Discussione:Dix Otto: differenze tra le versioni

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(Poetica:)
(Biografia:)
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Nel 1910 si iscrisse alla Scuola d'Arti Decorative di Dresda, da cui uscì come ritrattista, ma già fin dalla giovane età,  da inappagato appassionato d'arte, Otto frequentava molte gallerie e mostre di pittura.<br>
 
Nel 1910 si iscrisse alla Scuola d'Arti Decorative di Dresda, da cui uscì come ritrattista, ma già fin dalla giovane età,  da inappagato appassionato d'arte, Otto frequentava molte gallerie e mostre di pittura.<br>
 
Nel 1912 visitò, sempre a Dresda, una mostra di Vincent Van Gogh che lo colpi fortemente e fu determinante per il perfezionamento della sua pittura.<br>
 
Nel 1912 visitò, sempre a Dresda, una mostra di Vincent Van Gogh che lo colpi fortemente e fu determinante per il perfezionamento della sua pittura.<br>
Allo scoppio della Grande Guerra Dix si arruolò nell'esercito come volontario. Combatté contro gli inglesi ed i francesi, sul Fronte occidentale, e contro i russi su quello orientale.<br>  
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<<Allo scoppio della Grande Guerra Dix si arruolò nell'esercito come volontario. Combatté contro gli inglesi ed i francesi, sul Fronte occidentale, e contro i russi su quello orientale.<br>>><ref>http://http://www.frammentiarte.it/dall%27Impressionismo/pittori%20espressionisti%20opere/21-00%20biografia%20di%20otto%20dix.htm<ref>
 
L' esperienza al fronte lascerà tracce indelebili nella sua vita e lo renderanno un convinto pacifista e particolarmente sensibile alle ingiustizie e all'ipocrisia della società borghese del dopoguerra. La guerra inizia ad essere uno dei temi principali dei suoi lavori, proprio per rappresentare la tragedia delle essere umano e come protesta e coinvolgimento nell’ attività politica.<br>  
 
L' esperienza al fronte lascerà tracce indelebili nella sua vita e lo renderanno un convinto pacifista e particolarmente sensibile alle ingiustizie e all'ipocrisia della società borghese del dopoguerra. La guerra inizia ad essere uno dei temi principali dei suoi lavori, proprio per rappresentare la tragedia delle essere umano e come protesta e coinvolgimento nell’ attività politica.<br>  
 
Al termine del grande conflitto, Otto rientrò a Dresda dove, nel 1919, aderì al gruppo espressionista della secessione di Dresda. Poco tempo dopo, con George Grosz, Rudolf Schlichter e John Heartfield, diede vita al gruppo dadaista tedesco , organizzando nel 1920 a Berlino la Prima Fiera Internazionale Dada.<br>  
 
Al termine del grande conflitto, Otto rientrò a Dresda dove, nel 1919, aderì al gruppo espressionista della secessione di Dresda. Poco tempo dopo, con George Grosz, Rudolf Schlichter e John Heartfield, diede vita al gruppo dadaista tedesco , organizzando nel 1920 a Berlino la Prima Fiera Internazionale Dada.<br>  
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Nel dopoguerra riprese la sua produzione artistica realizzando delle allegorie religiose e scene tragiche della guerra.<br>  
 
Nel dopoguerra riprese la sua produzione artistica realizzando delle allegorie religiose e scene tragiche della guerra.<br>  
 
Morì a Singen, in Germania, il 25 luglio 1969.
 
Morì a Singen, in Germania, il 25 luglio 1969.
 
  
 
==Sito web:==
 
==Sito web:==

Revisione 18:32, 20 Mag 2015

Dix Otto è stato un pittore tedesco esponente di spicco del movimento Nuova Oggetività. Dipinse le sue opere più note durante gli anni della Repubblica di Weimar, incentrate su temi forti e rappresentate con crudezza e realismo.

Autoritratto con garofano, 1912

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Dix Otto

Biografia:

Nacque a Untermhaus presso Gera il 2 dicembre 1891 da una famiglia proletaria.
Nel 1910 si iscrisse alla Scuola d'Arti Decorative di Dresda, da cui uscì come ritrattista, ma già fin dalla giovane età, da inappagato appassionato d'arte, Otto frequentava molte gallerie e mostre di pittura.
Nel 1912 visitò, sempre a Dresda, una mostra di Vincent Van Gogh che lo colpi fortemente e fu determinante per il perfezionamento della sua pittura.
<<Allo scoppio della Grande Guerra Dix si arruolò nell'esercito come volontario. Combatté contro gli inglesi ed i francesi, sul Fronte occidentale, e contro i russi su quello orientale.
>>Errore nella funzione Cite: </ref> di chiusura mancante per il marcatore <ref> Esempio di emarginazione e disprezzo verso i reduci di guerra lo vediamo nell’ opera Via Praga del 1920, ne’ Invalidi di guerra che giocano a carte e ancora ne’ Il venditore di fiammiferi del 1921.

Opere:

Via Praga, 1920, Stoccarda, Galerie der Stadt.

  • Via Praga, 1920 (Stoccarda, Galerie der Stadt)

Olio du tela
In Via Praga la figura centrale rappresenta un ex soldato mutilato che ha le gambe e il braccio sinistro sotituite da delle rozze protesi di legno. Intorno a lui la gente fugge via inorridita, come la donna in gonna rosa. Il reduce ormai impossibilitato a qualunque altra azione chiede l’elemosina, un gesto disperato evidenziato dallo sguardo spento e dall' indifferenza dell' uomo in primo piano.
[1]

  • Invalidi di guerra giocano a carte, 1920 ( Berlino,Neue Nationalgalerie)

Olio su tela
Dix crea un processo di storpiamento fisico al limite dell’inverosimile, relegato alle tre figure sedute al tavolo: nel pieno dell’impeto angosciante che può pervadere lo spettatore, le tre figure giocano divertite a carte, nonostante la privazione di gambe, braccia occhi, mascelle, fantasiosamente sostituite da protesi in legno o ferro.

  • Il venditore di fiammiferi, 1921 (Stoccarda, Galerie der Stad)

Olio su tela
Il venditore seduto sui marciapiedi di Dresda viene allontanato ed abilmente schivato dalle persone probabilmente inorridite dalla visione di una realtà tanto sconvolgente e macabra, e disdegnato persino dal cane, che si serve di lui per i suoi bisogni.

Il bombardamento di Lens, 1924, Collezione Van de Velde, Anversa
  • Il bombardamento di Lens, 1924 (Collezione Van de Velde, Anversa)

Acquaforte

  • Suicidio in trincea, 1924 (Collezione Van de Velde, Anversa)

Acquaforte

Il ritratto di Sylvia Von Harden, 1926, Centre George Pompidou, Parigi.

  • Il ritratto di Sylvia Von Harden,1926 (Parigi, Centre George Pompidou)

Olio e tempera su tavola
Dix raffigura la sua visione del mondo attuale e della borghesia della citta. La giornalista Sylvia Von Harden ne è la degna rappresentante; icona di un nuovo arrivismo professionale, Sylvia è una donna affermata, dal pratico monocolo e dal moderno taglio corto di capelli; una donna che fuma e che non disdegna i piaceri della vita, dal cocktail alla sigaretta.

  • Trittico della metropoli,1928 (Stoccarda, Galerie der Stad)

Olio su tela

  • Trittico della guerra,1929 (Gemaldegalerie Neue Meister, Dresda)

Olio su tela

  • I sette peccati capitali,1933 (Staatliche Kunsthalle, Karlsruhe)

Olio su tela

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. Calvesi Maurizio, Storia dell'arte moderna, Giunti Edizioni, Firenze, 2006

Tipo di scheda:

InteractiveResource

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