Buddah vision: differenze tra le versioni

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Revisione 15:37, 17 Giu 2009

Titolo:

Buddah vision

Autore:

Giovanotti Mondani Meccanici

Anno:

1991 d.c.

Luogo:

Sito web:

Descrizione:

Installazione virtuale interattiva presentata all’esposizione "Arte e Computer" di Lugano in collaborazione con Tommaso Tozzi e Massimo Contrasto realizzata con la tecnologia del "Mandala System".

L'installazione riprende le tematiche dell'utilizzo delle cosiddette realtà virtuali e della comunicazione elettronico-sensoriale, è di fatto un test intorno alle gerarchie della percezione umana, un tentativo di spostare il rapporto uomo/macchina in termini di maggior simmetria rispetto al rapporto patogeno oggi esistente. Ogni visitatore (chiamato non a caso viaggiatore) viene ripreso in telecamera e trasportato all'interno dello schermo del computer, dove il suo simulacro telematico può interagire con suoni e segni che sono le chiavi d'accesso a decine di coloratissimi mondi paralleli in cui smaterializzare la propria identità. Con istintiva semplicità, muovendo mani e corpo senza mai entrare in contatto con nessun strumento concreto ognuno è libero di creare la propria Buddah Vision.

L'installazione prevede essenzialmente l'interfacciamento di un computer ad una telecamera tramite una scheda digitalizzatrice che permette di riprendere i visitatori e mixarne le sagome con la grafica del programma interattivo "Mandala", proiettando poi il tutto su un televisore collegato al computer tramite un genlock video.

Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Installazione virtuale interattiva

Bibliografia:

Webliografia: