Can consumer companies profit from web art experiments

Tratto da EduEDA
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  • Possono le compagnie dei consumatori guadagnare sugli esperimenti (sulle esperienze) di Web Art?

February 6, 1998

By atnewyork Staff


Con la crescita della competitività, il concetto di mercato di nicchia, contenuto flessibile, contenuto orientato all’utente o all’accesso alle informazioni indica la strada per soluzioni più semplicistiche che riecheggiano un sempre più forte collegamento al modello trasmesso dai media, caratterizzato dal motto “produzione a basso costo/ visioni dall’alto.







La nozione di arte come ricerca non è nuova. Nei primi anni 60, numerosi progetti in vari paesi collegarono artisti con ricercatori scientifici e ingegneri. Uno dei più famosi progetti fu E.A.T. (Experiments in Art and Technology) sviluppato da Bell Labs. Queste esperienze si affermarono con la semplice premessa che entrambe le comunità avrebbero grandemente beneficiato dai punti di vista e dalle esperienze dell’altra. Questo è il tipo di dinamica che ha bisogno di essere ripristinata tra le aziende e l’arte. Oggi, alcuni dei più interessanti progetti on line prodotti al di fuori dalla cornice istituzionale, sono sponsorizzati da aziende che hanno stabilito che questo tipo di ricerca può essere preziosa nel favorire un approccio che dà loro la possibilità di stare davanti alla concorrenza. E’ anche degno di nota che un crescente numero di case di software si sono rese disponibili a offrire supporto tecnico e accesso libero ai loro prodotti, a condizione di ricevere dei feedback sul loro uso da parte degli artisti. Ciò perché, così come essi stessi spiegano, così facendo vengono a conoscenza del prodotto e delle possibilità di migliorarlo attraverso i resoconti di una categoria di utilizzatori che tendono a pensare cose diverse dai semplici consumatori.