Barbie Liberation Organization
Personaggio o gruppo
Barbie liberation Organization (BLO)
Luogo: Il BLO risiede ufficialmente al 3841 4th Ave. ,#207, San Diego, CA 92103
nato nel periodo natalizio del 1989
Biografia
il BLO nasce verso la fine del 1989 a manhattan, come movimento femminista finalizzatto a far riflettere sul modello consumistico e "sessista" che la famosissima bambola "Barbie" trasmetteva. Al gruppo si aggiungono molti attivisti (comprendenti anche personaggi famosi e proffesionisti di "alto" livello fra i media).
Il BLO acquistava e modificava 300 Barbie ( compresi tutti i personaggi della saga ) e G.I. Joe ( sorta di rambo in versione bambolotto )in 43 stati, facendo vere e proprie operazioni chirurgiche per modificarne il contenuto vocale e in virtù del diritto, garantito ai clienti delle catene di negozi americane, alla restituzione della merce fino a tre mesi dall'acquisto riponevano le bambole modificate nei negozi nel periodo natalizio.
Questo progetto trova una gran risposta dai media e se ne sente parlare per mesi, la Mattel (azienda produttrice dei bambolotti) riceve molte lettere di protesta. I resposnabili del Barbie liberations organizzation spiegarono che il loro programma presentava diversi vantaggi , i rivenditori guadagnavano il doppio e il consumatore riceveva un prodotto migliore e il loro messaggio sarebbe stato ascoltato.
molte altre iniziative posso essere consultate e "appoggiate" sul sito http://www.rtmark.com/.
BARBIE DISINFORMATION ORGANIZATION
É una diramazione che si occupa della modifica dei contenitori del giocattolo attraverso l'applicazione di adesivi che hanno lo stesso stile grafico della casa di produzione del giocattolo(Mattel) e li applicano o sul fronte o sul retro del contenitore
Opere
1993 la liberazione delle Barbie, 1998 "Phone Sick Day"
Musei
Bibliografia
== Sito web==http://www.barbielib.htm
Poetica
principalmente il gruppo vuol far riflettere sui vari messaggi commerciali diretti e indiretti lanciati dalle aziende multinazionali. Il BLO agisce direttamente sul "campo" creando campagne e movimenti di "sabotaggio sociale".