Affreschi/Due porte per Tebe: differenze tra le versioni

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film d'animazione
 
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L'architettura dello spazio. Il rapporto con il volume. Utilizzo del luogo teatrale canonico: il teatro all'italiana con la sua cornice, lo spazio separato della scena e del pubblico ma con il suono che è utilizzato attorno al pubblico, dona tridimensionalità e immerge lo spettatore nello spettacolo.
 
L'architettura dello spazio. Il rapporto con il volume. Utilizzo del luogo teatrale canonico: il teatro all'italiana con la sua cornice, lo spazio separato della scena e del pubblico ma con il suono che è utilizzato attorno al pubblico, dona tridimensionalità e immerge lo spettatore nello spettacolo.
Le voci degli interpreti sono campionate e distribuite nello spazio attraverso un ambiente acustico multicananle controllato dal vivo via computer, in questo modo tutto lo spazio è utilizzato ma sono "rispettate" le consuetudini dello spazio teatrale classico e la visione frontale della scena.  
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Le voci degli interpreti sono campionate e distribuite nello spazio attraverso un ambiente acustico multicananle controllato dal vivo via computer, in questo modo tutto lo spazio è utilizzato ma sono "rispettate" le consuetudini dello spazio teatrale classico e la visione frontale della scena.
  
 
==Collezione:==
 
==Collezione:==

Revisione 18:33, 26 Mag 2009

Titolo:

Affreschi/Due porte per Tebe

Autore:

di Paci Dalò Roberto/Giardini Pensili, su testo di Bordoni Isabella.

Anno:

1999

Luogo:

Pesaro

Sito web:

http://giardini.sm/projects/affreschi/

Descrizione:

Un progetto come Affreschi si basa sulla collaborazione di artisti, tecnici e teorici. Solo nel lavoro in team è possibile elaborare una progettualità complessa che permette la realizzazione di un'opera come questa fatta necessariamente di un incontro tra istanze tecnologiche e artistiche. Fanno parte del gruppo di lavoro:

ROBERTO PACI DALÒ ideazione, musica, design, regia

ISABELLA BORDONI testo e regia live video

con MARCELLO SAMBATI, KATALIN GYENIS (voce), MATTEO METALLI (violino), MARCO COLOMBARI (violino), ALDO MARIA ZANGHERI (viola), ALESSANDRO CULIANI (violoncello) con la partecipazione di IRENE AURORA PACI e la voce di SANDRO LOMBARDI.

ISABELLA BORDONI, ROBERTO PACI DALÒ costumi, spazio scenico, filmati

NEVIO CAVINA disegno luci e direzione tecnica

KEIKO SHIRAISHI collaborazione alle scene e costumi

GIANLUIGI TOCCAFONDO film d'animazione

JAROMIL DENIS ROIO programmazione sistemi interattivi

KLAUS TASCHLER / Ars Electronica FutureLab video editing

TOM DEMEYER / STEIM Amsterdam ideazione sistemi interattivi video e suono

FLORIANA PACI cura


Una produzione Compagnia Giardini Pensili in collaborazione con Comune di Pesaro / Assessorato alla Cultura Comune di Rimini / Assessorato alle Politiche Giovanili e Turismo Inteatro Polverigi Ars Electronica Center Linz

Prima assoluta: Pesaro Spring Festival, 15 maggio 1999 Affreschi è dedicato al regista Sergej Paradjanov (Tbilisi 1924 - Erevan 1990)


In "Affreschi/Due porte per Tebe" vengono utilizzate tecnologie digitali e meccaniche per trasformare la scena un un'unica macchina reattiva alle varie situazioni drammaturgiche sviluppate. Nella quale gli interpreti si relazionano a immagini e suoni in continua mutazione. Sistemi di computer controllano in tempo reale sia le immagini che i suoni creando un continuo movimento visivo e auditivo che conferisce tridimensionalità. Edifici vengono evocati e con essi crolli, sospensioni, movimenti, fluttuazioni, tremori. Attraverso la computer graphic sono create anamorfosi e le immagini si mutano continuamente in altre immagini. Grazie ai software della Fondazione STEIM di Amsterdam sono utilizzati sistemi per la conversione in tempo reale dell'immagine del suono e del suono in immagine. I corpi degli intepreti sono dotati di innesti meccanici, come le piante sono innestate in altre piante così i corpi sono innestati in altri corpi. Lo spazio scenico diventa un tutt'uno con gli intepreti e gli interpreti con le loro immagini (e le loro ombre) digitali e acustiche.

L'architettura dello spazio. Il rapporto con il volume. Utilizzo del luogo teatrale canonico: il teatro all'italiana con la sua cornice, lo spazio separato della scena e del pubblico ma con il suono che è utilizzato attorno al pubblico, dona tridimensionalità e immerge lo spettatore nello spettacolo. Le voci degli interpreti sono campionate e distribuite nello spazio attraverso un ambiente acustico multicananle controllato dal vivo via computer, in questo modo tutto lo spazio è utilizzato ma sono "rispettate" le consuetudini dello spazio teatrale classico e la visione frontale della scena.

Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Net art, Sound art

Bibliografia:

Webliografia: