Abe Yoshiyuki

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Titolo

Abe Yoshiyuki


Biografia

Yoshiyuki Abe nasce a Gunma, Giappone, il 21 giugno del 1947. Ha studiato Ingegneria Fotografica alla Chiba University in Giappone. I suoi campi di interesse sono l’algoritmic art, il processo stocastico (casuale), la fotografia ed il fare film. Il suo lavoro utilizza oggetti geometrici, soprattutto superfici di paraboloidi iperbolici, e elementi di teoria stocastica. Il suo lavoro è stato mostrato alle mostre d’arte e tecnologia internazionali per decenni, e si è anche occupato di scrivere circa la digital art e la tecnologia.


Sito web

Poetica

Abe scrive: “Come fotografo, sento da molto un senso d’insufficienza. Possiamo soltanto fissare foto-chimicamente oggetti e persone sulle pellicole, oggetti e persone che realmente sono presenti davanti all’obiettivo”. Da questo disagio nasce la sua sperimentazione con il computer, con l’obiettivo di “produrre fotografie senza la macchina fotografica”. Agli inizi, nel 1980, rimase deluso dalle attrezzature troppo costose e che non erano ancora in grado di soddisfare le sue esigenze creative. Dato questo fatto inizia a produrre personalmente sia l’hardware che il software. Le computer grafiche di Abe sembrano essere fotografie perfette, comunque, i motivi rappresentati non esistono nel nostro mondo. Oggi, l’artista produce le sue immagini o attraverso la Geometrica o attraverso il procedimento stocastico: “La geometria basata sulla rappresentazione delle immagini dà scenari attraenti con forme matematiche perfette fornite dalla sua capacità di infinite misurazioni in scala e la variabilità precisa di forme-oggetto. Se il controllo numerico matematico soddisfa la maniera creativa dell’artista, questo porta ad un generatore potente di immagine in studio. Io sto usando oggetti geometrici, soprattutto le superfici di paraboloidi iperbolici per le immagini nella Geometrica. Un altro metodo, libero dalla manipolazione del parametro geometrico, è possibile attraverso il trattamento di elementi stocastici. Nella creazione matematica controllata, l’abbondanza di scelte disponibili agli artisti può facilmente condurli fuori strada nel labirinto dei parametri. Quando si vuole controllare i parametri attraverso un algoritmo, si deve affrontare una difficoltà nell’accordare il colore o la forma quando ce li troviamo di fronte. Nel mio caso i lavori sono sempre il risultato di un periodo di calcolo; designare l’algoritmo adeguato per il tema è il lavoro più importante e lungo. Io credo che gli artisti possono trovare un nuovo orizzonte nella loro attività creativa attraverso l’uso dell’oggetto geometrico o/e del processo stocastico. Per gli artisti che vogliono creare arte matematica attraverso il controllo dei parametri guidati dai logaritmi, l’elemento essenziale per il successo è la serendipità artistica. Questo è il fatto interessante dell’arte nella perfezione dello spazio matematico”.


Opere

  • Legend IV, 1993 (Geometrica)
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Bibliografia

Webliografia