Babbage Charles: differenze tra le versioni

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'''Charles Babbage''' 
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'''Biografia:''' (Teignmouth 1791 – Londra 1871)
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Matematico inglese che agli inizi del XIX secolo ideò e progettò un calcolatore digitale meccanico, chiamato macchina analitica, che può essere considerato un antenato dei moderni computer. La macchina analitica era controllata da un meccanismo analogo al telaio Jacquard per la tessitura. Poteva leggere due serie di schede perforate: le schede operative, che definivano la sequenza di operazioni da compiere e le schede variabili, che specificavano su quale elemento interno operare. Le schede prese a coppie definivano quindi un’istruzione, analogamente ai moderni elaboratori elettronici.
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Babbage aveva immaginato la struttura e la costruzione del Motore Analitico (Analytical Engine) che risolveva i problemi di velocità di calcolo, di precisione numerica, di programmazione delle formule da eseguire semplicemente dividendo la macchina in due parti che chiamò Mill (unità di calcolo) che conteneva il programma vero e proprio e store (memoria) che immagazzinava variabili e costanti e nella quale erano conservati anche tutti i risultati intermedi dei calcoli.
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Mill e Store sono l’esatto analogo dei nostri moderni computer elettronici, quelli che si basano sulla famosa ‘architettura di Von Neumann’ in cui abbiamo il Processore Centrale (CPU) e la Memoria.
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Babbage immaginò subito un dispositivo in grado di leggere e impartire delle istruzioni al suo Analytical Engine e cominciò a chiamare in maniera differenziata le schede perforate. Le Number Cards erano quelle che conservavano i dati e potevano essere usate anche come un’estensione dello Store (memoria). Le Operation Cards dicevano al Mill (processore) quale e quando eseguire un’operazione, e infine le Variable Cards specificano in quale parte della memoria un particolare dato doveva essere preso per essere processato e in quale parte immagazzinare il risultato. Dopo poco al Motore Analitico venne aggiunta l’ultima finezza. La capacità di ripetere automaticamente una sequenza di operazioni un prefissato numero di volte. Per ottenere questo Babbage introdusse un quarto insieme di schede che chiamò Combinatorial Cards
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La macchina era quindi in grado di utilizzare i risultati di un calcolo, impressi nelle schede perforate, come dati iniziali per un calcolo successivo, come pure di eseguire calcoli ciclici ripetitivi. Essa era inoltre in grado di eseguire le istruzioni di un programma in un ordine diverso da quello in cui erano state introdotte, secondo procedure chiamate cicli e salti condizionati. Per molto tempo le schede perforate hanno rappresentato il supporto più comune e diffuso per la memorizzazione delle informazioni.
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'''Webliografia:''' [http://www.teknemedia.net/magazine/dettail.html?mId=580 http://www.teknemedia.net/magazine/dettail.html?mId=580 ]

Revisione 20:26, 8 Feb 2006

Charles Babbage

Biografia: (Teignmouth 1791 – Londra 1871) Matematico inglese che agli inizi del XIX secolo ideò e progettò un calcolatore digitale meccanico, chiamato macchina analitica, che può essere considerato un antenato dei moderni computer. La macchina analitica era controllata da un meccanismo analogo al telaio Jacquard per la tessitura. Poteva leggere due serie di schede perforate: le schede operative, che definivano la sequenza di operazioni da compiere e le schede variabili, che specificavano su quale elemento interno operare. Le schede prese a coppie definivano quindi un’istruzione, analogamente ai moderni elaboratori elettronici. Babbage aveva immaginato la struttura e la costruzione del Motore Analitico (Analytical Engine) che risolveva i problemi di velocità di calcolo, di precisione numerica, di programmazione delle formule da eseguire semplicemente dividendo la macchina in due parti che chiamò Mill (unità di calcolo) che conteneva il programma vero e proprio e store (memoria) che immagazzinava variabili e costanti e nella quale erano conservati anche tutti i risultati intermedi dei calcoli. Mill e Store sono l’esatto analogo dei nostri moderni computer elettronici, quelli che si basano sulla famosa ‘architettura di Von Neumann’ in cui abbiamo il Processore Centrale (CPU) e la Memoria. Babbage immaginò subito un dispositivo in grado di leggere e impartire delle istruzioni al suo Analytical Engine e cominciò a chiamare in maniera differenziata le schede perforate. Le Number Cards erano quelle che conservavano i dati e potevano essere usate anche come un’estensione dello Store (memoria). Le Operation Cards dicevano al Mill (processore) quale e quando eseguire un’operazione, e infine le Variable Cards specificano in quale parte della memoria un particolare dato doveva essere preso per essere processato e in quale parte immagazzinare il risultato. Dopo poco al Motore Analitico venne aggiunta l’ultima finezza. La capacità di ripetere automaticamente una sequenza di operazioni un prefissato numero di volte. Per ottenere questo Babbage introdusse un quarto insieme di schede che chiamò Combinatorial Cards La macchina era quindi in grado di utilizzare i risultati di un calcolo, impressi nelle schede perforate, come dati iniziali per un calcolo successivo, come pure di eseguire calcoli ciclici ripetitivi. Essa era inoltre in grado di eseguire le istruzioni di un programma in un ordine diverso da quello in cui erano state introdotte, secondo procedure chiamate cicli e salti condizionati. Per molto tempo le schede perforate hanno rappresentato il supporto più comune e diffuso per la memorizzazione delle informazioni.

Bibliografia:



Webliografia: http://www.teknemedia.net/magazine/dettail.html?mId=580