Cina,Cina,Cina!!!: differenze tra le versioni

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Arte contemporanea,collettiva
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Revisione 10:48, 31 Lug 2009

Cina,Cina,Cina!!!

Titolo

Cina,Cina,Cina!!!

Autore

Mostra curata da Franziska Nori

Anno

2008

Luogo

Centro di Cultura Contemporana "Strozzina" di Firenze

Sito Web

http://www.strozzina.org

Descrizione

Luci e ombre si alternano alla Strozzina. Da Artificial Moon, la grande Luna che domina il cortile del Palazzo, alla sala dell’oscurantismo. Dove i video documentano le cinque mostre censurate a Shanghai.

La via della seta, quel sottile filo pregiato che simbolicamente legò l’Oriente all’Occidente per centinaia di anni, si ripropone oggi nel percorso di Cina Cina Cina!!!. Come da metafora, tre fili luminosi indicano la via da seguire,tre distinte aree culturali, per un itinerario complesso da leggere e interpretare. Un fitto reticolo di sentieri culturali e politici che sono vie di mediazione interculturale. Il pensiero corre dai cortili della Città proibita fino ai territori mongoli, in un’atmosfera di tensione creativa che è una “rottura di prospettive”, evidenziata anche nella grafica e nell’architettura dell’allestimento. Curatori provenienti da tre differenti realtà metropolitane -Shanghai, Canton e Pechino- sono uniti nella ricerca di un’identità culturale decisamente difficile da trovare. L’arte non è sufficiente, non basta per trovare il bandolo e districare la matassa cinese. Bisogna ricorrere per questo alla video-installazione Art is not enough, not enough di Davide Quadrio, artista e curatore di una sezione della mostra.L’installazione nasce da interviste realizzate a quaranta artisti di Shanghai. Il montaggio offre un’inedita mappatura del processo creativo e del panorama antropologico della metropoli. Nella prima sezione della mostra trovano posto visioni individuali, frammentate, dove spesso il gioco ha del tragico, come nei video della sala centrale o nella vana ricerca dell’intimità in Lovely 2007 di Kan Xuan o nel tempo dell’attesa di Aspettando un amico di Pak Shueng-Chuen. Fa irruzione, prorompente in Multy-Archeology, la mitica figura di Gengis Kan. È l’ispirazione che sta alla base delle opere presenti in questa sezione, non rivolta al passato ma a possibili visione future. Guerrieri mongoli diventano astronauti, le loro tende gigantesche navicelle, lo spazio nuova steppa di conquista. La videoarte di Zhao Liang e Shen Shaomin documenta la dura realtà delle terre di confine con la Corea del Nord e con la Russia.

L’antica invasione mongola si trasforma in substrato per un’analisi sulla possibilità di sopravvivenza dell’autonomia creativa alle ferree leggi del mercato globale e all’intransigenza della società cinese.

Collezione

Autori che hanno preso parte alla mostra: Lu Chunsheng, Wu Ershan, Cao Fei, Yang Fudong, Duan Jian Yu, Huang Kui, Ren Qinga, Shen Shaomin, Pak Sheung Chuen (Aspettando un amico), Xu Tan, Kan Xuan (Lovley 2007), Tseng Yu-Chin, Chu Yun, Wang Yuyang, Zhaoliang

Genere artistico di riferimento

Arte contemporanea

Bibliografia

Webliografia