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Art/politics in the online universe
  
'''Anno''': 1997
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Catani Federico
  
'''Arte/ politica nell’universo on line'''
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==Anno:==
Una mostra, come evento plurilicalizzato  trasmesso in rete ha luogo simultaneamente a Karlsruhe (ZKM),Graz, Tokio ( ICC centro di intercomunicazione), Barcellona (MECAD).
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1997
  
 
Con le sue 100 opere la mostra tende non soltanto a rilevare in modo completo lo stato attuale della arte internazionale in rete ,ma è soprattutto una  introduzione alle idee politico economiche, pratiche sociali e applicazioni artistiche di una società di comunicazione in rete.
 
L’arte in Rete che va dalle mere installazioni ai giochi intercollegati  in tutto il mondo, è diventata il forum in cui molte delle speranze dell’avanguardia storica sono espresse in termini nuovi. L’arte in Rete, le installazioni non soltanto mettono in evidenza una fase di grande attualità dell’arte in Rete, argomento che predomina sui media dopo il video basato sulla scultura  degli anni 80 e il computer basato sulle installazioni interattive degli anni 90, ma anche le forme di arte a cui  sono legate le più alte speranze politiche .
 
Le utopie rivoluzionarie e sociali  dell’avanguardia storica i  movimenti  illuministici, quali la libertà di diritto contrattuale, di pari opportunità ed emancipazioni  interculturali devono essere ora attuate  per mezzo della tecnologia.
 
Questa mostra è quindi interessata ad esaminare quali nuove condizioni sono imposte dalla Rete ai media storici e alle forme di comunicazione ed economia sviluppate nel tempo.Ciascun nuovo mezzo ha fatto perdere caratteristiche a quelli precedenti. Allo stesso tempo sono state introdotte una grande quantità di nuove caratteristiche, più specifiche e superiori a quelle precedenti. Perciò la nascita di nuovi media non solo elimina quelli vecchi, ma impone nuove condizioni. Il presupposto fotografico di Rosalind Krauss ha modificato la pittura, il video ha cambiato il cinema, la tecnologia digitale  i film e video ecc…La Rete, con la sua caratteristica tecnica cambia la musica, la cultura visiva e la letteratura. Oltre le immagini bidimensionali e i testi ci sono anche installazioni in Rete che giustamente ampliano le definizioni di arte in Rete che sono troppo restrittive. La Rete, negli spazi virtuali, controlla la sequenza di eventi nello spazio reale e gli eventi nello spazio controllano la sequenza di eventi nello spazio virtuale della Rete: La struttura di non-localizzazione introdotta dal telefono e televisione viene rafforzata dalla Rete. La realtà virtuale diffusa, il ciber spazio condiviso, la comunicazione non-locale, gli ambienti multi-uso e i giochi in Rete sono al centro di questa mostra: In questo contesto  viene esaminata la situazione in Rete  tenendo conto sia dei media dell’immagine che di quelli del suono. La musica in Rete riveste un aspetto importante in questa mostra.
 
Un altro punto  importante è la dimostrazione di procedure specifiche di produzione riferite alle comunicazioni interattive on line: In una sala separata, il cui responsabile è Walter van der Cruijsen (co-fondatore della città digitale di Amsterdam),sono presentate una varietà di aree virtuali, numerosi progetti urbani, interventi e forum per lo scambio di opinioni, tutto ciò avviene attraverso conferenze rappresentazioni e conversazioni on line. Nella sala dei notiziari il visitatore può raccogliere ampie informazioni su l’arte e la politica nell’universo on line: Non c’è bisogno di dire che la mostra si terrà on line.Benjamin Weil, solo per citarne uno, il fondatore di ada-web e attualmente curatore di rete alla ICA di Londra, farà una panoramica storica dei punti salienti della storia relativamente breve dell’arte in Rete on line
 
Ci saranno anche comunicazioni on-line sulle opere d’arte in Rete fra Graz, Barcellona, Tokyo e Karlsruhe.  L’arte moderna in risposta alla automatizzazione della Rivoluzione Industriale ha creato l’oggetto estetico come sistema chiuso. I Post-moderni in risposta alla Rivoluzione Post-industriale della società dell’informazione hanno creato una forma d’arte rappresentata da un numero indefinito di caratteri e azioni. Attualmente l’arte in rete è la forza motrice più radicale nel trasformare il sistema chiuso di oggetto estetico di arte moderna in sistema aperto di aree di azione post-moderne
 
  
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==Arte/ politica nell’universo on line==
  
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Una mostra prende vita in più località: viene tenuta simultaneamente a Karlsruhe (ZKM), Graz (steirischer herbst), Tokio (ICC Intercommunication Center) e Barcellona (MECAD Media Centre d'Art i Disseny).
  
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Si sta costruendo un mondo nuovo: il mondo online. La comunicazione online offre nuovi prerequisiti tecnologici per la globalizzazione. Emerge una nuova economia globale che non è più basata sui prodotti ma sul tempo. La Rete (o Net) cambia l’economia: non si paga più per il prodotto, ma per l'uso del prodotto, misurato in unità di tempo. Ciò dà luogo a un cambiamento nei poteri centrali dello sviluppo economico, che passa dalla sfera primaria della produzione al settore secondario e terziario della distribuzione, dei servizi, della comunicazione e dell’informazione. Concetti storici come manodopera, informazione, proprietà e paternità (NdT: di un’opera) vengono stabilizzati e accentuati nell’universo online mediante codici crittografici. Dalla gestione al consumo del sapere, la codificazione crittografica del flusso di informazioni sta diventando la vera fonte di capitale. Un’economia basata sulla rete richiede una rivoluzione imprevista dei nostri concetti storici di società e individualità. Le domande relative sia alla sfera sociale che a quella privata, a partire da nuove forme di comunità telematica fino ad arrivare all’identificazione dei sessi, dovranno essere formulate diversamente a causa della Rete. La società ha raggiunto uno stadio complesso di sviluppo nel quale uno strumento tecnologico quale la Rete è diventato indispensabile per il suo  funzionamento. La società inventa la Rete per mettere ancor più in evidenza il proprio carattere informatico. Perciò ci sono condizioni sociali che richiedono e promuovono lo sviluppo della Rete. D’altro canto è la Rete che fornisce il potenziale e i prerequisiti di un ulteriore sviluppo della società informatica. Il titolo di questa mostra deve essere interpretato proprio in questo senso: come condizione contemporaneamente sociale e tecnica.
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Pertanto la mostra non è intitolata net.art, ma net_condition (condizione_rete), poiché indaga le condizioni sociali che impongono la Rete come pure le condizioni che la Rete impone alla società e all’arte. La Rete globale è il motore della radicale rivoluzione economica, sociale e culturale che avverrà all’inizio del prossimo millennio, i cui contorni diventano
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visibili per la prima volta in questa mostra.
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Con le sue circa 100 opere, la mostra mira non solo a fornire un’indagine completa sullo stato attuale della Net art (arte in rete) internazionale, ma vuole essere soprattutto un’introduzione alle idee politico-economiche, alle pratiche sociali e alle applicazioni artistiche della comunicazione online in una società in Rete.
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La Net art, che va da installazioni fisiche locali a computer games intercollegati a livello mondiale, è diventata il foro nel quale esprimere in modo nuovo molte delle speranze liberatorie dell'avanguardia storica. La web art e le installazioni basate sulla rete non solo presentano la fase più topica della net art, che domina il discorso sui mezzi di comunicazione dopo la scultura basata sul video degli anni '80 e le installazioni interattive basate sul computer degli anni '90, ma anche la forma d'arte alla quale sono legate le più profonde speranze politiche. Le utopie sociali rivoluzionarie dell'avanguardia storica e i movimenti illuministici, quali la libertà di contrattazione, le pari opportunità e l'emancipazione interculturale devono ora essere implementati dalla tecnologia. Questo progetto di mostra è dunque volto ad indagare quali nuove condizioni vengano imposte dalla Rete ai mezzi di comunicazione storici, nonché alle forme di comunicazione ed economia sociostoriche. Ogni nuovo mezzo di comunicazione comporta la perdita di alcune proprietà rispetto ai mezzi precedenti. Tuttavia, allo stesso tempo, vengono introdotte numerose nuove proprietà superiori a quelle dei mezzi di comunicazione storici per quanto riguarda aspetti specifici. Pertanto, i nuovi mezzi di comunicazione emergenti non solo eliminano i vecchi, ma impongono a questi ultimi anche nuove condizioni. La Photographic Condition di Rosalind Krauss ha cambiato la pittura, il video ha cambiato il cinema, la tecnologia digitale ha cambiato il filmato e il video, ecc. La Rete come dotazione tecnica cambia la musica, la cultura visiva e la letteratura. Oltre alle immagini bidimensionali basate sulla Rete e ai testi sullo schermo, esistono perciò anche installazioni basate sulla rete che espandono sufficientemente le definizioni troppo restrittive di Net art. La Rete nello spazio virtuale controlla la sequenza di eventi nello spazio reale e gli eventi nello spazio reale controllano la sequenza di eventi nello spazio virtuale della Rete. La struttura del non-luogo, introdotta dal telefono e dalla televisione, viene rinforzata dalla Rete. La realtà virtuale distribuita, lo spazio cibernautico condiviso, la comunicazione non-locale, gli ambienti multiutente e i giochi sulla Rete costituiscono pertanto il centro d’interesse di questa mostra. In questo contesto, la net_condition non viene solo indagata ai fini dei mezzi di comunicazione grafici, ma anche ai fini dei mezzi di comunicazione sonori. La musica basata sulla Rete rappresenta un aspetto importante di questa mostra.
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Un altro punto focale è la dimostrazione di procedure di produzione specifiche per la comunicazione online interattiva sulla Rete. In una sala separata, di cui è responsabile Walter van der Cruijsen (co-fondatore della città digitale di Amsterdam), mediante conferenze, performance e chat online, vengono presentati diversi quartieri virtuali, numerosi progetti urbani, interventi sociali e luoghi di pubblica discussione per lo scambio di opinioni. In una
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stanza dedicata ai comunicati, il visitatore può raccogliere informazioni approfondite sull’arte e sulla politica nell’universo online. È inutile dire che la mostra avrà luogo anche online. Benjamin Weil, per riportare solo un esempio, il fondatore di ada-web e attualmente Net curator dell’ICA (Institute of Contemporary Art) a Londra, installerà una panoramica online dei punti salienti della storia relativamente breve della net art.
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Vi saranno anche comunicazioni online relative alle opere d’arte basate sulla rete tra Graz, Barcellona, Tokyo e Karlsruhe. L’arte moderna, quale risposta alla Rivoluzione industriale basata sulle macchine, ha creato l’oggetto estetico come sistema chiuso. I post-modernisti, in risposta alla Rivoluzione post-industriale della società informatica, hanno creato una forma d’arte caratterizzata da campi d’azione e segni indefiniti. Attualmente la net art è il motore che trasforma nel modo più radicale il sistema chiuso dell'oggetto estetico dell’arte moderna nel sistema aperto dei campi d’azione post-moderni (o del secondo moderno).
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Peter Weibel
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[[categoria:Hacking sociale]]
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[[categoria:Storia]]
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[[categoria:Precursori]]
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[[categoria:Illuminismo]]
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[[categoria:Fluxus]]
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[[categoria:Mail art]]
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Versione attuale delle 17:24, 17 Gen 2010

Weibel Peter

Autore:

Weibel Peter

Tratto da:

http://on1.zkm.de/netcondition/curators/weibel/default_e

Titolo originale:

Art/politics in the online universe

Traduzione di:

Catani Federico

Anno:

1997


Arte/ politica nell’universo on line

Una mostra prende vita in più località: viene tenuta simultaneamente a Karlsruhe (ZKM), Graz (steirischer herbst), Tokio (ICC Intercommunication Center) e Barcellona (MECAD Media Centre d'Art i Disseny).

Si sta costruendo un mondo nuovo: il mondo online. La comunicazione online offre nuovi prerequisiti tecnologici per la globalizzazione. Emerge una nuova economia globale che non è più basata sui prodotti ma sul tempo. La Rete (o Net) cambia l’economia: non si paga più per il prodotto, ma per l'uso del prodotto, misurato in unità di tempo. Ciò dà luogo a un cambiamento nei poteri centrali dello sviluppo economico, che passa dalla sfera primaria della produzione al settore secondario e terziario della distribuzione, dei servizi, della comunicazione e dell’informazione. Concetti storici come manodopera, informazione, proprietà e paternità (NdT: di un’opera) vengono stabilizzati e accentuati nell’universo online mediante codici crittografici. Dalla gestione al consumo del sapere, la codificazione crittografica del flusso di informazioni sta diventando la vera fonte di capitale. Un’economia basata sulla rete richiede una rivoluzione imprevista dei nostri concetti storici di società e individualità. Le domande relative sia alla sfera sociale che a quella privata, a partire da nuove forme di comunità telematica fino ad arrivare all’identificazione dei sessi, dovranno essere formulate diversamente a causa della Rete. La società ha raggiunto uno stadio complesso di sviluppo nel quale uno strumento tecnologico quale la Rete è diventato indispensabile per il suo funzionamento. La società inventa la Rete per mettere ancor più in evidenza il proprio carattere informatico. Perciò ci sono condizioni sociali che richiedono e promuovono lo sviluppo della Rete. D’altro canto è la Rete che fornisce il potenziale e i prerequisiti di un ulteriore sviluppo della società informatica. Il titolo di questa mostra deve essere interpretato proprio in questo senso: come condizione contemporaneamente sociale e tecnica. Pertanto la mostra non è intitolata net.art, ma net_condition (condizione_rete), poiché indaga le condizioni sociali che impongono la Rete come pure le condizioni che la Rete impone alla società e all’arte. La Rete globale è il motore della radicale rivoluzione economica, sociale e culturale che avverrà all’inizio del prossimo millennio, i cui contorni diventano visibili per la prima volta in questa mostra.

Con le sue circa 100 opere, la mostra mira non solo a fornire un’indagine completa sullo stato attuale della Net art (arte in rete) internazionale, ma vuole essere soprattutto un’introduzione alle idee politico-economiche, alle pratiche sociali e alle applicazioni artistiche della comunicazione online in una società in Rete.

La Net art, che va da installazioni fisiche locali a computer games intercollegati a livello mondiale, è diventata il foro nel quale esprimere in modo nuovo molte delle speranze liberatorie dell'avanguardia storica. La web art e le installazioni basate sulla rete non solo presentano la fase più topica della net art, che domina il discorso sui mezzi di comunicazione dopo la scultura basata sul video degli anni '80 e le installazioni interattive basate sul computer degli anni '90, ma anche la forma d'arte alla quale sono legate le più profonde speranze politiche. Le utopie sociali rivoluzionarie dell'avanguardia storica e i movimenti illuministici, quali la libertà di contrattazione, le pari opportunità e l'emancipazione interculturale devono ora essere implementati dalla tecnologia. Questo progetto di mostra è dunque volto ad indagare quali nuove condizioni vengano imposte dalla Rete ai mezzi di comunicazione storici, nonché alle forme di comunicazione ed economia sociostoriche. Ogni nuovo mezzo di comunicazione comporta la perdita di alcune proprietà rispetto ai mezzi precedenti. Tuttavia, allo stesso tempo, vengono introdotte numerose nuove proprietà superiori a quelle dei mezzi di comunicazione storici per quanto riguarda aspetti specifici. Pertanto, i nuovi mezzi di comunicazione emergenti non solo eliminano i vecchi, ma impongono a questi ultimi anche nuove condizioni. La Photographic Condition di Rosalind Krauss ha cambiato la pittura, il video ha cambiato il cinema, la tecnologia digitale ha cambiato il filmato e il video, ecc. La Rete come dotazione tecnica cambia la musica, la cultura visiva e la letteratura. Oltre alle immagini bidimensionali basate sulla Rete e ai testi sullo schermo, esistono perciò anche installazioni basate sulla rete che espandono sufficientemente le definizioni troppo restrittive di Net art. La Rete nello spazio virtuale controlla la sequenza di eventi nello spazio reale e gli eventi nello spazio reale controllano la sequenza di eventi nello spazio virtuale della Rete. La struttura del non-luogo, introdotta dal telefono e dalla televisione, viene rinforzata dalla Rete. La realtà virtuale distribuita, lo spazio cibernautico condiviso, la comunicazione non-locale, gli ambienti multiutente e i giochi sulla Rete costituiscono pertanto il centro d’interesse di questa mostra. In questo contesto, la net_condition non viene solo indagata ai fini dei mezzi di comunicazione grafici, ma anche ai fini dei mezzi di comunicazione sonori. La musica basata sulla Rete rappresenta un aspetto importante di questa mostra.

Un altro punto focale è la dimostrazione di procedure di produzione specifiche per la comunicazione online interattiva sulla Rete. In una sala separata, di cui è responsabile Walter van der Cruijsen (co-fondatore della città digitale di Amsterdam), mediante conferenze, performance e chat online, vengono presentati diversi quartieri virtuali, numerosi progetti urbani, interventi sociali e luoghi di pubblica discussione per lo scambio di opinioni. In una stanza dedicata ai comunicati, il visitatore può raccogliere informazioni approfondite sull’arte e sulla politica nell’universo online. È inutile dire che la mostra avrà luogo anche online. Benjamin Weil, per riportare solo un esempio, il fondatore di ada-web e attualmente Net curator dell’ICA (Institute of Contemporary Art) a Londra, installerà una panoramica online dei punti salienti della storia relativamente breve della net art.

Vi saranno anche comunicazioni online relative alle opere d’arte basate sulla rete tra Graz, Barcellona, Tokyo e Karlsruhe. L’arte moderna, quale risposta alla Rivoluzione industriale basata sulle macchine, ha creato l’oggetto estetico come sistema chiuso. I post-modernisti, in risposta alla Rivoluzione post-industriale della società informatica, hanno creato una forma d’arte caratterizzata da campi d’azione e segni indefiniti. Attualmente la net art è il motore che trasforma nel modo più radicale il sistema chiuso dell'oggetto estetico dell’arte moderna nel sistema aperto dei campi d’azione post-moderni (o del secondo moderno).

Peter Weibel