Gibson William: differenze tra le versioni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
Riga 180: Riga 180:
  
  
[[categoria:scheda]]
+
[[categoria:Scheda]]
 
[[Categoria:Gibson William]]
 
[[Categoria:Gibson William]]
 
[[categoria:1948 d.c.]]
 
[[categoria:1948 d.c.]]
[[categoria:Sud Carolina]]
+
[[categoria:Usa]]
[[categoria:Stati Uniti]]
+
[[categoria:Nord America]]
[[categoria:America del Nord]]
+
 
[[categoria:Precursori]]
 
[[categoria:Precursori]]
 
[[categoria:Cyberpunk]]
 
[[categoria:Cyberpunk]]
[[categoria:Teoria]]
+
[[categoria:Teorie]]
 
[[categoria:Letteratura]]
 
[[categoria:Letteratura]]

Revisione 15:46, 16 Mag 2006

William Gibson

Personaggio o gruppo: William Gibson

Si deve a lui il conio della parola 'cyberspace' nel romanzo Neuromancer (1984) Neuromante, un libro che è considerato l'opera base del cyberpunk.

Biografia

Nasce il 17 marzo 1948 a Conway, vicino a Myrtle Beach, nel Sud Carolina (USA). Suo padre era un benestante imprenditore che aveva fatto successo installando impianti igienici ad Oak Ridge, l'installazione militare dove fu creata la prima bomba atomica. Gibson studiò in un collegio di Tucson, Arizona, dove venne a contatto con la mentalità hippy, rimanendone affascinato.

Espulso dal collegio per aver fatto uso di marijuana, rientra a casa (la famiglia si era trasferita in Virginia), entrando in contrasto coi familiari, che disapprovavano il suo stile di vita. All'età di diciannove anni si trasferisce in Canada, per evitare l'arruolamento per il Vietnam.

Nel 1977 si laurea in Letteratura Inglese a Vancouver, prima di partire per l'Europa, dove vive viaggiando per un anno, grazie ad una piccola rendita data dalle proprietà che gli avevano dato i suoi genitori che gli consentiva, come disse lui stesso, "di fare la fame confortevolmente".

Rientra a Vancouver per consentire alla moglie di completare gli studi universitari, dove vive ancor oggi con i suoi due figli. Si deve a lui il conio della parola 'cyberspace' nel romanzo Neuromancer (Neuromante) del 1984 , un libro che è considerato l'opera base del cyberpunk. Fino ad oggi Neuromancer è l'unico romanzo ad aver ricevuto tutti e tre i maggiori premi americani di SF: Hugo Award - Nebula Award - Philip K.Dick Memorial Award.

Poetica

William Gibson è il caposcuola indiscusso, se non il creatore vero e proprio, del movimento cyberpunk. Che non è un movimento letterario come abitualmente lo si concepisce, come lui stesso tiene a precisare:"...la gente ci vede come una sorta di movimento letterario. Non penso sia mai stato un vero movimento, diciamo piuttosto una tendenza.".

Tutte le più importanti tematiche proposte da Gibson, soprattutto quelle più innovative trovano posto in una serie di racconti scritti all'inizio degli anni ottanta. In tutte le sue opere è possibile riconoscere grandi temi che ritornano e si completano tra romanzi e racconti. La Matrice è sicuramente la più sviluppata e interessante tra tutte le "invenzioni" poetiche di Gibson. La Matrice è una rappresentazione astratta di dati in cui si muovono milioni di operatori. Una rappresentazione della realtà che tende spesso anche all'allegoria, perdendo talvolta ogni aggancio con la realtà zero, e può essere così popolata da operatori economici, hacker, spettri voodoo e anime vaganti di Intelligenze Artificiali. La rivoluzione digitale che oggi stiamo vivendo è già tutta presente nelle opere di Gibson, il quale partendo nelle speculazioni dal suo presente è arrivato a interrogarsi sui problemi dell'uomo del nostro prossimo futuro. In questo universo l'autore inserisce personaggi e soluzioni che, in un contesto, surreale rinviano continuamente alla nostra realtà: l'ICE, per esempio, è il firewall attivo inventato da Gibson capace di rispondere attivamente ad intrusioni telematiche in sistemi coperti. Il mondo rappresentato dalla narrativa di Gibson è contraddistinto da un forte degrado urbano e sociale, lo sprawl: l'habitat di hacker e di tutti quella miriade di strani personaggi che finiscono per animare le storie gibsoniane. Gli innesti cibernetici dei suoi personaggi, e l'uso intenso di droghe in un'economia dominata dalla Yakuza e dalle grandi corporazioni commerciali completano il quadro dell'ambiente in cui ci ritroviamo. E infine è il piccolo antieroe neuromantico, misero e sporco, che tanto contribuisce al fascino del cyberpunk di Gibson.


Opere

Neuromancer (Neuromante)

Count Zero (Giù nel Ciberspazio )

Mona Lisa Overdrive (Monna Lisa Cyberpunk)


Bibliografia

Romanzi

La trilogia dello Sprawl

o Neuromante (Neuromancer), 1984, Milano, Editrice Nord

o Giù nel Ciberspazio (Count Zero), 1986, Milano, Mondadori

o Monna Lisa Cyberpunk (Mona Lisa Overdrive), 1988, Milano, Mondadori


La macchina della realtà

(The Difference Engine), 1990 (con Sterling Bruce ), Milano, Mondadori


La trilogia del Ponte

o Luce virtuale (Virtual Light), 1993, Milano, Mondadori

o Aidoru (Idoru), 1996, Milano, Mondadori

o American Acropolis (All Tomorrow's Parties), 1999, Milano, Mondadori


L'accademia dei sogni

(Pattern Recognition), 2003, Strade Blu, Milano, Mondadori

Antologie

La notte che bruciammo Chrome (Burning Chrome) (1986), Milano, Mondadori

comprende:

o Johnny Mnemonico (Johnny Mnemonic) (1981)

o La notte che bruciammo Chrome (Burning Chrome) (1981)

o Il continuum di Gernsback (The Gernsback Continuum) (1981)

o Frammenti di una rosa olografica (Fragments of a Hologram Rose)

o Hinterland (Hinterlands) (1981)

o New Rose Hotel (1981)

o Il mercato d'inverno (The Winter Market) (1985)

o La razza giusta (The Belonging Kind), con John Shirley (1981)

o Stella rossa, orbita d'inverno (Red Star, Winter Orbit), con Bruce Sterling

o Duello (Dogfight), con Michael Swanwick (1985)


Parco giochi con pena di morte (con Bruce Sterling)


comprende:

o La stanza di Skinner (Skinner's Room) (1990)

o Academy leader (1991)

Racconti

Doing Television(1990)

Cyber-Claus (1991)

Thirteen Views of a Cardboard City(1997)


Sceneggiature

Aliens III

Johnny Mnemonic

Macrochip con John Shirley


Documentario

No Maps For These Terrirories

Sito Web

William Gibson Books


Webliografia

Agrippa: libro dei morti, poema che prima si poteva trovare solamente, schermato, in Internet, criptatissimo, con le realizzazioni grafiche autodistruttive di Dennis Ashbaug; poi gli hacker lo hanno "hackerato e sprotetto", e ora è disponibile in diversi siti

Interviste online

In italiano

www.decoder.it

www.fantascienza.com

www.intercom.publinet.it

www.mediazone.info

www.delos.fantascienza.com

In Inglese

www.salon.com

www.josefsson.net

www.technology.guardian.uk

www.aintitcool.com

www.artlung.com

www.lostpages.net

www.craphound.com

www.locusmag.com

www.scifi.com

www.project.cyberpunk.ru