E di Shaul e dei sicari sulle vie di Damasco

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Titolo:

E di Shaul e dei sicari sulle vie di Damasco

Autore:

Toti Gianni

Anno:

1972

Luogo:

prodotto Siria/Italia

Sito web:

Descrizione:

Film della dura di 117’ diretto da Gianni Toti. Transfuga dalla sua patria, detenuto dai Romani Shaul di Tarshis, meglio conosciuto come Paolo di Tarso, rievoca con i giovani le sue peripezie di seguace di Cristo dopo essere stato persecutore dei cristiani. Più che un film ("non-un-film" lo definisce l'autore) "su" o "intorno a", è un film "a partire da". Il conflitto centrale è tra Shaul e gli zeloti, setta estremistica ebraica i cui componenti agivano con la sica (pugnale, donde il nome di sicari) contro i Romani occupanti della Palestina e i notabili giudei collaborazionisti. In una delle sequenze centrali, la sola in bianconero, un gruppo di "feddayn", gli zeloti di oggi, si interrogano sui rapporti tra messianismo paolino, coscienza critica e utopia rivoluzionaria. Poi, lasciate in sospeso le questioni, si avviano al combattimento. E il marxismo. Dice il film che trasforma i disperati zeloti di duemila anni fa nei rivoluzionari lucidi di oggi, ma, affinché l'azione rivoluzionaria non si esaurisca in sé stessa, bisogna tenere desta la coscienza utopica. Questo film-saggio è anche un poemetto sulla dittatura della morte, sul passaggio paolino dal concetto negativo di non-mortalità a quello positivo di resurrezione della carne. Non sempre il "declamato" ideologico si scioglie in immagini significative, non sempre gli intenti didattici si trasformano in un discorso filmico autonomo. Fotografia di Mario Bernardo, montaggio di Roberto Perpignani, musiche di Vittorio Gelmetti.

Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Videoarte; Cinema.

Bibliografia:

Webliografia: