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'''Decoder'''                                                   
 
  
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==Personaggi:==
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[[Guarneri Ermanno - Gomma]] ,  Spazio Giacomo, Zenga Kuren, Kix (Kikko),[[Scelsi Raffaele - Raf Valvola]]  e in un secondo tempo anche [[Mezza Gianni - u.v.L.S.I.]], [[Philopat Marco]]  e Giampaolo "Ulisse Spinosi" Capitani.
  
=='''Personaggi:'''==  
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==Biografia:==  
“Decoder” è il nome di un gruppo di hacker di Milano che dal 1986 si prodiga nella promozione dell’etica hacker, attraverso un lungo lavoro di teorizzazione, promozione, organizzazione e azione diretta. Agli esordi il gruppo Decoder utilizzava la tecnologia delle [[BBS]] perciò il gruppo è conosciuto anche come Decoder BBS. Decoder esiste ancora sotto forma di [http://www.decoder.it  e-rivista internazionale underground].
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Sul finire dell'anno 1986 prende forma il futuro nucleo di Decoder (e con esso la Shake Edizioni Underground) composto da:[[Guarneri Ermanno - Gomma|Ermanno Guarnieri]], Giacomo Spazio, [[Scelsi Raffaele - Raf Valvola|Raf Valvola]] e Zenga Kuren, in cui si ipotizza un uso sociale della cultura punk e post punk e delle reti telematiche.
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Tutti quanti hanno condiviso le esperienze di occupazione ed autogestione di spazi sociali come il [[Virus]].
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Alcuni di loro hanno vissuto in prima persona la nascita del movimento punk in Italia.
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Gomma e Raf, rispondono a tale appello e Primo Moroni gli concede uno spazio all'interno della libreria Calusca di Milano per portare avanti i loro progetti.
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I primi incontri del gruppo si terranno a casa di Gomma o a casa di Spazio.
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Oltre ad iniziare la pubblicazione della fanzine Decoder, il gruppo inizia una serie di riunioni in cui si cerca di progettare la nascita di una rete telematica alternativa.  
  
Ne hanno fatto parte Ermanno "[[Gomma]]" Guarneri, Giacomo Spazio, Zenga Kuren, Kix (Kikko), [[Scelsi Raffaele "Raf Valvola"]] e in un secondo tempo anche [[Mezza Gianni “u.v.L.S.I.”]], [[Philopat Marco]] e Giampaolo "Ulisse Spinosi" Capitani.
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A maggio del 1987 si concretizza la rivista Decoder a Milano ma a pochi mesi della sua nascita sul finire dello stesso anno avviene la prima scissione del nucleo fondatore della rivista.
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Dal 1987 in poi sono stati pubblicati dodici numeri.
  
=='''Biografia:'''==
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Negli anni la redazione di Decoder farà un lungo tour nell'Italia del nord per
Il gruppo Decoder nasce nel 1986 e dalla seconda metà degli anni ottanta inizia le prime riunioni in cui si ipotizza un uso sociale delle reti telematiche. Tra i fondatori vi sono [[Mezza Gianni “u.v.L.S.I.”]], E. "[[Gomma]]" Guarneri e [[Scelsi Raffaele "Raf Valvola"]], M. Philopat, Rosi, Marina e altri. Tutti quanti hanno condiviso le esperienze di occupazione ed autogestione di spazi sociali come il "Virus". Alcuni di loro hanno vissuto in prima persona la nascita del movimento [[punk]] in Italia.
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confrontarsi con le realtà politiche circa il modello rizomatico da implementare nella rete.
Da prima il gruppo si riunisce nella libreria Calusca di Milano e crea la fanzine Decoder. Successivamente viene in contatto con la rete [[Fidonet]] attraverso A. Persivale (‘sysop’ –operatore di sistema - del nodo milanese e terzo nodo italiano), con cui partono le prime ipotesi di un'area messaggi interna alla Fidonet e nel 1991 il gruppo Decoder riescirà a far nascere all’interno di Fidonet l'area messaggi "Cyberpunk".
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Ma purtroppo l'ipotesi di una unica rete non riuscirà ad affermarsi.
Nella seconda metà degli anni ottanta nascono i contatti tra Decoder e altre realtà ed esperienze europee ([[Vague]], [[Chaos Computer Club]], [[Enciclopedya Psycadelica]], e altre) attraverso le quali verranno a conoscenza dell'esperienza del meeting di hacker [[Icata 89]], i cui "principi etici" (vedi L'[[Etica hacker]]) saranno in seguito inseriti nell'[[antologia Cyberpunk]] da loro edita. Sarà grazie a questa pubblicazione che la diffusione dell’etica hacker in Italia registrerà una notevole accelerazione.
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Le realtà antagoniste europee hanno già da tempo iniziato in modo tra loro separato ad organizzarsi per un uso di movimento delle reti telematiche. Ma è nel 1988, all'interno di un preesistente circuito di dibattito antagonista europeo, che il gruppo danese TV Stop propone di creare una rete telematica antagonista europea (quella che sarà in seguito l'European Counter Network), con l'obbiettivo di collegare e distribuire materiali antagonisti attraverso il mezzo telematico. La proposta ha come referenti altri gruppi in Francia, Inghilterra (Class War), Germania (gli Autonomen, alcuni gruppi di occupanti di case ad Amburgo e Berlino, Radio Dreickland a Freiburg al confine con la Svizzera), Italia (l'area che faceva riferimento al Coordinamento Nazionale Antinucleare e Antiimperialista). Viene scelto Remote Access come software da utilizzare. Viene deciso di procedere strutturando da prima le singole reti nazionali e quando esse saranno pronte di federarle tra loro.
Da allora il gruppo Decoder si è sempre distinto per l'impegno nella diffusione dell'etica hacker e nella creazione di una comunicazione veramente libera.
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Decoder ha oggi una nuova verste sul web [http://www.decoder.it www.decoder.it].
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===Cronologia===
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Nel dicembre del 1989 [[Wau Holland]] del [[Chaos Computer Club]] incontra Decoder a Milano, fornendogli spunti per molte delle tematiche che il gruppo milanese porterà avanti negli anni a seguire.
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Nella primavera del 1990 Decoder va ad Amburgo nella sede del [[Chaos Computer Club]].
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1990 luglio Esce il n. 5 della rivista “Decoder‿ con l’articolo di Raf Valvola “Rete informatica alternativa‿ che riassume e da forma ai temi principali del dibattito in corso nei centri sociali sulla proposta di una rete telematica di movimento nazionale e internazionale.
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1990 luglio Durante il Festival di Sant’Arcangelo di Romagna, in un seminario organizzato da Decoder, viene presentata l'[[Antologia Cyberpunk]], che diventerà il testo seminale del movimento.
  
1986 – nasce il gruppo Decoder e comincia a riunirsi nella libreria Calusca di Milano.
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Il movimento "cyberpunk" italiano viene riconosciuto pubblicamente come possibile nuovo soggetto sociale.
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Il gruppo di Decoder viene in contatto con la rete Fidonet attraverso Alfredo Persivale (sysop del nodo milanese, terzo nodo italiano), con cui partono le prime ipotesi di un’area "Cyberpunk" interna alla rete [[Fidonet]] che partirà poi a marzo del 1991 come area messaggi grazie a Tozzi e Gomma. Partecipano a dibattiti su antagonismo e informazione, hackeraggio sociale, reti informatiche, comunicazioni, nuove tecnologie e realtà virtuali.
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Nel 1993 Nasce Decoder BBS che sarà uno dei quattro nodi iniziali della rete telematica "[[Cybernet]]".
  
1991 – grazie al gruppo Decoder nasce, in [[Fidonet]], l’area messaggi "Cyberpunk".
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==Sito web:==
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[http://www.decoder.it/ www.decoder.it/]
  
1989 – Decoder partecipa al meeting hacker [[Icata 89]]
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==Poetica:==
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L’obiettivo è di creare nuovi spazi di contro informazione, partecipando a dibattiti su antagonismo e informazione, hackeraggio sociale, reti informatiche, comunicazioni, nuove tecnologie e realtà virtuali.
  
1990 (giugno) – Decoder pubblica nell’antologia Cyberpunk una sintesi degli interventi principali dell’[[Icata 89]].
 
  
1991 – grazie al gruppo Decoder nasce la conferenza ‘[[echomail]] Cyberpunk’ all’interno di [[Fidonet]].
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==Opere:==
  
1991 – Decoder partecipa al C.S.A.  Ex-Emerson di Firenze. Sono quattro giorni di conferenze, video, dibattiti ed altro sul movimento hacker e cyberpunk.
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* [[Rete informatica alternativa]]
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Articolo di Raf Valvola, uscito nel luglio 1990 con il n. 5 della rivista "Decoder".
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L’articolo riassume e da forma ai temi principali del dibattito in corso nei centri sociali, sulla proposta di una rete telematica di movimento nazionale e internazionale.
  
1991 – Decoder partecipa all’International Meeting che si tiene a Venezia, in cui si discuteva su come creare una rete aperta.
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* [[ Antologia Cyberpunk]]
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Antologia a cura di Raf Valvola, Shake Edizioni Underground, Milano uscito del luglio 1990.
  
1991 (luglio)  - all'interno del Festival di Sant'Arcangelo dei Teatri il gruppo Shake-Decoder organizza la rassegna "Tutta la tecnologia al popolo & seminari inter/attivi". Uno dei seminari sarà "Inter-azione", a cui partecipano tra gli altri D. De Kerchkove, i Ponton/Van Gogh TV, K. Maek, P. Moroni, M. Philopat e [[T. Tozzi]].
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* [[Cyber Web - La rete come ragnatela]]
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Articolo di Luc Pac, uscito nell’inverno del 1992 pubblicato in Decoder, n. 7. Nell’articolo si parla di una rete globale libera, rizomatica, non sottomessa a interessi corporativi, ne a difficoltà di uso di ordine tecnico.
  
1992 – Decoder organizza la “piazza virtuale” italiana nel centro sociale 'Concetta' di Milano nell’ambito, nell’ambito dell’happening telematico internazionale “Piazza virtuale” organizzato dal gruppo tedesco [[Ponton/Van Gogh TV]].
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* [[Italian Crackdown]]
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In "Decoder" n. 9, uscito nell’estate 1994.
  
1992 – In estate l'area messaggi telematici "Cyberpunk" viene chiusa dai vertici della rete [[Fidonet]]. Ad ottobre all'interno della rassegna "Milano Poesia" allo Spazio Ansaldo di Milano, il gruppo Decoder organizza un importante seminario internazionale dal titolo "Nuovi diritti sulla frontiera elettronica. Creatività, legge, disordine" che vede gli interventi tra gli altri di Van Gogh TV (Amburgo), la rivista Hacktic (Amsterdam), la rivista Black Ice (Londra), la rivista 2600 (New York) e altri.
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* [[Le bbs e il futuro]]
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In "Decoder" n.10  nel giugno 1995.
  
1993 (da gennaio) - partono in modo sperimentale i collegamenti tra le prime BBS configurate tra loro in modo da dialogare attraverso il numero di rete Cybernet. Nel marzo si collega anche Decoder BBS che raggiungerà vette di 1000 utenti (contro una media di circa 300).
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==Bibliografia:==
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* 2002, Tozzi Tommaso e Di Corinto Arturo, Hacktivism la libertà nelle maglie della rete, Manifesto libri editore, Roma.
  
1993 (giugno) - si tiene il primo "Decoder Media Party", happening per comunità cyberpunk, raver e nomadi. Ne seguiranno altri nello stesso anno.
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* 2002, Pasquinelli Matteo, Media activism, strategie e pratiche della comunicazione indipendente, Derive e Approdi Edizioni.
 
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Attualmente – Decoder continua la propria attività sul web su [http://www.decoder.it www.decoder.it]
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=='''Sito web:'''==
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[http://www.decoder.it/ www.decoder.it/]
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=='''Poetica:'''==
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==Augmented reality:==
Il gruppo Decoder promuove l'[[etica hacker]] e lotta contro l’esproprio del sapere collettivo.
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Decoder nasce nella società post industriale in cui si verificava un forzato processo di sviluppo tecnologico e l'informazione mediatica operava profonde trasformazioni negli individui, nelle mode, nei gusti della massa di consumatori.
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Decoder e il movimento hacker si riproponevano di sviluppare una comunicazione alternativa e antagonista rispetto al sistema.
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Gli hacker andavano contro l’interesse delle multinazionali e le grandi aziende del software, criticandone le caratteristiche di monopolio, colonialismo culturale, inaffidabilità dei prodotti (che non sono costruiti a misura d'uomo, ma per finalità di profitto, ed altri motivi).
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R. Scelsi scrive nell’antologia Cyberpunk pubblicata nel 1990: "Essenziale appare oggi il condurre una battaglia per il diritto all'informazione, tramite la costruzione di reti alternative sempre più ramificate. E' questa una lotta che può essere vinta, tenuto conto che lo stesso capitale non può arrestare, per ragioni di opportunità politica, un movimento economico intrinseco al suo stesso progredire. Il computer è uno strumento potenzialmente, estremamente democratico, l'importante è acquisirne la consapevolezza a livello collettivo" (Scelsi, 1990, pag. 32-33).
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'''Latitudine:''' 45.45325159999999
  
=='''Bibliografia:'''==
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'''Longitudine:''' 9.180128200000013
=== scritti del gruppo Decoder ===
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* Rivista Decoder, 11 numeri [http://www.decoder.it/archivio/shake/decoder/index.htm reperibili online].
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* Antologia Cyberpunk edita da Shake edizioni. Oggi disponibile [http://www.shake.it/index.php?id=95&productID=158 in edizione tascabile], a cura di Raf Scelsi Valvola, Testi di/da/su: B. Sterling, T. Leary, L. Felseinstein, Klaus Maeck, A. Basset, Raf Scelsi, Sandrone, Chaos Computer Club Amburgo, Fura Dels Baus, Mutoid Waste Company, Enciclopaedia Psichedelica, Youth International Party Line, Technological American Party, Terminal, Vague, Decoder, Icata'89.
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=== scritti sul gruppo Decoder ===
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* 2002, Tozzi Tommaso, Di Corinto Arturo, ''Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete'', Manifesto Libri editore, Roma.
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* 2002, Pasquinelli Matteo, Media activism, strategie e pratiche della comunicazione indipendente, Derive e Approdi Edizioni.  
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=='''Webliografia:'''==
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'''Portali di augmented reality:''' ''App'': '''Wikitude''', ''Canale'': '''EduEDA'''
* [http://www.decoder.it Decoder] e-rivista internazionale underground
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* [http://www.hackerart.org/storia/hacktivism Hactivism, la libertà nelle maglie della rete] versione digitale del testo omonimo di Tozzi Tommaso, Di Corinto Arturo (edito da Manifesto Libri editore, Roma).
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==Webliografia:==
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[http://www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_4_2.htm www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_4_2.htm]
  
 
[[categoria:scheda]]
 
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[[Categoria:1986 d.c.]]
 
[[Categoria:1986 d.c.]]
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[[categoria:opera di Guarneri Ermanno - Gomma]]
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[[Categoria:opera di Scelsi Raffaele "Raf Valvola"]]
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[[Categoria:opera di Philopat Marco]]
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Versione attuale delle 12:09, 15 Giu 2017

Decoder

Personaggi:

Guarneri Ermanno - Gomma , Spazio Giacomo, Zenga Kuren, Kix (Kikko),Scelsi Raffaele - Raf Valvola e in un secondo tempo anche Mezza Gianni - u.v.L.S.I., Philopat Marco e Giampaolo "Ulisse Spinosi" Capitani.

Biografia:

Sul finire dell'anno 1986 prende forma il futuro nucleo di Decoder (e con esso la Shake Edizioni Underground) composto da:Ermanno Guarnieri, Giacomo Spazio, Raf Valvola e Zenga Kuren, in cui si ipotizza un uso sociale della cultura punk e post punk e delle reti telematiche. Tutti quanti hanno condiviso le esperienze di occupazione ed autogestione di spazi sociali come il Virus. Alcuni di loro hanno vissuto in prima persona la nascita del movimento punk in Italia. Gomma e Raf, rispondono a tale appello e Primo Moroni gli concede uno spazio all'interno della libreria Calusca di Milano per portare avanti i loro progetti. I primi incontri del gruppo si terranno a casa di Gomma o a casa di Spazio. Oltre ad iniziare la pubblicazione della fanzine Decoder, il gruppo inizia una serie di riunioni in cui si cerca di progettare la nascita di una rete telematica alternativa.

A maggio del 1987 si concretizza la rivista Decoder a Milano ma a pochi mesi della sua nascita sul finire dello stesso anno avviene la prima scissione del nucleo fondatore della rivista. Dal 1987 in poi sono stati pubblicati dodici numeri.

Negli anni la redazione di Decoder farà un lungo tour nell'Italia del nord per confrontarsi con le realtà politiche circa il modello rizomatico da implementare nella rete. Ma purtroppo l'ipotesi di una unica rete non riuscirà ad affermarsi. Le realtà antagoniste europee hanno già da tempo iniziato in modo tra loro separato ad organizzarsi per un uso di movimento delle reti telematiche. Ma è nel 1988, all'interno di un preesistente circuito di dibattito antagonista europeo, che il gruppo danese TV Stop propone di creare una rete telematica antagonista europea (quella che sarà in seguito l'European Counter Network), con l'obbiettivo di collegare e distribuire materiali antagonisti attraverso il mezzo telematico. La proposta ha come referenti altri gruppi in Francia, Inghilterra (Class War), Germania (gli Autonomen, alcuni gruppi di occupanti di case ad Amburgo e Berlino, Radio Dreickland a Freiburg al confine con la Svizzera), Italia (l'area che faceva riferimento al Coordinamento Nazionale Antinucleare e Antiimperialista). Viene scelto Remote Access come software da utilizzare. Viene deciso di procedere strutturando da prima le singole reti nazionali e quando esse saranno pronte di federarle tra loro.

Nel dicembre del 1989 Wau Holland del Chaos Computer Club incontra Decoder a Milano, fornendogli spunti per molte delle tematiche che il gruppo milanese porterà avanti negli anni a seguire. Nella primavera del 1990 Decoder va ad Amburgo nella sede del Chaos Computer Club. 1990 luglio Esce il n. 5 della rivista “Decoder‿ con l’articolo di Raf Valvola “Rete informatica alternativa‿ che riassume e da forma ai temi principali del dibattito in corso nei centri sociali sulla proposta di una rete telematica di movimento nazionale e internazionale. 1990 luglio Durante il Festival di Sant’Arcangelo di Romagna, in un seminario organizzato da Decoder, viene presentata l'Antologia Cyberpunk, che diventerà il testo seminale del movimento.

Il movimento "cyberpunk" italiano viene riconosciuto pubblicamente come possibile nuovo soggetto sociale. Il gruppo di Decoder viene in contatto con la rete Fidonet attraverso Alfredo Persivale (sysop del nodo milanese, terzo nodo italiano), con cui partono le prime ipotesi di un’area "Cyberpunk" interna alla rete Fidonet che partirà poi a marzo del 1991 come area messaggi grazie a Tozzi e Gomma. Partecipano a dibattiti su antagonismo e informazione, hackeraggio sociale, reti informatiche, comunicazioni, nuove tecnologie e realtà virtuali. Nel 1993 Nasce Decoder BBS che sarà uno dei quattro nodi iniziali della rete telematica "Cybernet".

Sito web:

www.decoder.it/

Poetica:

L’obiettivo è di creare nuovi spazi di contro informazione, partecipando a dibattiti su antagonismo e informazione, hackeraggio sociale, reti informatiche, comunicazioni, nuove tecnologie e realtà virtuali.


Opere:

Articolo di Raf Valvola, uscito nel luglio 1990 con il n. 5 della rivista "Decoder". L’articolo riassume e da forma ai temi principali del dibattito in corso nei centri sociali, sulla proposta di una rete telematica di movimento nazionale e internazionale.

Antologia a cura di Raf Valvola, Shake Edizioni Underground, Milano uscito del luglio 1990.

Articolo di Luc Pac, uscito nell’inverno del 1992 pubblicato in Decoder, n. 7. Nell’articolo si parla di una rete globale libera, rizomatica, non sottomessa a interessi corporativi, ne a difficoltà di uso di ordine tecnico.

In "Decoder" n. 9, uscito nell’estate 1994.

In "Decoder" n.10 nel giugno 1995.

Bibliografia:

  • 2002, Tozzi Tommaso e Di Corinto Arturo, Hacktivism la libertà nelle maglie della rete, Manifesto libri editore, Roma.
  • 2002, Pasquinelli Matteo, Media activism, strategie e pratiche della comunicazione indipendente, Derive e Approdi Edizioni.

Augmented reality:

Latitudine: 45.45325159999999

Longitudine: 9.180128200000013

Portali di augmented reality: App: Wikitude, Canale: EduEDA

Webliografia:

www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_4_2.htm