Residents (The)
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Biografia
I Residents si sono formati grazie a due ragazzi emigrati dalla Louisiana a San Francisco negli anni ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂ70: ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂTychobrahe SamuelssonÃÂïÃÂÿÃÂý?, musicologo, studioso attento del kitsch e dei rumori quotidiani, stabilitosi a San Matteo, piccolo borgo vicino a San Francisco, e ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂVanadium ZukofskyÃÂïÃÂÿÃÂý?, polistrumentista autodidatta (i veri nomi dei due sono Homer Flynn e Hardy Fox). I componenti di questo gruppo musicale rock anni ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂ70 hanno sempre avuto il volto coperto da maschere, si esibivano dal vivo molto raramente e si sono sempre autoesclusi da qualsiasi grande circuito di musica commerciale. Nelle loro esibizioni live, hanno avuto il bisogno di essere supportati dalla Cryptic Corporation. Del 1972 ÃÂÃÂÃÂè la loro prima uscita discografica, un 45 giri dal titolo Santa Dog. Poco dopo entra a fare parte del gruppo anche il chitarrista inglese Philip Lithnam (soprannominato Snakefinger), ed il trio fonda la propria etichetta indipendente, la Ralph Records. E' chiaro, dopo diversi anni di carriera, che i membri dei Residents sono i membri della Cryptic Corporation, un numero variabile di menti molto ferrate nel campo della musica rock. ÃÂÃÂÃÂàanche convinzione diffusa che la cellula fondamentale dei Residents sia composta da sole due persone, probabilmente molto famose.
Sito web
Poetica
La caratteristica principale della loro musica ÃÂÃÂÃÂè l'"oscurita`", una qualitÃÂÃÂÃÂàdi cui il duo fece un'ideologia. Oscuri sono i suoni, oscuri sono i testi, oscuri sono gli show e oscuri sono i musicisti. Quell'"oscuritÃÂÃÂÃÂà" non e` altro che un inno all'indipendenza dell'artista, al fatto creativo avulso dalle ragioni economiche, all'arte in quanto arteÃÂïÃÂÿÃÂý? http://www.scaruffi.com. Negli anni che sono seguiti al tramonto del movimento hippie e dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂacid-rock, il gruppo ha sempre movimentato lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂunderground di San Francisco, ignorati dalla critica ed isolati dalla propria coerenza. I capolavori dei Residents sono degli anni compresi tra il 1974 ed al 1976, ma la fama per loro arriverÃÂÃÂÃÂàsolo nel 1978, quando i dischi prodotti dalla loro etichetta cominceranno a circolare per lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂAmerica. La filosofia dei Residents si basa sulla parodia della musica di consumo, che si appoggia sulla teoria della ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂdotta oscuritÃÂÃÂÃÂàÃÂïÃÂÿÃÂý? del fantomatico guru tedesco Nicolas Senada (che alcune voci suggeriscono essere Captain Beefheart durante alcuni dei suoi travestimenti) e secondo la quale la parte piÃÂÃÂÃÂù importante del cervello sarebbe stata atrofizzata dal consumismo, dalla pubblicitÃÂÃÂÃÂàe dai media, ed il cervello sarebbe soltanto un insieme di circuiti elettronici che funzionano meglio quanto piÃÂÃÂÃÂù ÃÂÃÂÃÂè bassa la temperatura (la Terra Promessa della setta sarebbe il Circolo Polare Artico). I Residents, seguendo queste teorie decidono di comparire pochissimo in pubblico e spesso solo in televisione travestiti da frigoriferi (come per evocare, attraverso una specie di danza del gelo, lo stato creativo per eccellenza). Il gruppo fa delle cover il suo mezzo artistico/espressivo prediletto, ma la loro musica si occupa dei costumi della civiltÃÂÃÂÃÂàdi massa, per questo si basa su uno spirito sociologico ed antropologico, anche se rifiuta i metodi tradizionali di composizione ed esecuzione. Tutti i dischi della band sono caratterizzati da unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂincisione approssimativa che diventerÃÂÃÂÃÂàuna prerogativa del loro sound, e che si accavallerÃÂÃÂÃÂàad una copia degradata della fonte catturata su nastro, sottoposta, inoltre, ad un processo che non la ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂpulisceÃÂïÃÂÿÃÂý?. Ma ai Residents il pressapochismo tecnico rimane ininfluente. Il loro lavoro preponderante ÃÂÃÂÃÂè quello al mixer, che rende il loro studio alche il loro strumento principale: infatti ognuno dei loro pezzi ÃÂÃÂÃÂè un diverso montaggio sonoro di frammenti con sovrapposizione di strati. La procedura di composizione/esecuzione dei brani ÃÂÃÂÃÂè basata sul non-sense. Anche se il riferimento ÃÂÃÂÃÂè al primo Frank Zappa, i Residents vi si distinguono per un approccio piÃÂÃÂÃÂù scientifico e metafisico, ma meno goliardico. La sintesi operata da questo gruppo comprende elementi classici, elementi di prassi indipendenti di produzione ed elementi di musica dÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavanguardia, e li obbliga a seguire certi clichÃÂÃÂÃÂé: il timbro vocale psicotico (associato alla ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂdevoluzioneÃÂïÃÂÿÃÂý?), la strumentazione da camera, la struttura atonale, aritmica, amelodica delle composizioni, lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuso marginale dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂelettronica, la centralitÃÂÃÂÃÂàdel montaggio sonoro, il registro tragico, la parodia dei generi popolari ed il clima approssimativo ed amatoriale. Nella seconda metÃÂÃÂÃÂàdegli anni '70 i Residents si pongono come obiettivo la creazione di una mitologia da cartone animato per metterla in scena secondo i codici della moralitÃÂÃÂÃÂàplay medievale. Ma nel 1978 si assiste ad una svolta: lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂabbandono del flusso dei moduli di coscienza, dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂipnotico aggrovigliarsi dei suoni, per avvicinarsi maggiormente alla tipica struttura della canzone new-wave. In ogni caso le canzoni dei Residents conservano il fascino del suono ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂoscuroÃÂïÃÂÿÃÂý? oltre al lavoro sui timbri e sulla fonetica, agli arrangiamenti strani ed ai testi idioti. CiÃÂÃÂÃÂò che viene unificato in questi anni dai Residents ÃÂÃÂÃÂè: kitsch, musica classica, folk orientale, colonne sonore, commercial televisi, etcÃÂâÃÂÃÂÃÂæ In ogni caso in tutti gli anni della sua carriera, questo gruppo ÃÂÃÂÃÂè quello che ha sfruttato meglio il formato del concept album ed il sound amatoriale, che ÃÂÃÂÃÂè divenuto il suo particolare distintivo, ed ÃÂÃÂÃÂè rimasto morbosamente geloso e fedele alla propria identitÃÂÃÂÃÂà.
Opere
- Santa Dog (1972) (45 giri)
- Meet The Residents (1974)
- Third Reich & Roll (1975)
- Fingerprince (1976)
- Babyfingers (1977)
- Duck Stab/Buster & Glenn (1978)
- Not Available (1978)
- The Residents Radio Special (1979)
- Eskimo (1979)
- The Commercial Album (1980)
- Mark Of The Mole (1981) (prima parte della Trilogia della Talpa)
- The Tune Of Two Cities (1982) (seconda parte della Trilogia della Talpa)
- The Big Bubble: Part Four Of The Mole Trilogy (1985) (terza parte della Trilogia della Talpa)
- Intermission: Exstraneous Music from The ResidentsÃÂâÃÂÃÂÃÂàMole Show (1983)
- Title in Limbo (1983) (disco inciso assieme ai Renaldo and The Loaf)
- Residue of The Residents (1984)
- George & James (1984)
- Whatever Happened to Vileness Fats? (1984)
- Assorted Secrets (1984)
- The Census Taker (1985)
- Stars & Hank Forever: The American Composer Series (1986)
- The Thirteen Anniversary Show (1987)
- The Mole Show Live in Holland (1987)
- For Elsie (1987)
- God in Three Person (1988)
- seconda trilogia Buckaroo Blues, Black Barry e The King And Eye) (1989)
- Freakshow Soundtrack (1991)
- Our Finest Flower (1992)
- Freak Show (1994) (cd-rom)
- Gingerbread Man (1994) (cd-rom)
- Bad Day in the Midway (1995) (cd-rom)
- Cube-E: Live in Holland (1994)
- Hunters: The World of Predators and Pray (1995)
- Have A Bad Day (1996)
- Our Tired, Our Poor, Our Huddled Masses (1997)
- Wormwood: Curious Stories From The Bible (1998)
- Roadworms: The Berlin Session (2000)
- Icky Flix (2001) (DVD)
- Demon Dance Alone (2002) (DVD)
- WB: RMX (2003)
- Animal Lover (2005)
Bibliografia
Ludovico Alessandro (2000), Suoni Futuri Digitali, Milano, Apogeo.