Amalfi '68

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==Titolo:== Amalfi '68

==Anno:== 1968 d.c.

==Luogo:== Amalfi (Italy)

==Autore:== AA,VV

Descrizione:

La terza rassegna internazionale d'arti figurative di Amalfi,realizzata nell'autunno del 1968,vide un'apertura delle sperimentazioni artistiche alla partecipazione del pubblico e ad una nuova figurazione del rapporto tra opera e spazio urbano,tra esperienza e rappresentazione.

L'anno rimane l'elemento caratterizzante. Il millenovecentosessantotto,(ottobre),dopo la primavera che ha rivoluzionato il mondo studentesco e giovanile,che ha rifondato il senso del vivere comune e della partecipazione attiva per creare il proprio presente,la mostra rimane intrisa dei valori e delle pratiche che tra gennaio e giugno hanno posto nuove domande e hanno creato nuove strade da percorrere,si respira ancora la forza propulsiva e le opere si presentano come una serie di azioni (in movimento e non) che esaltano e inseriscono nel contesto della cittadina campana le pratiche più all'avanguardia della Process art. Oltre che ad un momento di scambio di conoscenze degli artisti,si vuole portare l'arte fuori dai musei,dove il senso sta morendo e tutto viene mercificato,ma nelle strade,nelle piazze,nelle zone off-limits,in generale nel mondo là dove la vita si fonde "in movimento" con l'opera.

I nomi presenti alla mostra sono i più importanti della stagione "Processuale". Su Tutti Mario Merz uno dei fondamentali autori della scena internazionale,propose un lavoro in puro stile "Processuale":"riempì una di cera un contenitore a rete;dentro pose la scritta la neon "Sitin" ceh scioglieva la cera facendola colare in un fine rigagnolo lungo il pavimento". L'autore americano Long Richard che mette in scena una vera e propria performance che si sviluppa nel paesaggio amalfitano:"scalò una piccola montagna alle spalle del pese per collocarvi un'asta bianca,poi,come secondo lavoro indossò la maglia collegiale della St.Martin's School,scese in piazza e strinse la mano ad una ventina di persone scelte..". L'olandese Dibbets Jan giocò con le capacità percettive nell'ambiente marini,unendo geometrie perfette ed equilibri instabili:"uscì in barca ed andò a collocare una linea bianca dieci metri,in una insenatura tra le rocce;dalla strada provinciale si aveva una visione planimetrica della linea che,essendo sotto il filo dell'acqua,appariva illusivamente e dinamicamente distorta.

Tra gli altri: Pistoletto Michelangelo con una performance teatrale ripresa in diretta nella piazza centrale,Zorio Gilberto con una conca nel centro di una chiesa reimpita di acqua al fluoro,Van Elk che disegnò un cerchio con il vinavil spazzandovi dentro tutta la spazzatura raccolta intorno. Ancora Marotta,Piacentino,Anselmi,Boetti.