Sharp Willoughby
Willoughby Sharp interprete , scrittore e autore video. L’artista americano, in un saggio per il catalogo dell’importante mostra Earth Art, definiva le forme —allora sperimentali— di land art, performance, video, e concettuale come Arte Impossibile.
Contents
Biografia
Opere
Cinetismo: esculturas electrónicas en situaciones ambientales. Kineticism: systems sculpture in environmental situations.
Type: Spanish : Book : Non-fiction
Publisher: [México, Impr. Madero, ©1968]
Subjects: Kinetic sculpture -- Exhibitions
Willoughby Sharp Videoviews Chris Burden
1973-75, 27:45 min, b&w, sound
Willoughby Sharp Videoviews Vito Acconci
1973, 62:07 min, b&w, sound Camera: Andy Mann, Van Schley.
E' un'intervista registrata ("videoview") di Vito Acconci da Willoughby Sharp durante cui discutono lo sviluppo del Acconci come artista. La conversazione richiama le preoccupazioni e i pensieri del Acconci sullo spazio di "mostra", sulla sua transizione dalla pagina alle prestazioni e sul ruolo della documentazione della foto e del video per arte di prestazioni in generale.
Joseph Beuys' Public Dialogue
1974, 120:15 min, b&w, sound Produced in association with the Ronald Feldman Gallery.
In questo dialogo fra i pubblico ed il Beuys, registrato alla nuova scuola per ricerca sociale a New York, l'artista presenta le sue teorie dell'arte e della scultura sociale, riempiendo tre lavagne di enormi illustrazioni, solo per pulirle alla fine. I membri dei pubblico includono Claes Oldemburgo ed Al Hansen. La tensione evidente del pubblico dà una certa indicazione della risposta al progetto del Beuys.
Willoughby Sharp Videoviews Joseph Beuys
1975, 27:45 min, b&w, mono
Un'intervista registrata ("videoview") di Beuys da Willoughby Sharp, si sviluppa in una conversazione costringente, poichè Beuys discute la vita, l'arte ed il lavoro.
Willoughby Sharp Videoviews Joseph Beuys
1975, 27:45 min, b&w, mono
E' un'intervista in cui i due "artisti" discutono sulla vita e sull'"ARTE nel MONDO".
Avalanche 1970-1976
The Big Wheel
USA 1980, video, col, sound, 29:02 min realized by: Chris Burden, Willoughby Sharp, Robert Burden realization: Willoughby Sharp realization, camera, editing: Robert Burden appearance: Ronald Feldman realization, appearance: Chris Burden sound: Alfred Vazquez, Jr
E' l'intervista a Ronald Feldman in cui l'artista parla del processo di generazione dell'opera
'The Big Wheel' ("la grande rotella").Richiamando le sue motivazioni ed il significato di questo oggetto meccanico potenzialmente pericoloso in arte, della difficoltà di tali soggetti come ARTE, di come è cambiato il ruolo dell'artista nei paesi industrializzati, "insanity personale ed insanity della massa," e della "tendenza dell'uomo verso la violenza."
Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986
Ars Electronica 1986 Lo special TV di 60 minuti "Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986",è STATO proiettato al festival internazionale Austriaco dei media, all’Ars Electronica Linz.
Le località - L'Age D'Or, Area, Batislavia, Blue Willows, Cat Club, The Dress, 8BC, Hiro's, King Tut's Wah-Wah Hut, Limelight, Nasty Habits, Nirvana, Palladium" Piezo Electric, PPOW, 7A's, and The World - sono i punti di riferimento del nuovo ambiente culturale.
Per il finanziamento ed il supporto tecnico di questo programma prodotto da W.S e Susan Britton, VideoLab ringrazia Time, Inc.AmericanTelecommunications Corp., e lo staff di Manhattan Cable TV: il produttore esecutivo Fred Ciccone; il supervisore di produzione Noreen Stout,; Edmond Chibeau, Dena Crane, Keith Gardner, David Goldberg, Phil O'Reilly, Mike Romero, and Peter Zasuly, alla produzione e Jody O'Brien, Kenneth Bowers, and Lawrence Lane, alla Post-Produzione.
Dennis Oppenheim. Explorations
Anno: 2001
Formato: 24x29
Pagine: 428
Legatura: cartonato con sovracoperta
Illustrazioni: 350 di cui 204 a colori
Lingua: inglese
Artista: Dennis Oppenheim
Autori: Germano Celant, Assumpta Bassas, Michael Heizer, Lynn Hershmann, Nick Kaye, Dennis Oppenheim, Willoughby Sharp, Robert Smithson, Steve Wood, Olivier Zahm
Per Willoughby Sharp l'importante è cercare di restituire attraverso le sue opere un'immagile della realtà il più verosimile possible e ciò è attuabile solo attraverso la cooperazione di persone diverse che da prima ricercano ed esamino l'ambiente e le circostanze degli avvenimenti o dei singoli artisti, effettuando una prima selezione su ciò che mette in risalto le singole peculiarità del soggetto per poi riproporlo in sintesi senza alterarne la caratteristiche fondamentali,in ciò ci può essere di aiuto la dichiarazione che rilascia nel 1986 in riferimento all'opera "Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986", in cui espone i punti fondamentali che segue agli inizi del proggetto fornendoci una schema esseziali del suo modo di operare, esaminare (e incontrare) l’ambiente (reality), decidere che cosa in esso è più interessante ed importante, riprodurre questa realtà il più fedelmente possibile
L'intenzione dell'artista, anche se lui non si definisce tale, è quella come più volte ha dichiarato, di dare uno spaccato della realtà che restituisca la CULTURA a SE STESSA.
Dichiarazioni e Interviste
OLTRE LA VIDEO ART
QUESTA E’ TELEVISIONE, EMITTENTE TELEVISIVA, NON VIDEO ART
E’ stato pagato da Manatthan Cable TV, la rete sovvenzionata a New York di Time Inc's TV arm, American Telecommunications Corp., il secondo sistema di TV via cavo del mondo, per competere contro i networks ABC, CBS ed NBC oltre che alla contro le altre televisioni via cavo.
E’ stato totalmente immaginato, concepito e prodotto da me e Susan Britton (con la creatività illuminante del gruppo di produzione di MCTV) Ed in tutti i mercati è di proprietà di SB & 1, partners di VideoLAb. Per sopravvivere, dobbiamo vendere questo lavoro di televisione in televisione. Di conseguenza, l’estetica è fondamentale, pragmatica e diretta:
A) Esaminare (e incontrare) l’ambiente (reality) B) Decidere che cosa in esso è più interessante ed importante C) Riprodurre questa realtà il più fedelmente possibile
Willoughby Sharp
New York, 28 Maggio 1986
Musei
Bibliografia
Su "ARTFORUM" di Novembre 2005 (p. 215-221) Gwen Allen pubblica un lungo e dettagliato articolo su Avalanche, un'art-magazine indipendente e "d'assalto" creato da Liza Béar e Willoughby Sharp a SoHo, NY, nel 1970 ed attivo fino al '76. La scelta di inserire un'enorme quantità di immagini di grande formato accompagante da testi scritti dagli artisti coinvolti, oltre al forte radicamento terriotoriale nel quartiere newyorkese (allora "zona artistica" per eccellenza) ed al concept assolutamente particolare (formato quadrato, primopiano dell'artista di punta del numero in copertina, carta pregiatissima) fecero di Avalanche non solo una rivista di punta a livello informativo, ma anche una sorta di mappa per il territorio di SoHo, dove in quegli anni muovevano i primi passi Smithson, Long, Acconci, Ruscha, Weiner, Andre, LeVa, Oppenheim.
"FORMULAZIONE PER ARS ELECTRONICA"
"Downtown New York 1986", commissionato da Ars Electronica, è un piccola, ma molto succosa ,porzione di circa 26 ore di programmazione televisiva creata da me e Willoughby Sharp durante gli ultimi 9 mesi. Nella produzione del "The Willoughby Sharp Show" e nel nostro show ttuale, di nome "Clips", (i due programmi dai quali è stato scelto "Downtown New York 1986" )" la mia ambizione è stata quella di creare una televisione sinceramente avvincente ad esempio una televisione competitiva nell’essere anche complessa e fine. Intendo complessa e fine come una buona conversazione, dove molte fertili congetture possano essere abilmente mixate con parti uguali di umorismo ed originalità.
Susan Britton, May 26, 1986