Arte informale

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L'Arte informale è una delle principali correnti artistiche del dopoguerra europeo: ha cominciato a diffondersi verso la metà degli anni '40, partendo dalla Francia. Si è poi rapidamente propagata in quasi tutti i Paesi continentali (Italia, Spagna, Germania, Austria, Belgio), fino a trasformarsi nella tendenza dominante degli anni '50.

Il termine venne coniato attorno al 1950 dal critico francese Michel Tapié, nel tentativo di unificare varie tendenze espressive del tempo, che sembravano scaturire da un comune stato d'animo esistenziale.

L'ambito dell'Informale, in Europa, si articola in diverse correnti, o "poetiche": comune a tutte, però, è l'esigenza dell'artista di dare voce alle proprie ansie, alle proprie crisi di certezze, causate dalla follia della guerra. L'incapacità dell'uomo di controllare attraverso la ragione i propri istinti distruttivi porta l'artista a sondare, attraverso la pittura, le profondità della natura umana.

Questo proposito assume due valenze fondamentali: da un lato, una ricerca di autenticità nell'irrazionale, intesa come via di uscita dalla sfiducia nei confronti della razionalità; dall'altro, l'esigenza di affermare la propria volontà di esistere in quanto artista.

Sul piano artistico questo atteggiamento si traduce nell'abbandono di ogni proposito mimetico: in pratica, il rifiuto del Realismo e del conseguente modo imitativo di rappresentare la realtà naturale. L'esito è un processo di dissoluzione della forma nell'informe.

Le opere degli artisti informali, infatti, si caratterizzano per l'assenza di una forma chiaramente riconoscibile, sia essa figurativa (realista, surreale, espressionista, post-cubista, etc..) o astratta (geometrica, lirica, etc...).

Al posto delle consuete pennellate formali della pittura tradizionale, gli artisti informali dipingono il quadro con schizzi di colore, trame di segni, matasse, grovigli e grumi di materia pittorica.

Emblema della pittura informale è pertanto la macchia, come elemento pittorico senza forma definita e casuale, ma denso di forza espressiva ed evocativa.