Telestreet: differenze tra le versioni
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Revisione 10:58, 7 Lug 2009
Contents
Genere o movimento artistico:
Telestreet
Personaggi o Gruppi:
Berardi "Bifo" Franco CTV Disco Volante D’aniello Ciro Gli Anelli Mancanti TV Guerilla Marketing InsuTv IsolaTv Manizza Fabrizio Minimal TV Molle Industria Ngvision NowarTv Orfeo TV Ottolina TV Pangrazio Gianfranco RosaGhettoTv Spegnilatv TeleAUT TeleImmagini TeleMonteOrlando TeleRobbinud Telecerini Telecitofono Telefermento Tozzi Tommaso Trocchi Agnese Virtual Town TV Vitali Giancarlo “Ambrogio”
Luogo:
Storia:
Poetica:
Dette anche televisioni di strada il fenomeno è riconducibile ad una vasta rete di microemittenti televisive che trasmettono via etere attraverso tecnologie analogiche a basso costo. Telebiella è stata la prima tv libera italiana creata da Giuseppe Sacchi nel 1971, ma il concetto di Telestreet è rapportabile ad un’idea di gestione comunitaria ed orizzontale del mezzo i cui riferimenti si possono trovare nelle rivendicazioni di coloro che negli anni Settanta sperimentavano l’autogestione collettiva dei mezzi di comunicazione di massa a partire dalle radio libere (come ad esempio la bolognese Radio Alice) fino al fenomeno delle TV pirata che in più parti fu sperimentato in Italia dagli anni Settanta ad oggi. Non è un caso infatti che tra i teorici del recente movimento delle Telestreet, riconducibile al 2001 come data di nascita, vi siano Giancarlo Vitali e Franco Berardi che già dagli anni Settanta partecipavano ad animare i luoghi dell’autogestione dei media. L’attuale costo limitato delle apparecchiature e la facile reperibilità della strumentazione, permettono oggi a qualsiasi collettivo di realizzare la propria televisione e attraverso di essa promuovere un’idea di pluralismo che restituisca voce ai senza voce.