Carvelli Emilio

Tratto da EduEDA
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E’ nato a Petilia Policastro (Crotone) nel 1954, vive e lavora a Signa (Firenze). Nel 2000 partecipa alla mostra “Documenti d’oggi dell’astrazione fiorentina”. Nel 2003 Partecipa alla mostra “Per una classicità moderna, l’altra faccia del Rinascimento” al Museo d’arte delle generazioni italiane del ‘900 di Pieve di Cento (Bologna).


“[…] Alla base della sua ricerca troviamo da un lato l’idea di mobilità dinamica del segno di lontana ascendenza futurista, dall’altro gli equilibri di una scansione ritmica in tensione, che paiono trovare origine in una rilettura della compagine astratta toscana, legata all’Astrattismo Classico. La sua è indubbiamente una tensione verso una semplicità espressiva, che non è semplificazione, ma sintesi, tentativo di riassumere in pochi significativi elementi una sua personale visione delle cose. Carvelli traccia delle linee di forza che con il loro sviluppo obliquo, premono lo spazio e tendono a dargli volume, mantenendo un’assoluta bidimensionalità. Ci troviamo di fronte ad una falsa costruzione prospettica per vie di fuga improbabili, che, ad un tempo, è tesa a costruire ed a scardinare una dimensione visiva, com’è quella pittorica, che apre però alla visione di uno spazio dell’anima. […]”

Andrea Alibrandi


Senza titolo
Senza titolo - 1988
Senza titolo - 2001