Lettrismo
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Genere o movimento artistico
Lettrismo, movimento costituitosi a Parigi.
Personaggi o Gruppi
Gli esponenti del movimento furono Isou Isidore, Pomerand Gabriel, Guy Vallot, Roderdhay, J.L. Brau, G.J. Wolman, Lemaitre Maurice, Debord Guy.
Anno:
Il movimento venne fondato nel 1946.
Luogo:
Parigi, Francia.
Storia:
Il Lettrismo fu fondato a Parigi nel 1946 da Isidore Isou e Gabriel Pomerand.
Fin dal principio il movimento ha a che fare con le polemiche: alla prima presentazione pubblica del Lettrismo 8 gennaio 1946 viene organizzato un contro-evento dal poeta russo Iliazd che dimostra che vi sono numerosi precedenti a ciò che Isou defisce Lettrismo.
Lo stesso anno Isou interrompe una conferenza su Dada per leggere la sua poesia e sempre nel ’46 viene pubblicato il primo e unico numero de La Dictature Lettriste.
Nel’47 viene pubblicato da un’illustre casa editrice il manifesto del Lettrismo redatto da Isou.
Le iniziative Lettriste vanno dalle produzioni poetico-musicali basate sulla scomposizione delle parole nei loro elementi costruttivi per divenire un tutt’uno tra poesia e musica con il fine di ricavare "una sola arte", a produzioni pittorico-visive ma i risultati ottenuti dai primi pittori Lettristi Pomerand, Guy Vallot, Roberdhay non soddisferanno Isou tanto da indurlo a dipingere egli stesso per poter meglio esprimere la concezione pittorica Lettrista.
Interessanti sono inoltre i risvolti in campo cinematografico compiuti dai Lettristi in cui si sperimentano pellicole tendenzialmente tediose con colonne sonore minimali che spesso non hanno alcun rapporto né "specifico" né "A-specifico" con le immagini. Nel 1950 il "film cesellato" di Isou vinse al Festival di Cannes il premio dell’Avanguardia.
Dal 1950 il movimento Lettrista estese il suo raggio di attività con l'adesione di alcuni personaggi tra cui in particolar modo Guy-Ernest Debord e Lemaitre Maurice.
Il movimento viene fortemente caratterizzato dalla direzione quasi oppressiva del suo fondatore Isou, tanto che entro la fine del 1952 molti importanti esponenti del Lettrismo tra cui Brau, Wolman e Debord romperanno con Isou formando successivamente il movimento dell’Internazionale lettrista che propone rispetto alle teorie di Isou anche una critica materialistica della società dominante e della cultura seria.
Poetica:
Tra il 1951 e 1952 ebbero un notevole successo il film lettristi di Isou, Lemaitre, Debord e altri, in cui vi erano alcuni aspetti importanti come la dissociazione tra colonna sonora e immagini, fotogrammi fermi, graffiati e strappati, lettere e numeri disegnati direttamente sulla pellicola, l'introduzione sulla colonna sonora dei movimenti e commenti degli spettatori, o lunghe sequenze nere senza immagini interrotte da sequenze di schermo bianco commentate da dialoghi casuali.
Al centro delle teorie lettriste vi era anche una critica del sistema economico esistente a favore di una società socialista o comunista.
Alla poesia, alla pittura e i film lettristi si aggiunse anche il teatro lettrista, una psicoterapia lettrista ed un istruzione lettrista, fondando nel tempo anche università lettriste.
Secondo S. Home le produzioni lettriste si affiancarono ad atteggiamenti provocatori e megalonomi, che non seppero realmente staccarsi dalla trazione dell'arte e della cultura seria.
Opere:
filmografia di Lemaitre Maurice:
- "Victoire de Jules l'apostolique pendant la seconde guerre de Troie" (1967) in collaborazione con R. Blanchard.
La colonna sonora é costituita da un testo di Lemaître sul fenomeno superterporale che permette allo sconosciuto R. Blanchard di passare alla storia (dal cinema) come assistente o aiuto regista di Lemaître.
- "Contre le cinéma d'André Holleux et consorts" (1967).
Film polemico contro i burocrati ministeriali. La colonna sonora é costituita da un testo in cui si definisce "André Holleaux" (non altrimenti identificato) come il prototipo dell'amministratore ottuso.
- "Au delà du déclic" (Film a colori in 16 mn., 14 marzo 1965, Oentre de Créativité, Parigi).
Si tratta del testo del libro omonimo fotografato e accompagnato da una serie di poemi lettristi.
- "Moteur!" e "Le film de demain" entrambi lanciati il 13/X/l967 alla Cinémathèque Française di Parigi, sono films a colori, in 16 mm., della durata di 2'. Appartengono alla serie dei films infinitesimali e supertemporali.
- "Pellicule" (Film a colori in 16 mmm., 41', 21/2/ /1968. Café-Cinéma Le Colbert, Parigi).
Si tratta di un'altra opera supertemporale e dunque in perpetuo divenire. Nel corso della prima seduta la colonna sonora é stata incisa in francese, in seguito é stata aggiunta anche una copia inglese. L'immagine base, dal titolo 'vietato calpestare l'erba" mostrava uno spezzone qualunque, recuperato nel bidone della spazzatura di un laboratorio cinematografico. Gli spettatori si sono poi incaricati di aggiungere o tagliare qualcosa alla pellicola e i loro interventi venivamo incisi per arricchire la colonna sonora discrepante. Bagni d'acido, chiazze di colore, graffi hanno invece progressivanente modificato 1' immagine. Grazie all'intervento del pubblico "Pellicule" si costituisce facendosi ma altresì si distrugge, seguendo lo stesso principio, cosicché ai ogni seduta la sua fruizione da parte del pubblico cambia.
- "Chutes" (Film a colori in 16 mn., 26', 27/3/1968 al Café-Cinéma Le Colbert, Parigi).
Ispirato dal quadro di Theodore Casseriau, "La Toilette d'Esther ", questo cortometraggio narra l'intervista fra un produttore ed un'aspirante diva. Il film consiste in una sola immagine, il volto progressivamente devastato e torturato dell'attraente e sensibile attricetta alle prese con l'esoso produttore che non é altri che il regista stesso, il quale inaugura qui il film a mono-immagine cesellata.
- "Une Oeuvre" (Film a colori in 35 mm., 15', settembre 1968, Cinémathèque Française, Parigi).
Concepito come omaggio a Tristan Tzara. Ricorda la ricetta di composizione di un poema dada ed è costituito da frammenti d'immagine raccattati nella spazzatura di un laboratorio e montati a casaccio, cioè nell'ordine di riciclaggio. La colonna sonora é fornita sia dal suono preesistente (già contenuto nello spezzone) sia dal rumore degli apparecchi di proiezione.
- "Le soulèvement de la jeunesse" (Film a colori, 16 mmm., 28', gennaio 1969, American Center for Students and Artists, Parigi).
Si tratta di un film manifesto politico con lettura di brani di poesie di Isou e Lemaître nonché "co1lage" di frasi di De Gaille, Pompidou, Cohn-Bendit ecc. Riprende testi anteriori sull'economia nucleare, sulle teorie estremiste, post-anarchiche e meta-situazioniste.
- "L'Ecrevisse mathématique" (Film a colori, 16 mmm., 28', 9/3/1969, Amenican Center for Students and Artists, Parigi).
Immagini eterogenee, suono diverso ogni volta e composto da testi di provenienza radiofonica, televisiva, discografica o incisi in-vivo durante la proiezione stessa.
- "Votre film" (Film a colori, 16 mm., 2', 6/6/1969, American Center for Students and Artists, Parigi).
Anche questo film appartiene alla fase infinitesimale e supertemporale.
- "Toujours à l'avant-garde de l'avant-garde jusqu'au paradis et au-delà" (Film in bianco e nero, 16 mm., 22', 9/4/1970 Cinémathèque Française, Parigi).
L'immagine é costituita da un servizio della televisione tedesca (Repubblica Federale) sulla Biennale di Parigi del 1969 durante la quale Maurice Lemaître presentava una commedia intitolata "L'Ascensione della Fenice M.B." (14) in cui é stata aggiunta l'immagine di Lemaître come spettatore-attore. la colonna sonora é rappresentata dalla voce di Maurice Lemaître che si rivolge al pubblico sia commentando l'immagine, sia invitandolo a partecipare al film per completarlo.
- "Un film à faire" (15) (21/4/1970, Cinémathèque Française, Parigi. A colori. Suono ottico, 2', 16 mm.).
- "Positif-Negatif, votre film" (Film a colori in 35 mm., 70', 1/5/1970, Centre de Créativité, Parigi).
Il film corrisponde alla ripresa, dalla A alla Z, del film non montato "La Vampire Nue" di Jean Rollin, girato anni prima, in cui Lemaître fungeva da attore. Durante la proiezione, Lemaître incide i commenti degli astanti per creare la colonna sonora. Essendosi smarrita la copia positiva, Lemaître riprende il procedinento tre anni dopo (alla Cinémathèque Française) con la copia negativa.
- "Une copie mutilée" (Film a colori in 35 mm., 95', 1973 Cinémathèque Française, Parigi).
Copia del precedente "Le Film est dejà commencé?" (1951) mutilata e sfigurata dagli operatori e dagli esercenti, con nuove lacerazioni appositamente praticate dall'autore e l'aggiunta di frammenti eterogenei.
- "Image" (Film a colori in35nm., 95', 29/11/74, Centre de Créativité, Parigi).
Davanti allo schermo vuoto e spento viene collocato un televisore acceso mentre un lettrista vi si siede accanto e legge testi programmatici.
- "Qu'attendez-vous? Un Film" (Film a colori, 16 mm., 1', 19/12/1975, Laboratoire Tirages 16, Parigi).
L'arte infinitesimale é un campo basato, Isou dixit, "su particelle sprovviste di senso immediato in cui ogni elemento esiste nella misura in cui permette di immaginare un altro elemento inesistente o possibile". Questo corto (é il caso di dirlo) metraggio illustra tale teoria.
- "Montage" (Film a colori, 16 mmm., 90', 30/3/77, Omnium des Cinéastes Indépendents, Club I.L.C., Parigi).
Film iper-narrativo con regia e partecipazione degli spettatori. Distribuzione di volantini con testi diversi, che possono costituire la colonna sonora. A metà proiezione verranno appesi allo schermo dei vecchi giornali. Abbassamento del suono sino a renderlo quasi del tutto incomprensibile. I giornali vengono poi bruciati davanti allo schermo. La proiezione continua mentre lo schermo sparisce (alzato o coperto), le luci si accendono e si chiede ad alcuni spettatori di venire ad interpretare gli scenari distribuiti davanti agli altri spettatori.
- "Un Navet" (Film a colori in 35 mmm., 40', 29/4 /1977, Centre Georges Pompidou, Parigi).
Regia e partecipazione degli spettatori. Proiezione di uno spezzone introduttivo. Riaccensione delle luci. Lettura di un testo di istruzioni che annuncia la proiezione di un altro spezzone. Quando questa avviene, guastatori nella sala criticheranno il regista, il laboratorio, gli spettatori. Si ferma la proiezione e si intavola un dialogo.
- "30 Bons Films" (Film a colori in 16 mm., 25', 5 /4/1977, Coopérative de Cinéastes. Galerie L'Ouverture, Parigi).
Solleva i problemi dell'anarrazione, del sincinema, dell'arte corporea. Inizia con immagine muta e il commento (non di Lemaître) "prima storia narrata" indi "seconda storia narrata" che viene aggiunta alla prima ma senza rapporto con questa. Musica dell'operetta "Al paese del sorriso" di F. Lehar. Distribuzione di testi sintetici di altre 47 storie divise in tre categorie 1) in caratteri latini; 2) in segni infinitesimali; 3) da scriversi da parte degli spettatori su carta od altri materiali. Poi in omaggio a tutte le donne che hanno mostrato i loro attributi anatomici alla cinepresa, il regista si denuda e mostra al pubblico il suo deretano trasformandolo in "schermo vivo".
- "The great Train of History" (Film a colori in 16 mm., 40', 30/1/1978. Bibliothèque Nationale, Parigi).
Alla sinistra dello schermo un proiettore per diapositive. Viene proiettata un po' di pellicola bianca, poi, lentamente, le diapositive, ma non sullo schermo, bensì a destra o sinistra, facendo ne variare le dimensioni con movimenti del proiettore, sinché si può leggere sullo schermo la parola "fine".
- "Tous derrière Suzanne, jeune, dure et pure" (Film a colori in 16 mm., 12 ore minimo, 30/1/1978, Bibliothèque Nationale, Parigi).
Il regista commenta "col bastone di sua madre" le immagini proiettate. Viene adoperato un proiettore ad immagine fissa sulla quale vengono proiettati testi filmati o fotografati. Un animatore colloca davanti allo schermo un grande specchio in modo da riflettere l'immagine sugli spettatori, sui muri, sul soffitto, sul pavimento, sulla cabina di proiezione, sulle pareti laterali.
- "Un film porno" (Film a colori, 16 mm., 45', Cine Club Saint-Charles, Parigi, 22.2.1978).
Piccolo schermo accanto allo schermo normale, con tessuti, oggetti, una gabbia ecc. . Film proiettato sullo schermo normale. Spettatori e attori vengono a collocarsi davanti allo schermo e leggono estratti di "Le Boudoir de la Philosophie de Maurice Lemaître" (16). Viene proiettato sul piccolo schermo un film pornografico qualsiasi. Alcuni spettatori si alzeranno, cercando di individuare le immagini. Due attori si piazzeranno davanti al piccolo schermo fumando grosse pipe in modo da rendere il film invisibile.
- "Un film à emporter à la maison" (Film a colori in 16 mm., 22/2/1978, Cine Club Saint-Charles, Parigi).
Alla fine di una seduta di cinema il regista mostra una "pizza" e annuncia "Ah, mi sono dimenticato di farvi vedere questo film. Visto come stanno le cose, rientrate e cercate di immaginarvelo".
- "The Song of Rio Jim" (Film in bianco e nero, 16 mm., 3', 22/2/1978, Cine Club Saint-Charles, Parigi).
Viene presentato come il primo film a pellicola nera. Omaggio a Luce e Hart, creatori del western. L'idea del western viene però immessa nella colonna sonora.
- "Le dernier film" (Film in bianco e nero, l6 mm., 3', Cine Club Saint-Charles, 22/2/1978, Parigi).
Altro film ad immagine nera ma anche del tutto a-sonoro. Distruzione del cinema tradizionale e del cinema discrepante in favore del cinema immaginario.
- "Synfilm suggéré ou inachevé" (Film a colori in 16 mmm. , 45', Centre Culturel Britannique, 9/3/1978, Parigi).
Proiezione di "Intolerance" di D.W. Griffith sul viso di Maurice Lemaître oltre a "Le film est dejà commencé?" sullo schermo normale. Poi Marice Lemaître spara sullo schermo, infine sugli spettatori. Interviene in seguito un attore che raffigura il pubblico e che getta coriandoli. Poi Nicolas Villodre (il pubblico) fotografa gli spettatori a colpi di polaroid. Maurice Lemaître impiega elementi olfattivi, gustativi, cinestesici, tattili; suono inciso in vivo da riadoperare.
- "Sourcils, clins d'oeil et froncements de sourcils pour Dominique" (14/3/1978, U.E.R. Saint Charles, Parigi).
Omaggio collettivo al critico Dominique Noguez. Film corporale con partecipazione del pubblico che inizia su un testo di critiche "amichevoli" di Maurice Lemaître nei confronti di Noguez.
- "Films anti-supertemporels" (17/l0/l978, Centre de Créativité, Parigi):
- "Prochainement sur cet ecran"
- "Encore un petit peu de cinéma avant d'en finir"
- "Sus au 'Diable pluriel' "
- "Projection privée"
Il presentatore si colloca davanti allo schermo e legge un testo di Maurice Lemaître avvertendo che rifiuterà qualsiasi apporto da parte degli spettatori. Si coprirà gli occhi con una benda e le oreccchie con cuffie ermetiche e rimarrà di fronte al pubblico in piedi ed in silenzio. Dopo aver inventato il film supertemporale (con partecipazione del pubblico) Lemaître inaugura lo schema anti-supertemporale.
- "Une histoire d' amour" (21/10/1978, Salon Ecritures, Parigi, col., ott., 8').
Dall'animatore della seduta viene letto prima della proiezione un testo che avverte come sia intenzione del regista realizzare un film integrale in cui musica, rumori insignificanti o no e parole si collochino su immagini disegnate, senza alcun sincronismo con queste ultime.
- "Des scènes d' amour très réalistes, avec force, details et gros plans" (21/X/l978, Salon Ecritures, Parigi. Film a colori, 8 mm., 15').
Proposta di un discronismo totale perpetuo. Durante la proiezione di un film pornografico dall'immagine indiscernibile grazie alla polvere, a lenti sfuocate, alle dita dell'operatore ecc., la radio trasmetterà un programma locale.
- "14 Mars 1965" (Film a colori in 16 mm., 45', lanciato il 31/1/1979 al Cine Club Saint-Charles a Parigi).
Altro film anti-supertemporale in cui si rifiuta l'apporto del pubblico. Per convincerlo Lemaître indossa una cuffia ermetica e si copre gli occhi con una benda. Dopo cinque minuti di proiezione al buio viene distribuito un testo e si accendono le luci. Dietro le spalle degli spettatori viene collocato uno schermo mobile con proiezione di diapositive turistiche. Il film é dedicato a Danmnique Noguez.
- "Caméra! Moteur! Action! Coupez!" (Film a colori in 16 mm., 15', prima durante il mese di aprile del 1979).
Concepito come una battaglia fra il pubblico partecipante e il film che vuole imporre le sue immagini e la sua colonna sonora. L'operatore può farsi complice degli spettatori, fermando ogni tanto la proiezione, coprendo l'obiettivo o staccando il suono per permettere gli interventi del pubblico. Illustra la tesi anti-supertemporale centro cui il pubblico si prende la rivincita, vendicandosi del regista del film anti-supertemporale.
- "Eric von Stroheim" (Film in bianco e nero, 16 mm., 107', luglio 1979).
La colonna sonora é costituita dalla lettura di un articolo di Lemaître, prefazione ad una biografia di Bob Bergut dedicata al cineasta. L' immagine rappresenta "Foolish Wives", di Stroheim, considerato da Lemaître uno dei capolavori della storia del cinematografo.
- "Le sixième soleil" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Questo film ci propone il "sincronismo allusivo", consistente in immagini accompagnate da un commento qualsiasi, congiunzione discrepante di immagini banali con una colonna sonora altrettanto banale (composta da parole e musica).
- "Cinéma, art du 'mouvement' " (Film a colori in 16 mm., 10', presentato nell'agosto 1979 al Centre de Créativité a Parigi).
Si tratta di pellicola nera proiettata sullo schermo. Improvvisamente salta fuori un'immagine. Polemica contro la definizione dei critici del cinema concepito come arte del movimento.
- "L'Amour réinventé" (Film a colori in 16 mm., 15', Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Su una pellicola cesellata e già rifilmata sono state aggiunte nuove cesellatire sulla copia negativa e su quella positiva. Il suono é costituito da una serie di opere lettriste.
- "La légende de Cricri" (Film a colori in 16 mmmn.,l5', Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Mono-immagine non cesellata. Ripetizione dello stesso fotogramma dall'inizio alla fine. La colonna sonora é formata da opere lettriste ma é anche, parzialmente, supertemporale in quanto il pubblico é invitato ad esprimere pensieri gentili ispirati dal fotogramma rappresentante Christiane Guymer, sorella del regista.
- "Caradan" (Film a colori in 16 mm., 90', Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Si presenta come cinema ipergrafico. Vari apparecchi. di proiezione e sistemi di amplificazione del suono che trasmetteranno simultaneamente o a mo' di dialogo. Interverranno inoltre odori e sensazioni olfattive, cinestesiche ecc. ottenute tramite la distribuzione di alimenti in sala.
- "Première exclusivité" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Film infinitesimale ottenuto proiettando fotogrammi qualsiasi sullo schermo e dicendo quello che evocano. Lo spunto é offerto da una scatola di diapositive circolate in sala e dall'incisione dei commenti del pubblico.
- "Première mondiale" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Film supertemporale in cui il regista si propone di immaginare all'interno dello schermo qualsiasi fotogramma desiderato, distruggerlo, sostituirlo, manipolarlo all'infinito, da solo o in collaborazione. Lo stesso dicasi per la colonna sonora.
- "La critique" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Film supertemporale senza immagine, la cui colonna sonora é formata da testi scelti di critica cinematografica il cui insieme costituisce una storia della critica creativa.
- "Le Temps des assis" (Film a colori, in 16 mm., agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi). L'immagine é arancione e la colonna sonora é costituita dalla lettura di brani del libro di Lemaître "Le Temps des assis".
- "Un film commercial et militant" (Film a colori, in 16 mm., 10', Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Combinazione di due serie alternative di immagini :
1. sequenze fotografiche animate o no, cesellate o no;
2. serie di immagini astratte disegnate direttamente sulla pellicola, negativa o positiva.
La colonna sonora é composta da testi programmatici lettristi.
- "A projeter sur le ciel, la nuit" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi. Pellicola trasparente, suono di sala, durata 20', l6 mm.).
Film ispirato da e dedicato a Dominique Noguez. Consiste in una pellicola trasparente la cui immagine é costituita a sua volta dalla polvere e da tutti gli incidenti tecnici che possano accompagnare la proiezione. La colonna sonora é formata da una sola frase pronunciata da uno pseudo-spettatore (il regista o un "animatore") seduto in mezzo al pubblico: "Ma guarda che bella polvere!"
- "L'amour-système" (Film in bianco e nero, 16 mm., Centre de Créativité, Parigi).
Pellicola nera. Testo del romanzo di Maurice Lemattre: "Journal d'un dragueur". Illustrazione della teoria di nullificazione del fotograrmma e distruzione completa di qualsiasi segno visivo.
- "Le plus grand film de toute l'histoire du cinéma" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).
Suono costituito da frammenti del romanzo di Maurice Lemaître "Les Existentialistes" accompagnato da una descrizione degli elementi non testuali.
- "Agosto 1979" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi);
Niente pellicola ma soltanto suono costituito da testi scritti da Ma~rice Lema!tre in favore della Cinémathèque Française. L'assenza dell'immagine va considerata come l'immagine stessa.
- "Western" (Prima al Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi, 19/3/l9&).
Prima della seduta viene conciato un pezzo di cuoio sul quale si scrive: "Film integralmente ed esclusivamente tattile e odoroso". L'animatore lo presenterà commentandolo e farà circolare il pezzo di cuoio che gli spettatori potranno toccare al buio, ad occhi chiusi, annusandolo, accarezzandolo, mordendolo ecc. .
- "La vallée de Saint-Jeannet" (prima il 21/3/l980 presso il Centre Pompidou a Parigi).
Film da aspirare. Viene fatto circolare fra gli spettatori un foglio di carta intriso di un profumo raro. Per la prima "visione" venne adoperata la ginestra, che nessuno riconobbe.
- "Un film super expérimental" (Prima: 21/3/1980, Centre Pompidou, Parigi).
Film integralmente ed esclusivamente olfattivo. A luci spente verranno bruciati in sala erbe o profumi rari. Il gioco consiste nel riconoscere la fragranza.
- "L'Hyper-cène" (Prima: 21/3/1989, Centre Pompidou, Parigi).
Film integralmente ed esclusivamente gustativo. Viene presentata al pubblico una "pizza" cinematografica, come un film da mangiarsi. Sollevato il coperchio si scoprirà che la scatola non contiene la solita bobina, bensì caranelle, cioccolatini e dolci vari che vengono offerti a turno agli spettatori.
- "Le jugement dernier" (Prima: 22/3/1989, Centre Pampidai, Parigi).
Film infinitesimale di fantascienza. Nella sala buia il regista si presenterà con una torcia al fosforo accesa, chiedendo: "Siete pronti?".
- "Un film d'horreur dont vous me donnerez le title" (Prima: 22/3/1980, Centre Pompidou, Parigi).
Film integralmente ed esclusivamente tattile. Nella platea buia il regista annuncerà: "Il film d'orrore al quale assisterete ora é un'opera integralmente ed esclusivamente tattile. Siete pregati di non imbrogliare e di non cercare di vedere l'oggetto che verrà fatto circolare. Fate attenzione a dove si trova il vostro vicino che si sbarazzerà dell'oggetto consegnandovelo." Si faranno circolare oggetti vari fra gli spettatori, ad esempio: una pila elettrica, un calco di gesso della mascella di Lemaître, un oggetto viscido, un animale vivo ecc..
- "Vomi cinéma, crachat cinéma, morve cinéma, excrément cinéma, dejections cinéma" (Prima: 22/3/1980, Centre Pompidou, Parigi).
Il regista si presenta davanti al pubblico, nella sala a luci accese e dice: "L'opera che vi presento é un film destinato a ripulirvi dal vomito, dagli scaracchi, dal moccio, dagli escrementi del cinema commerciale". Viene indi distribuita carta igienica.
- "Un film sentimental" (1980)
L' animatore distribuisce agli spettatori una foto ripresa da un vecchio film anericano che é piaciuto molto al regista. Tocca agli spettatori aggiungere appropriati commenti atti a valorizzare ancor più 1' interpretazione dell' attrice.
- "Tous les films de la semaine" (1980)
In polemica contro la classificazione del film in generi diversi, Lemaître propone la costruzione collettiva di un film a partire da una fotografia conservata forse nel portafoglio di ognuno degli spettatori.
- "Un film policier" (1980)
Un animatore si presenta davanti allo schermo a luci spente. Estrae dalla tasca una rivoltella che punta contro gli spettatori. Si mette a sparare su di loro. Ripresa, insomma, di una vecchia provocazione di André Breton che ebbe a dire (dichiarazione di cui poi si pentì): "l'atto surrealista più puro é scendere per strada con una rivoltella in pugno e mettersi a sparare sulla folla".
- "L'astre polaroide" (1980)
Proposta di cesellatura poliautomatica, su cui non si possiedono più ampi ragguagli.
- "Participation de Maurice Lemaître" (1980)
Il regista si rivolge epistolarmente a Dominique Zeltzer affinché lo rappresenti alla "Settimana del cinema infinitesimale, immaginario, inesistente o impossibile" del Salon Ecritures (16 giugno - 15 luglio 1980) chiedendole di realizzare per lui alcuni film scegliendone anche i titoli.
Correlazioni:
Alcuni esponenti del Lettrismo ruppero con Isou formando successivamente il movimento dell’Internazionale lettrista proponendo rispetto alle teorie di Isou anche una critica materialistica della società dominante e della cultura seria.
Bibliografia:
- 2007, Lettrisme et Situationnisme, Edizioni Peccolo, Livorno (atti del convegno, giugno 2005).
- 1964, Les Champs de Force de la Peinture Lettriste, Avant-Garde, Paris.
- 1947, Manifesto of Lettrist Poetry: A Commonplaces about Words. Introduction à une Nouvelle Poésie et une Nouvelle Musique, Paris, Gallimard.