Arte della democrazia elettonica: differenze tra le versioni
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Revisione 10:13, 7 Lug 2009
Contents
Genere o movimento artistico:
Arte della democrazia elettonica
Personaggi o Gruppi:
Backspace Barlow John Perry Berry Josephine Bey Hakim Brand Stewart CRAIAT Carlini Franco Centro di Comunicazione Antagonista Chaos Computer Club De Digitale Stad Decoder Ferry Byte Freschi Anna Carola Hacker art BBS Hacker art.org Holland Wau Kapor Mitch Lamer Xterminator BBS Lessig Lawrence Luc Pac Ludovico Alessandro Lévy Pierre Mikro Nelson Theodor H. Neural Pengo Postaxion Mutante Rheingold Howard Riemens Patrice Sansavini Stefano Stevens James Strano network Taiuti Lorenzo The Flying Desk The Temporary Museum The Thing Amsterdam Toschi Luca Tozzi Tommaso Van der Cruijsen Walter Virtual Town TV Wernery Stephen World-information.org
Luogo:
Storia:
Poetica:
Per “democrazia elettronica” è qui inteso quel fenomeno che unisce insieme democrazia in senso stretto e nuove opportunità di collaborazione telematica. Ossia quel fenomeno in grado di favorire il libero accesso alle informazioni, la nascita di luoghi di discussione pluralista e la possibilità per tutti di intervenire nei processi decisionali a livello sia politico che sociale. Di fatto l’avvento dei media elettrici fu salutato già nell’Ottocento come un’occasione di sviluppo della democrazia e del comunitarismo. All’inizio del Novecento l’avvento dell’elettronica fu anch’esso salutato con ottimismo, ma dopo l’uso nefasto che i regimi fecero della radio i sociologi, i teorici della comunicazione e con essi gli artisti, invocarono un uso orizzontale dei media elettronici per sviluppare attraverso di essi nuove forme di democrazia.