatore di Filadelfia. Dal 1947 al 1952 come Chief-Critic si occupa delle progettazioni dell'ampliamento dell'UniversitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi Vale, ove insegnerÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàper 10 anni fino al 1957. Nel 1950 ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè a Roma presso l'American Academy per un anno, e nello stesso anno il Governo Israeliano lo invita come consulente per la pianificazione e l'edilizia abitativa. Dal 1951 al 1954 si occupa, come urbanista, del grande piano di ristrutturazione di Filadelfia, nel 1953 viene eletto membro onorario dell'American Institute of Architects. Nel 1956 insegna al Massachusetts Institute of Technology a Cambridge, quindi nel 1957 all'UniversitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi Pennsylvania. Nel 1959 tiene la relazione conclusiva al XX Congresso del CIAM in Olanda. Nel 1960 ottiene il premio Arnold Brunner. Gli anni sessanta lo impegnarono in conferenze in quasi tutti gli Stati dell'America. Nel 1960 va in Giappone invitato alla Conferenza Mondiale di Design. Nel 1962 pronuncia un discorso inaugurale al Royal Institute of British Architects a Londra. Nel 1974 un attacco cardiaco lo stronca all'apice della sua pur lunga carriera.
Opere:
- 1948-49 Weiss House, Montgomery County, Pennsylvania.
- 1951-53 Vale University Art Gallery, New Haven, Connecticut (con Douglas I. Orr).
- 1952-53 Piano urbanistico per il centro della cittÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ , Philadelphia, Pennsylvania (progetto).
- 1952-57 City Tower, Philadelphia, Pennsylvania (progetto) (con Anne Griswold Tyng).
- 1955-56 Bath House, Trenton Jewish Community Center, Trenton, New Jersey.
- 1957-64 Richards Medicai Research Building, University of Pennsylvania, Philadelphia, Pennsylvania.
- 1959-61 Esherik House, Chestnut Hill, Pennsylvania.
- 1959-65 Salk Institute for BiologÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂìcal Studies, San Diego, California.
- 1959-74 First Unitarian Church, Rochester, New York.
- 1960 Fisher House, Hatboro, Pennsylvania.
- 1961-64 Fine Arts Building per la Fort Wayne Fine Arts Foundation Inc., Fort Wayne, Indiana (progetto).
- 1961-70 Mikveh Israel Synagogue, Philadelphia, Pennsylvania (progetto).
- Unitarian Church, Rochester, New York 1959-74
Lo schizzo che tracciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò di fronte alla congregazione, fu la sua prima reazione alla eventuale linea da seguire nella costruzione della chiesa unitaria. Avendo sentito il ministro esporre il senso delle aspirazioni unitarie, gli venne in mente che il santuario non era altro che il centro delle domande e che la scuola " che viene costantemente posta in rilievo,era quella che poneva le domande... CapÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì che ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che poneva la domanda e ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che costituisce il senso della domanda erano inscindibili. E cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì, quando si trovÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò davanti alla congregazione disegnÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò il celebre schema: un quadrato,il santuario stesso,e un cerchio attorno al quadrato,che delimitava uno spazio intermedio,tipo deambulatorio,per rispettare il fatto che ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che si dice o si sente in un santuario, non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè necessariamente qualcosa cui si debba partecipare.CosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì si poteva passeggiare e sentirsi liberi di allontanarsi da ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che veniva detto. Poi collocÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò tutto intorno,un corridoio destinato a servire la scuola, la quale,in pratica,costituiva il muro perimetrale dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂintera area. La scuola diventava cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì il muro che circonda la domanda.
La prima pianta era quasi una traduzione letterale dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine strutturale; rappresentava le parti inseparabili di ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che si potrebbe definire un centro unitario o un luogo unitario.Era la ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂformaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? della chiesa ma non il suo progetto.Sebbene infatti fu molto apprezzata,le richieste specifiche,non resero poi possibile una fedele traduzione di questo schema.Lo schema fu messo in discussione dai comitati,si passÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò da tutta una serie di cambiamenti rivoluzionanti lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂimpianto,per poi ritornare alla fine al principio iniziale. Anche l'esterno quadrato,e i corridoi circolari della prima pianta,vennero accantonati. Il calcolo delle esigenze e il dimensionamento dei vari locali,soprattutto relativi ai vari livelli scolastici,impedirono lo sviluppo di una limpida forma geometrica allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesterno. kahn fece un resoconto molto convincente della prima fase del processo progettuale,ma non chiarÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì bene come questa soluzione fu concretizzata.Rimane comunque un esempio significativo per chiarire la difficoltÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe il problema della traduzione del programma,cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè di quel principio base dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂistituzione,che il progettista si fa prima di schematizzare la soluzione.Adesso prendiamo in considerazione il carattere predominante della chiesa: il rapporto fra forma plastica e luce.LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂedificio si presenta come una massa cubica la cui superficie ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè stata perforata dal sole per raggiungere il centro. Il volume principale,del santuario,ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè visibilmente piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù alto, gli angoli diventano alti lucernari,da cui penetra una luce pallida, riflessa dal severo e grandioso cemento armato dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàinterno. Il paramento esterno in mattoni ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè caratterizzato da un gioco plastico di sporgenze e rientranze. Il muro, nella sua articolazione, segna il ritmo delle aperture che, allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinterno si alternano con le tipiche sedute ricavate nelle nicchie. Dalle finestre,incorniciate da profondi paraocchi,la vista come lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂincidenza della luce diretta,resta limitata e il risultato non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè che un forte senso dÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂintimitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe profonditÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà.
- Biblioteca di Exeter 1966-67
Particolarmente influenzato dalla descrizione della biblioteca medievale di Durham,in Inghilterra,i cui banchi per la lettura erano disposti accanto al chiostro e vicino alla luce,Kahn concepÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì una struttura nella quale i box per la lettura costituissero uno spazio a sÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé,lungo tutto il perimetro dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂedificio,appartato e con la luce naturale diretta.
"Un uomo con un libro va verso la luce. CosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì comincia una bibliotecaÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæ.L'edificio in questione parte da un uomo che vuole leggere un libro".CosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì intrude Kahn il tema della biblioteca durante unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂintervista.
LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂimpianto mostra una tripartizione degli ambienti: un nocciolo centrale,che si sviluppa intorno al grande atrio centrale vuoto e alto fino alla copertura, e una sorta di anello esterno,in cui posiziona le tante piccole celle di lettura. Questo spazio,costituisce con il sistema delle facciate unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂunitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàben distinta,sia a livello strutturale che estetico. Il corridoio di lettura ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè contraddistinto infatti come la facciata dal colore caldo del mattone,assumendo cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì una scala umana e familiare,in contrapposizione al carattere monumentale dello spazio interno connotato dalla possente struttura in cemento a vista.
Kahn spiegÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì il principio di questÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarticolazione: ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂHo consideratolo lo spessore della muratura esterna come una ciambella di mattoni,indipendente dai libri.Ho reso lo spessore interno come unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂaltra ciambella in calcestruzzo,in cui i libri sono collocati lontano dalla luce.LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarea centrale ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la risultante di queste due ciambelle contigue.ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?
DallÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂatrio centrale,i libri si vedono attraverso quattro monumentali oculi,grandissime aperture circolari,dalla forma geometrica e astratta che rompono con la dimensione umana e rendono simbolicamente la grandiositÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe il valore del luogo.LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza del lettore ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quella di scontrarsi,appena entrato nellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂedificio,con la massa enorme dei libri e,una volta appropriatosi di quelli desiderati,poterli possedere nella luminosa concentrazione della sua cella di mattoni e legno. Nella struttura muraria delle facciate emergono al contempo il senso della rovina, il fascino del mondo industriale del secolo passato, l'architettura tradizionale del New England e le costruzioni dello stesso parco universitario. Suggestioni e citazioni di un mondo austero, spoglio e scevro di ogni decorazione e gentilezza. I vetri delle finestre sono montati da non veder alcun profilo di serramento e la parte inferiore delle aperture stesse ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè chiusa con pannelli di legno a filo superficiale esterno.
In questo modo lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinvolucro dei mattoni, emerge tra il pesante nero dei buchi e la leggerezza provvisoria del legno,con ancora maggior forza e drammaticitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. I grandi muri rossi bucati, evocano le vedute di antiche rovine,quanto le periferie di Filadelfia, nel colore e nella superficie irregolare dei mattoni. La tessitura muraria sembra essere un saggio sull'arte di costruire dei romani: volte e architravi paiono direttamente uscire da una pagina di manuale, le porzioni di muro tra le finestre si rastremano quasi impercettibilmente verso l'alto, fino ad arrivare nella sommitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, dove il muro diviene scheletro vero e proprio
Le quattro facciate che non si congiungono ai lati,lasciano fenditure sugli spigoli, delegate proprio al passaggio tra lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesterno e lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinterno dell'edificio.Entrando da queste,il visitatore vive lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza di attraversare il possente muro come attraverso una breccia,per poi, una volta dentro,sentire ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂil richiamoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? dei numerosissimi libri visibili tuttÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂintorno.
- Parlamento di Dacca, Bangladesh 1962-74
Un edificio che rappresenta in modo esemplare la la caratteristica composizione volumetrica di Kahn ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la sede del Parlamento di Dacca, la nuova capitale di una delle due parti in cui viene diviso il Bangladesh dopo la caduta dell'impero coloniale inglese. Kahn realizza la cittadella del parlamento,come un ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂcastello fortificatoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?,una torre dÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂavorio,chiusa nella sua sublimazione simbolica e ricca di mistero. L'edificio ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè a pianta centrale,al centro,lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂaula dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂassemblea,intorno tutte le altre funzioni in unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarticolazione radiale.L'intenzione principale era quella di recuperare il significato dell'assemblea come polo centrale, verso cui convergono tutte le altre parti. Si evidenzia una composizione basata sullÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂassemblaggio di forme geometriche "pureÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe solidi elementari, come il cilindro e il cubo su si basa il sistema, volumetricamente ben distinto.Il punto di partenza del progetto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè l'idea di Kahn di creare quello che lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarchitetto stesso definisce come un ambiente senza tempo nÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé mutazioni, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un ambiente che abbia delle caratteristiche di eternitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. Per ottenere questo, Kahn fa riferimento sia ad elementi di derivazione neoplatonica sia all'idea forte di centralitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtipica dell'architettura monumentale di ogni tempo. Importantissimo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè comprendere il modo in cui Kahn adopera l'arco: si tratta della riutilizzazione dell'arco romano, in questi termini,com'egli stesso afferma in un suo scritto:
"Dato che non volevo utilizzare architravi e pilastri in cemento, l'uso dell'arco ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè diventato naturale perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé l'arco faceva parte della costruzione a muri, cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì ho impiegato grandi archi che si estendono fino a sei metri con un elemento molto basso che utilizza parti in cemento per controllare la spinta." Il risultato ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè una forma arcaica, che si rifÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàalla tradizione storica, piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù alla contemporanea lezione. LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂedificio venne costruito in un arco di tempo abbastanza lungo: la prima idea di progetto risale al '62 ma la sua definitiva realizzazione ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè dell83. In questo arco di tempo Kahn muore, ma lasciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò una grande quantitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi disegni, che consentirono di portare a termine il progetto.
Kahn non considerava l'edificio definitivamente finito fino al momento in cui non trovava una vera realizzazione pratica,sono stati ritrovati addirittura degli schizzi che risalgono a quindici giorni prima della messa in opera di uno dei muri a dimostrazione della volontÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi intervenire continuamente sul progetto.Il palazzo dell'assemblea ha una funzione specifica, legata allo svolgimento delle riunioni, ed ha un aspetto monumentale; gli altri edifici, quelli destinati agli uffici amministrativi, sono assimilabili ad un senso piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù comune di edilizia intesa a fornire degli elementi di supporto..Per fare questa distinzione, nel caso dell'assemblea,utilizza calcestruzzo armato in parete continua,decorato da fasce di marmo bianco che, inserite ad intervalli regolari, corrispondono, piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù o meno, all'altezza delle casseforme adottate per la colata di calcestruzzo,negli altri edifici invece,usa il laterizio e i mattoni vengono lasciati a vista.Il mattone ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè inteso, quindi, come elemento adatto all'edilizia mentre, nel caso dell'edificio monumentale, mezzo di rappresentazione della capitale della nuova nazione, Kahn utilizza il cemento nobilitato dal marmo. La nuova nazione del Bangladesh si forma per ragioni politiche, economiche, ma soprattutto per ragioni religiose e sociali, vi era la necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi rendere autonoma la maggioranza musulmana, che si trovava in questa regione.Questo aspetto rimane bene impresso nella mente di Kahn,quando si trova a raccogliere gli elementi di base per dar forma alla sua prima idea di progetto,decide di porre allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinterno di questo edificio, un luogo di culto, una moschea, come se all'interno di un nostro palazzo di giustizia improvvisamente vi fosse una chiesa cattolica, cosa impropria per la nostra cultura, ma che in questo caso trovÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò invece un'ampia accoglienza da parte del governo. Accanto al luogo come incontro degli uomini, per creare leggi governative, per dare ordine a questa societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, c'ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il luogo d'incontro dell'uomo con Dio, vale a dire che lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂidea dell'assemblea come incontro tra uomini appartenenti ad una societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, viene ravvicinata a quella dell'incontro ideale con il dio, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè con la parte piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù spirituale dell'uomo, considerando l'uomo nella sua forma piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù completa. In quest'opera,il sistema a doppio involucro ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ben evidente. Il muro si sdoppia creando allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinterno uno spazio vuoto, cavitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàche funge da filtro contro il soleggiamento. Formando ampie zone d'ombra e mediando cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì il passaggio tra l'interno e l'esterno, lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinvolucro si comporta come una sorta di brise-soleil, proprio come aveva fatto Le Corbusier a Chandigarh.
Poetica:
Kahn raggiunge la pienezza del suo linguaggio e appare nella scena internazionale solo negli anni sessanta. In pieno clima neofunzionalista,vi si oppone con una nuova e diversa concezione del fare architettura,con la sua celebre fraseÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine precede il disegnoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? Kahn sostiene che ogni edificio, possiede come un'essenza (egli usa il termine ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordineÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? e in seguitoÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂformaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?) che ne determina la soluzione. Il compito difficile e la sfida di ogni architetto, sembra essere, coniugare questa astrazione,questo pensiero ideale,con la realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàcontingente,ovvero l'idea di ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordineÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? con quella di disegno. Scriveva nel '60 su ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂThe Voice of AmericaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? che l'uomo non riesce mai ad esprimere pienamente le sue aspirazioni,poichÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé per esprimere se stesso in musica come in architettura,deve ricorrere a mezzi misurabili come la composizione.
Ordine strutturale e ordine costruttivo sono due sistemi che nell'opera di Kahn rimangono ben separati e assumono un ruolo differente nell'applicazione pratica al progetto. L'ordine strutturale ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il pensiero della costruzione, non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè misurabile, e a esso corrisponde la definizione della forma e del sistema volumetrico dell'edificio. LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine costruttivo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la messa in opera dell'ordine strutturale. A esso spetta la definizione concreta della materia e del sistema di metterla insieme e dividerla, di rappresentare la sua forza, la sua gravitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, la sua massa attraverso un sistema di misure e di dimensioni. Luce, aria e suono si confrontano con il sistema costruttivo e solo grazie a esso divengono elementi reali del progetto. LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine costruito che chiamerÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàanche piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù semplicemente progetto, presuppone la scelta di un materiale, e viceversa. Una struttura assemblata con travi di legno non ha lo stesso sistema di un muro costruito con pietre e mattoni, a sua volta questo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè differente da uno gettato in cemento armato,non si esegue nello stesso modo, non si puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò disegnare con le stesse forme, anche se potrebbe seguire lo stesso ordine strutturale. Mentre l'ordine strutturale rimane nel mondo delle idee di progetto, l'ordine costruttivo necessita di calarsi profondamente nella realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdelle cose concrete,studiare la natura dei materiali,le sue qualitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàintrinseche, il sistema e l'organizzazione per la realizzazione. La conoscenza delle regole che comandano il cantiere,( le fasi di messa in opera, la specializzazione della manovalanza, il livello di industrializzazione, gli aiuti meccanici,i tempi e i costi) incidono e influenzeranno di conseguenza lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordine costruttivo. Il modo di congiungere e unire differenti elementi e differenti materiali deve perÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò rivelare la scelta strutturale e esserne l'evidente espressione.
Per Kahn il progetto deve svilupparsi da una logica operativa senza alcun pregiudizio di natura estetica. La bellezza si rivela al riconoscere nella costruzione i segni e le tracce del lavoro umano. Non cercava l'originalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàcon l'impiego di nuovi materiali, piuttosto si occupava di tecniche inedite di assemblaggio di materiali consueti. Non cercava la vana negazione della gravitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe la grande trasparenza. Al contrario si sforzava di riconoscere e di esprimere la pesantezza come legge della natura per meglio modulare lo spazio e la luce con una struttura perenne. L'architettura di Kahn ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il frutto di principi etici estremamente rigorosi, per i quali la logica costruttiva e strutturale di un edificio deve trovare espressione diretta e manifesta. Non solo ogni elemento della costruzione e della struttura deve apparire per quello che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè non deve in alcun modo essere nascosto o rivestito, ma l'architettura stessa deve esaltare questa leggibilitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. Una struttura deve rappresentare in maniera chiara il sistema d'assemblaggio di ogni pezzo,confermare ogni caratteristica e ruolo dei singoli elementi, portati o portanti, secondari o primari. Il suo scopo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè dare ad ogni funzione un proprio spazio,classificare le funzioni secondo la loro importanza.EÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtipica,per esempio la divisione tra zone di servizio e spazi serviti,e che rispecchia il principio compositivo piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù caro a Louis Kahn,un ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂsistema ordinatoreÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàche trova espressione nei semplicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdei volumi geometrici e nel valore che da allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂimpostazione della struttura portante. A differenza di [Le Corbusier],non rappresenta una costrizione,bensÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì un modo per dare carattere alle cose. Il linguaggio architettonico di Kahn subisce, dalla fine degli anni cinquanta, una forte influenza verso l'architettura dell'Antica Roma che culminerÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàcon il suo secondo viaggio in Italia, ospite per tre mesi della Accademia Americana, nell'annesso di Villa Aurelia. Affascinato da sempre dalle forme architettoniche degli edifici classici,durante il soggiorno all'Accademia avraÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàmodo di fare l'esperienza diretta con la viva forza della classicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, e con la consistenza massiccia della massa muraria che fin ora conosceva attraverso libri e stampe.
Scrive al suo studio in una lettera del 6 dicembre 1950: "Mi sto rendendo definitivamente conto che l'architettura dell'Italia resterÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàla fonte d'ispirazione per i lavori futuriÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?. Chi non la vede in questo modo dovrebbe osservarla un'altra volta. Le nostre cose sembrano piccole al confronto: qui tutte le forme pure sono state sperimentate in tutte le varianti dell'architettura. Bisogna comprendere come l'architettura dell'Italia si rapporta a quanto sappiamo del costruire e dei bisogni. Non mi interessano molto i restauri (il modo di interpretare), ma mi rendo conto della grandezza del valore del modo in cui si confrontano con spazi modificati dagli edifici che vi sorgono intorno e che ne rappresentano la premessa...". Nei ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂmodelliÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? storici, Kanh trova il suo ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂordineÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà: lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂelemento colonna,lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂelemento torre,lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarco eccÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂæ diventano per lui simboli totalizzanti. Alcuni la interpretano come una sorta di nostalgia,in realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàper lui la storia costituisce proprio una sollecitazione e uno stimolo di creativitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. Tutti gli elementi di cui si appropria dalla storia sono sviluppati in modo tale da farli diventare ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂentitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàpoeticheÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?,che possiedono una loro bellezza intrinseca,sia che vengano avulsi dalla composizione,sia che ne facciano parte. Inoltre egli tende alla rifondazione del concetto di architettura,trasfigurando in simboli gli aspetti formali intende recuperare il ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂricordo collettivoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?della storia. LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂoperazione di astrazione che fa ad esempio dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂelemento colonna, nel Parlamento di Dacca,ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un esempio chiarificatore. Il significato del suo storicismo sta in questa necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi far rivivere,rinnovandolo,i segni formali della storia. Da non confondere con la citazione o lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂassemblaggio di pezzi di architetture storiche,propria del [postmoderno]. Quelle di kahn non sono citazioni, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un recupero che attinge alla forza espressiva e alla grande scala,poichÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè questo lo spirito che anima i sui progetti.
Il senso dello storicismo di Kahn ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè legato alla vocazione monumentale. LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinteresse verso la massa del muro e la forza della materia lo rese lontano dai suoi contemporanei. I [funzionalisti moderni], parlavano in termini di trasparenza,leggerezza e movimento e bandirono parole come robustezza e forza, sinonimi di regimi passati, di cui ogni possibile riferimento era bandito. ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLa monumentalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la qualitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàspirituale che manifesta quanto vi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè di eterno in una strutturaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?. La ricerca di una "monumentalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàprimaria" affonda le sue radici nella grande architettura visionaria dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂilluminismo francese, in particolare modo di Ledoux e BoullÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂée. Per alcuni Kahn sembra averne recepito l'insegnamento e catturato l'ereditÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, per altri sembra averne conseguito una semplice riduzione formale. Quando torna in Italia nel 1950 vide l'imponente vestigia informe dei muri rossi di mattoni e riconoscendovi un passaggio di ritorno all'architettura dei primi antichi: gli egiziani, gli assiri, i babilonesi, i fenici e tutti coloro che, nella visione della storia di Kahn, hanno preceduto Atene e il "classicismo murario augusteo" bianco, rivestito di marmo. Le impressioni e suggestioni schizzate su un taccuino varranno una vita d'architetto: la forza spettrale delle ombre proiettate sui volumi ciechi, il buio assoluto che riempie i vani dei livelli inferiori, il cielo scrutato attraverso le aperture di quelli superiori sono vissute come un'esperienza architettonica. Kahn impiegherÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂài venticinque anni successivi a progettare e costruire quanto aveva visto in quei due mesi di vacanze romane. Oltre allo spirito monumentale,dato dato dal forte rigore,dalla grande scala,sarÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàlo spirito della rovina ha permeare qualsiasi progetto successivo al soggiorno a Roma del 1950. CiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che lo affascina delle rovine ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la loro riacquisita natura originaria fatta di sola forma e sola materia. ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLe vestigia degli edifici antichi sono immortali, fuori dalle regole, fuori dallo scorrere degli avvenimenti, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè architettura pura, che ha perso la sua funzione e ritorna alla sua dimensione semplicemente formale. ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàoggetto inutile... sopravvissuto alla necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàe oggi venerato per quello che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè, non per quello a cui serve o ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè servitoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?. Lo spirito della rovina,cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì quello storico e monumentale, va interpretato ancora una volta come volontÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi sintesi simbolica tra il valore spaziale e quello temporale. Kahn dilata la dimensione storica permeando di spirito ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂstoricoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? le forme dei suoi spazi, che assumono cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì una sorta di carattere ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàa temporaleÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? Non tutti gli edifici sono funzionali,essi devono funzionare, ma funzionare anche a livello psicologico,la funzione psicologia ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè una funzione di primaria importanza... ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè l'idea conduce Kahn ad unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarchitettura che non si accontenta solamente del fattore utilitario.
Bibliografia:
- Norbert-Schulz C., Luois kahn,idea e immagine, OFFICINA EDIZIONI,Roma 1980
- Brughieri N., Buoni Edifici,Meravigliose Rovine,FELTRINELLI,Milano 2002
- Kahn N., My architect,alla ricerca di Luois Kahn,documentario distribuito dalla NIKADO 2004
- Bonaiti M., Architettura ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé, ELECTA
- Zevi B., Incontro con Louis kahn su sfondo biblico,in ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarchitetturaÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?,marzo 1968 nÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂð149
Web Bibliografia:
-http://www.myarchitectfilm.com/
-http://www.design.upenn.edu/archives/majorcollections/kahn/likidxname.html
-http://www.design.upenn.edu/archives/archives/collection
-http://artgallery.yale.edu/pages/collection/buildings/build_renovation.html