Amarcord

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Titolo

Amarcord

Anno

1973 d.C.

Luogo

Italia

Autore

Fellini Federico

Descrizione

In una cittadina della costa adriatica, l’adolescenza di Titta è scandita dal ritmo delle stagioni e da una miriade di personaggi e consuetudini. La fine dell’adolescenza sarà rappresentata dalla morte della madre e dal matrimonio della Gradisca, sogno erotico di tutti i ragazzini, che se ne va e porta via i tempi spensierati e felici. Fellini pensò di dedicare un intero film alle memorie del borgo natìo. L’opera è un album di ricordi, in cui si riconoscono Figure davvero esistite nella vita riminese del regista: soprattutto Luigi Benzi, detto Titta, suo compagno di banco al liceo. Il film convinse subito tutti e prese l’Oscar come miglior film straniero. Questo rappresenta il film più personale di Fellini, una straordinaria sintesi di temi felliniani incorniciati da umorismo e malinconia al tempo stesso. Benché sia stato da molti inteso come un film politico per la sua rappresentazione bonariamente caricaturale del fascismo, Amarcord resta comunque un film privato, sul tempo che passa, sulle stagioni metereologiche e quelle della vita. E’ un affresco apparentemente disordinato, ma in realtà molto composito. Tutto quello che si ricorda diventa bello e quindi il borgo natio diventa un borgo felice, fatto di mille figurine, di sogni indelebili, di realtà trasformate in fantasie e viceversa.