Discussione:Beyond interface - net art e arte nella rete I e II

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Oltre l’interfaccia: net art e arte nella rete I e II

L’effetto della rivoluzione guidata dal concetto è spiegare cose vecchie in modo nuovo.

L’effetto della rivoluzione guidata dallo strumento è scoprire nuove cose che devono essere esplorate.

[--Freeman Dyson, Imagined Worlds]

b e y o n d i n t e r f a c e : net art and Art on the Net II è la mappa delle nostre scoperte, riformulando l’originale concetto sd.


Siamo già arrivati al Golden Age of Artificers and Interfacers, ma le possibilità possono essere appena intraviste. Gli artisti – come noi li chiamiamo hanno molto, se non di più, da dirci su come dar forma, modellare ed estendere questo medium di chiunque altro.

Beyond Interface presenta il lavoro di un gruppo di artisti, designer, esperti di codice, architetti e scrittori che lavorano con la Rete. Per incorporare sia la capacità collaborativa che la necessità di diffusione della Rete, procuriamo anche una serie di risposte a ciascuno dei progetti selezionati, in uno sforzo di costruire un contesto più ampio per il lavoro in particolare e per la net art in generale. Inoltre, i partecipanti in un forum on line saranno in grado di aggiungere i loro personali commenti sul lavoro artistico.

Postato al sito web Museums & The Web nel gennaio 1998. Aggiornato nell’aprile 1998 Net art

Beyond.interface (Oltre l’interfaccia): net art e Arte sulla rete II

[McLuhan]

--David Antin


Il video è diventato, come John Baldessari aveva predetto, come una matita.

--David A. Ross



Spy vs. Spy: net art and net.art

La net.art non può essere assolutamente considerata una dottrina sistematica; se mai costituisce una scuola. --Vuk Cosic

Il termine net.art, per esempio, per molti che la praticano è uno scherzo e un inganno. In certo qual modo è stata presa seriamente, tuttavia. --Heath Bunting


--Robert Adrian

E’ importante ammettere al principio che Beyond.interface ha un incredibile contesto attorno alla net.art che è cresciuta almeno da quando [Vuk Cosic] ha organizzato una esibizione alla conferenza Net.art per se nel 1996. Recentemente, ZKP4 è stato pubblicato in una pubblicazione on line filtro di nettime discussion list archives. Include articoli lunghi e discussioni sulla net.art ed è sicuramente la migliore novità in questo tema.


Necessario e sufficiente



Invece, abbiamo combinato la filosofia di [Duchamp] rivisitata – è net art se gli artisti la intendono tale – con una prospettiva rivolta all’utente finale – non importa quanto la Rete fosse integrale per il progetto, se una connessione di rete da sola non era sufficiente a [inserisci qui la tua definizione di un’esperienza artistica], allora non andava fatto. Il primo rammarico verso quest’ultima condizione è che essa ha precluso molte esperienze performative affascinanti, on line, in tempo reale che non funzionano in modo asincrono. Tu dovevi esserci, non vedevamo una enorme differenza tra la documentazione di un tale evento e la documentazione di una mostra di pittura, sebbene i due eventi originali fossero ovviamente molto diversi.

Ecco come ho lavorato in pratica. Tornando ad Antin, c’era anche un costrutto teorico nascosto sullo sfondo.

Ho due cose da dire. La prima, quando parliamo di video art, questa nozione è obsoleta, ma attenzione, ciò accade qui a Liverpool e Manchester, è un grande festival di video art specifica. Porta anche un sacco di soldi, molta gente e molta attenzione. Parlando della net art in tutte queste discussioni la gente scrive di net.art. Si ricorda molto più del nome di un file piuttosto che di una nuova dottrina. Penso che sia molto importante perché questo termine net.art include molta autoironia sul nome. Inoltre quando noi parliamo di net.art e di arte in rete alcune persone dicono che dovremmo sbarazzarci della nozione di arte e che dovremmo fare qualcosa che non è legato al sistema dell’arte, ecc. Penso che non sia del tutto possibile, specialmente in rete, a causa del sistema ipertestuale. Qualunque cosa tu fai, può essere messo nel contesto artistico ed essere linkato alle istituzioni e ai siti di arte.

--Alexei Shulgin

<Nel dicembre 1995 [Vuk Cosic] scrisse un messaggio, inviato tramite un mailer anonimo. A causa dell’incompatibilità del software, il testo una volta aperto appariva praticamente illeggibile ascii abracadabra. Il solo frammento che aveva un senso mostrava qualcosa del genere:

[...] J8~g#|\;Net. Art{-^s1 [...]


Pertanto il testo non era poi molto interessante. Ma il termine che indirettamente fece nascere era già in uso da qualche tempo. Spiacente per gli storici della futura net.art –non abbiamo più il manifesto. E’ andato perduto con altri preziosi dati dopo la tragica rottura dell’hard disk di Igor l’estate scorsa. Mi piace questa storia misteriosa, perché è una perfetta illustrazione del fatto che il mondo in cui viviamo è molto più ricco di tutte le idee che abbiamo su esso. Alexei http://www.factory.org/nettime/archive/0282.html

.....moscow wwwart centre...... http://sunsite.cs.msu.su/wwwart

  • distribuito via nettime-l : vietato l’uso commerciale senza permesso
  • è una mailinglist chiusa moderata sul criticismo di rete, sui testi collaborativi filtranti e politici culturali delle reti
  • per maggiori informazioni: majordomo@is.in-berlin.de e "info nettime" in msg body
  • URL: http://www.desk.nl/~nettime/ contact: nettime-owner@is.in-berlin.de

Il meta medium

I computer producono il materiale che noi esperimentiamo e nello stesso tempo ci permettono di accedervi. Il computer è una macchina linguistica… Turing ha semplicemente definito il computer come una macchina che potrebbe essere ogni macchina. Potrebbe essere così perché era programmabile – come tale, operante simbolicamente su cose simboliche. Questo universo di forme simboliche include lo stesso computer, e l’aspetto ricorsivo del medium è che concerne un potere reale tecnologico e perciò sociale. Per parafrasare Turing, il computer è il mezzo che può essere ogni altro mezzo.

--Simon Biggs**

Ciò che ossessiona la net art è soltanto in parte la mutabilità che vi soggiace. Diversamente dal video, non c’è una TV Grande Fratello che getta un’ombra sulla Rete. Se il computer è il meta computer, la Rete è il supporto ubiquo! Si incastra in ogni aspetto delle nostre vite, dalla tostiera alla TV e investe ogni grande industria dall’elettricità ad Hollywood. Combina un mezzo infinitamente malleabile con una installazione onnivora e avrai qualcosa che può essere unica ma che non è facilmente fissabile: la net art.

Segui il Leader: gli Artisti

L’effetto della rivoluzione guidata dal concetto è spiegare cose vecchie in modi nuovi. L’effetto della rivoluzione guidata dallo strumento è scoprire nuove cose che devono essere esplorate.

[--Freeman Dyson, Imagined Worlds]


Mentre la cultura nerd riconosce il punto iniziale della condizione umana, c’è speranza che non sia espressione ma esperienza. Per la nuova cultura un viaggio nella realtà virtuale è molto più significativo che ricordare Proust.

--Kevin Kelly, "The Third Culture"

net.art

Gli net.artisti sono i più rigorosi sulla necessità della rete di implementare il loro lavoro. La collaborazione, il processo, i sistemi open. Questi termini descrivono tutti la net.art, così come sono sorretti da alcune teorie serie. Spesso vengono tracciati paragoni a Dada, Fluxus, arte concettuale – e sono sempre dibattuti. Non diversamente dal lavoro di questi altri gruppi, l’arte della net.art è talvolta la più dura ad apprezzare nei termini della nostra più tradizionale comprensione dell’arte. Vedi, per esempio, la discussione intavolata tra la commissione guidata da Shulgin's Desktop IS. Identificare progetti specifici non dà la visione più completa della net.art e Bunting's irational.org, Shulgin's easylife.org, ed altri siti che servono alcuni dei progetti specifici di Homework sono tutte costellazioni importanti dell’attività.

d a n i e l g a r c i a a n d u j a r

. technologies to the people®

b o o k c h i n / s h u l g i n / s u z u k i / 7 - 1 1

.  homework

h e a t h b u n t i n g

.  own, be owned or remain invisible.

a l e x e i s h u l g i n

.  desktop is


--Joachim Blank Raccontando


m a r k a m e r i k a

.  grammatron

c o h e n / f r a n k / i p p o l i t o

.  agree to disagree online

o l i a l i a l i n a

.  my boyfriend came back from the war

m e l i n d a r a c k h a m

.  line

a n n e t t e w e i n t r a u b

.  pedestrian

Quello che c’è di più rimarchevole sull’iper-racconto è che nessuno vuole realmente leggerlo, neanche per pigra curiosità. Le anime più avventurose che conosco, gente soggetta all’arte dello spettacolo di campionatura criptica e persino quelle creature più rare ed esotiche, lettori di poesia che non sono a loro volta poeti – tutti rabbrividiscono al pensiero, perché è il concetto di finzione dell’ipertesto che colpisce i lettori come triste ed inutile.

Laura Miller, NYT Book ReviewLaura Miller, NYT Book Review


Simon Biggs

Socio-Culturale


m a r g a r e t c r a n e / j o n w i n e t

.  general hospital

g u i l l e r m o g o m e z - p e n a

.  temple of confessions

l i s a h u t t o n

.  cyber*babes


Quasi tutto quello che convenzionalmente si sa sulla cultura digitale – specialmente come viene comunicata negli ultimi anni dai giornalisti, politici, intellettuali e altri paurosi guardiani dell’ordine esistente – è sbagliato. Internet non è un terreno che produce disconnessione, frammentazione, paranoia e apatia. I Cittadini Digitali non solo estraniati né dalle altre persone né dalle istituzioni civiche. Nemmeno sono ignoranti del lavoro interiore del nostro sistema o indifferenti alle istanze sociali e politiche con cui la nostra società deve confrontarsi. Invece, il mondo on line racchiude molti cittadini tra i più informati e partecipativi che abbiamo mai avuto o che probabilmente avremo.

--Jon Katz

Biografico

E’ intorno alle questioni di identità e di web autobiografico che si stanno facendo in rete alcuni dei più straordinari sforzi. Come i net.artisti, molto di questo lavoro può anche essere più difficile da adattare alle tradizionali nozioni di arte. Non è facile stabilire la distanza da esso. Generalmente è molto coinvolto. Non deve meravigliare se è perfetto per il Web. La commissione guida di Beyond.inteface spera che questi lavori siano i più caldamente discussi, precisamente perché tendono a non avere un focus su un singolo progetto ma sono realmente siti. Alla fine, ognuno ha un punto forte di vista tanto che abbiamo capito che erano diversi dai siti di gruppo, sebbene ci fossero anche forti somiglianze e alcuni discutevano con forza per una più ampia definizione di net art che dovrebbe includere tali siti come una nuova forma di arte. Questo dibattito non è stato risolto. u d i a l o n i

.  re-u-man

r o b b i n m u r p h y

.  project tumbleweed

c a r y p e p p e r m i n t

.  temporal Illuminations

In senso tecnico, l’hypomnemata potrebbe riguardare libri, registri pubblici, blocchi notes individuali che fungono da promemoria. Il loro uso come libri di vita, guide per il comportamento, sembra dover diventare un cosa corrente tra tutto il pubblico colto. In essi uno ha inserito citazioni, frammenti di lavori, esempi e azioni delle quali è stato testimone o delle quali ha letto il resoconto, riflessioni e ragionamenti di cui ha sentito o di cui si è occupato. Essi hanno costituito una memoria materiale di cose lette, udite o pensate, che in questo modo si offrono come un tesoro accumulato per riletture e successive meditazioni. Hanno anche formato un materiale grezzo per scrivere trattati più sistematici in cui erano toccati argomenti e significati con cui combattere contro alcuni difetti (come ira, invidia, pettegolezzo, adulazione) o vincere alcune circostanze difficili (un dolore, un esilio, una caduta, una disgrazia). Da un’intervista con Michel Foucault Guarda Robbin Murphy per maggiori informazioni su hypomnemata Strumenti


i / o / d

.  i/o/d 4: "the web stalker"

p l u m b d e s i g n

.  plumb design visual thesaurus

E’ rinfrescante trovare nuove metafore visuali di interpretazione dei dati del web. In beyond.interface sento che questi due progetti stanno facendo proprio ciò. Guardando oltre la superficie del web per ridefinire i blocchi di costruzione dell’ambiente di rete, la materia grezza che è parte della nuova interfaccia.

--Susan Hazan

Oggetti digitali


j o h n f . s i m o n j r .

.  every icon

Un oggetto è composto sia di dati che lo descrivono che di codice che opererà su esso. Così, ogni oggetto ha all’interno ogni cosa di cui ha bisogno per realizzarsi. Se un oggetto deve essere attirato, attirerà se stesso. Conterrà il suo proprio codice con le istruzioni per farlo. Non avrà bisogno di riferirsi o di essere attuato da un programma esterno.

--Simon Biggs

Performance


Analogico-ibrido


m a s a k i f u j i h a t a

.  light on the net

k e n g o l d b e r g

.  memento mori


Paul Saffo

Arte interattiva

L’idea di una pratica artistica autonoma, replicante se stessa, è difficile da immaginare, figuriamoci da accettare. Nonostante ciò questi progetti puntano a una sponda della rete e a un’arte basata sul computer che non andrà via. Come le nostre vite, se le realizziamo o no, in modo crescente si fidano della comunicazione macchina-macchina (pensiamo all’approvazione delle carte di credito) gli artisti interverranno. Questi sono progetti affascinanti.

s i m o n b i g g s

.  the great wall of china

p a u l v a n o u s e

.  persistent data confidante

Il termine interattività può essere usato per riferirsi a quei lavori che caratterizzano alcune forme di rispondenza con il lettore dove questa rispondenza fa sì che il contenuto del lavoro sia cambiato. Un tale approccio è in aperto contrasto con il carattere non rispondente del lavoro navigabile non–lineare.

Simon Biggs - On Navigation and Interactivity: interactive work

Interfacers e Artificers

Non c’è molto che conosco per parlare qui. Per me, il team di artisti Jodi e Piotr Szyhalski sono veri artigiani digitali che parlano attraverso l’interfaccia con una tale scorrevolezza che è impossibile immaginarli fare la stessa cosa in un altro medium. Creano un’arte tremenda. j o d i

.  jodi.org

p i o t r s z y h a l s k i

.  the final analysis


b e y o n d i n t e r f a c e I

Note

  • David Antin, "Video: The Distinctive Features of the Medium," Video Art, ed. Ira Schneider and Beryl Korot. New York: Harcourt Brace Jovanovich, 1976, p. 174.

[McLuhan]

    • Simon Biggs, "Multimedia, CD-ROM, and the Net," in Clicking In, Lynn Hershman, ed., p. 320. Hershman, ed., p. 320.

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Links Robert Adrian net.art on nettime http://www.ljudmila.org/nettime/zkp4/37.htm Simon Biggs On Navigation and Interactivity http://www.easynet.co.uk/simonbiggs/navigation.htm Joachim Blank What is netart ;-)? http://www.ljudmila.org/nettime/zkp4/41.htm Josephine Bosma <nettime> Ljubljana interview with Heath Bunting http://www.factory.org/nettime/archive/0680.html Vuk Cosic The net.artists http://www.factory.org/nettime/archive-1996/0218.html Net.art per se http://www.ljudmila.org/naps/ Jon Katz The Digital Citizen http://www.hotwired.com/special/citizen/ Armin Medosch Interview with Alexeij E.Shulgin: Balancing between Art and Communication, East and West http://www01.heise.de/tp/english/special/ku/6173/1.html Laura Miller http://www.nytimes.com/books/98/03/15/bookend/bookend.html http://www.nytimes.com/books/98/03/15/bookend/bookend.html nettime discussion list archives http://www.factory.org/nettime/ --Freeman Dyson, Imagined Worlds http://www.sns.ias.edu/~dyson/ McLuhan http://www.mcluhan.ca/ Duchamp http://www.babelearte.it/tipomaestro.asp?arid=384 Vuk Cosic http://www.hackerart.org/corsi/fm03/esercitazioni/pierigiulia/home.htm