Esseno alessandro

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Alessandro Esseno

Esseno Alessandro

Biografia

Alessandro Esseno, nato a Roma nel 1969, ha iniziato lo studio del Pianoforte con il fratellastro di Arturo Benedetti Michelangeli, successivamente ha completato gli studi presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma con gli insegnanti Boris Porena e Antonio Scarlato (composizione) e Silvana Silla (pianoforte). Successivamente presso il Conservatorio di Frosinone ha frequentato un corso di musica elettronica con il compositore contemporaneo Domenico Giaccero studiando in particolare i rapporti tra le emissioni e le frequenze elettroniche in campo neurologico, e gli studi dell'inglese di origini russe Peter Zinovieff applicati all'uso dei sintetizzatori come il VCS3 o il Mellotron nella musica popolare. Parallelamente al completamento degli studi in Conservatorio, inizia la sua attività di tastierista e arrangiatore presso la Rca di Roma con alcuni dei più importanti artisti italiani. Tra questi il Banco del Mutuo Soccorso che in occasione del tour promozionale del loro album "...di terra", chiama Alessandro Esseno per diventare il terzo tastierista insieme ad un orchestra di 60 elementi e l'impianto audio/luci dei Pink Floyd. Il concerto di presentazione ha luogo a Villa Ada a Roma di fronte a circa ventimila persone. Nello stesso periodo viene contattato dai Fratelli Giosy e Mario Capuano per conto della Emi inglese, per unirsi al gruppo Pop-Rock Zebra Crossing, con il quale si esibisce in un tour nelle più importanti città europee fino all'anno successivo. Sempre nello stesso anno partecipa alla realizzazione, su patrocinio dell'Onu, del primo album di musica popolare realizzato in lingua Esperanto dal titolo "Dangera Ul", esperimento pressochè unico nel suo genere. Negli anni 80' collabora sempre come tastierista e arrangiatore con il gruppo Rock americano dei Toto, in un progetto artistico tra Italia e Stati Uniti, mentre parallelamente forma il gruppo "Indaco", con cui si esibisce in grandi spazi come Mattatoio Rock, Castel S.Angelo, PalaEur. Nel 1990 pubblica il suo primo album "Esseno" in cui confluiscono lo studio e le sperimentazioni fatte nel corso degli anni precedenti; su delle tessiture ritmiche di tipo elettronico portate all'estremo, si riscontrano fasce armoniche e melodiche riconducibili sia a gruppi tedeschi come Tangerine Dream, Amon Düül, Popul Vhu, sia sonorità mutuate da spot pubblicitari o da colonne sonore del passato ma riviste e aggiornate in un processo di tipo cibernetico. Negli album successivi questa ricerca viene portata all'esasperazione nel disco "Tutta la Rabbia del mondo" del 1994, dove Esseno riesce con un abile gioco di campionamenti a far parlare un delfino e cantare un dinosauro, oltre alla ricerca ritmica ormai al limite del parossimo. Dopo una pausa di alcuni anni dedicati alla ricerca di nuove sonorità e alla creazione di una propria etichetta discografica indipendente, la Qumran Records, nel 2003 viene pubblicato "In questo momento", altra tappa importante dello stile musicale e sonoro di Alessandro Esseno, dove a fianco di brani sperimentali dai toni apocalittici convivono episodi acustici o elettroacustici come il rifacimento in chiave orchestrale di un brano del cantautore cileno Victor Jara "La partida". A questo disco ne seguono altri due di solo pianoforte "Scomposizioni" e "Piano solo". L'album successivo "Voce fuori campo" del 2005 viene stampato invece su etichetta Rai Trade che nel frattempo aveva mostrato grande interersse per le sperimentazioni sonore di Esseno, commissionandogli le musiche per alcune puntate importanti de "La storia siamo noi" di Giovanni Minoli tra cui Russicum, Morire di politica, Opus Dei, Ipotesi su Maria, fino ai recenti Viaggio nel sud in cinque puntate, e Carlo Casalegno del 2009. Ma soprattutto la pubblicazione dell'album "La terra non finisce all'orizzonte" del 2006, sancisce in maniera definitiva i caratteri dello stile di Alessandro Esseno compositore e pianista: Ritmi flessibili realizzati con diverse fasce di campionamenti, linee melodiche semplici e ancestrali con l'effetto di un ricordo che si perde nella memoria del tempo, aggressività primordiale che lascia spazio all'improvviso a dei momenti di serenità ascetica quasi naif. Tutto questo non passa inosservato alla critica specializzata, nè al pubblico che premia il lavoro di Esseno con una serie di download considerevoli facendogli superare nella classifica colonne sonore di iTunes addirittura il nuovo album di Ennio Morricone. Nell'ultimo album dal titolo "Pictures" del 2009, Alessandro Esseno torna al suo strumento, il pianoforte, con una serie di brani assolutamente inediti più due rivisitazioni in chiave jazzistica ma solo dal punto delle concatenazioni armoniche, con le caratteristiche di linguaggio che sono ormai la sua cifra inconfondibile di riconoscimento e inconfondibilità.

Opere

  • Musiche elettroacustiche


- Pictures (2009) – per pianoforte - Prima esecuzione: Ravello - Ravello Festival 09

- Musica capovolta (2009) – per archi e marimbe

- Quando il tempo finirà (2009) - per lastre di vetro amplificate

- Decomposizioni (2008) - per piccola orchestra e pianoforte

- Amore e Psiche (2008) - Poema sinfonico

- La mia liberta' (2007) - per pianoforte

- Nea (2007) - per nastro magnetico

- Una notte di un sabato sera (2007) - per nastro magnetico – Prima esecuzione: Roma - Teatro TendaStrisce, novembre 07

- La terra non finisce all'orizzonte (2006) - per nastro magnetico

- Voce fuori campo (2005) - per nastro magnetico

- Suonivisivi (2005) - per nastro magnetico

- Alessandro Esseno trio (2004) - per pianoforte, basso, e batteria - Prima esecuzione: Roma - Centro Sokka Gakkai, ottobre 04

- Dimensioni (2004) - per nastro magnetico

- Piano solo (2004) - per pianoforte - Prima esecuzione: Radio Rai 1 - La notte dei misteri giugno 04

- Scomposizioni (2004) - per pianoforte - Prima esecuzione: Amelia (TR) - giugno 04

- In questo momento (2003) - per nastro magnetico

- Immagini sonore 2 (2003) – per nastro magnetico

- Tracce di Cristo (2002) - per nastro magnetico

- Immagini sonore (2001) - per nastro magnetico

- In viaggio (2000) - per nastro magnetico

- Tutta la rabbia del mondo (1994) - per nastro magnetico - Prima esecuzione: Bruxelles, giugno 94

- Da mondi sconosciuti (1992) - per nastro magnetico - Prima esecuzione: Roma - S. Maria in Trastevere, giugno 92

- Esseno (1990) - per nastro magnetico - Prima esecuzione: Roma - Ippodromo di Tor di Valle, luglio 90


  • Musiche per multimedia


- 12.971 secondi (2003) – musica per video/installazione di T. Valeri – Prima esecuzione Roma "La Palma"

- Ho un anima anch'io (2000) - musiche per campagna pubblicitaria antivivisezione

- Il parco del pollino (2002) – documentario prodotto da Rai Due

- Ford (1989) – musiche per campagna pubblicitaria


  • Musiche per danza e teatro


- Anatol (2008) – Una notte di un sabato sera (2007) – Nea (2007) – Dimensioni (2004) – Cantata per i bambini morti di mafia (2000) – Rocce contro il vento (1995)


  • Musiche per la televisione


- Carlo Casalegno (2009) – di Giovanna Corvaglia – Prima esecuzione: Torino, Prix Italia settembre 09

- Viaggio nel sud (2009) – di Amedeo Ricucci

- Ipotesi su Maria (2008) – di Stefano Rizzelli

- Opus Dei (2008) – di Stefano Rizzelli

- Terre di schiavi (2008) – di Giulia Foschini e Giuseppe Giannotti

- La tratta infinita (2008) – di Giuseppe Giannotti, Giulia Foschini, Daniela Ghezzi

- La luna e il dito, Bologna 1977 (2007) – di Amedeo Ricucci

- La santa alleanza (2007) – di Amedeo Ricucci

- I cento fiori, l'Italia delle radio libere (2005) – di Amedeo Ricucci

- Morire di politica (2005) – di Amedeo Ricucci

- Macedonia (2004) – di Duilio Gianmaria

- Russicum (2003) – di Amedeo Ricucci


  • Musiche per il cinema


- L'altra scuola (2009) – di Paolo Maria Mancini e Enzo Castellari

- Ricominciare da capo (2005) – di Luis Jarrin

- Segni lontani (2005) – di Gianni Volpe

- Giorno perfetto (2005) – di Antonio Panzieri

- Estate maledetta (2002) – di Nino Marfè

- Il buio (2002) – di Giorgio Mastrostefano

- Accadde a Triora (2002) – di Giorgio Mastrostefano

- L'inganno perfetto (2000) – di Roberto Baldissarri


Bibliografia

- Pictures (2009) –

- Suoni dal centro dell'anima (2009) –

- La mia libertà (2008) – 15 pezzi per pianoforte

- Scomposizioni (2005) – 13 pezzi per pianoforte


Sito web

http://www.alessandroesseno.com


Poetica

Come dichiarato dallo stesso Esseno in diverse interviste, il suo metodo compositivo si basa sullo studio di forme naturali come la luce, l'acqua, il vento, forme che vengono poi scomposte e organizzate in un complicatissimo sistema di notazione musicale che lo stesso Esseno definisce "Ipno-ancestrale", nel senso che sia i periodi di composizione che quelli della stesura e realizzazione, seguono una tabella elaborata da Esseno sulla base dei propri bioritmi e delle fasi lunari. Altra particolarità della musica di Esseno sono i cicli di 3,5, e 7 che tornano sistematicamente nel corso di ogni brano, sia come rapporti tra i suoni sia per quanto riguarda la struttura dei pezzi, abolendo viceversa i numeri pari come il 2, 4, 8, ecc.ecc.. Mutuato dal sistema creato nell'antica Grecia da Pitagora e successivamente codificato dal teorico Zarlino, il sistema elaborato da Esseno prevede anche l'abbinamento con alcuni colori piuttosto che altri, oltre a rapporti e collegamenti di tipo neurologici e fisiologici, all'interno della cosiddetta Musicoterapia. Si pensi a questo proposito alla predilezione di alcuni compositori per tonalità come il do diesis minore (Chopin, Rachmaninoff, Sibelius). Fin dai suoi primi brani come "Elegia dei cristalli elettrici" del 1981, (brano composto come esercitazione quando era allievo presso il Conservatorio), la cifra stilistica e di riconoscimento della musica di Alessandro Esseno si è evoluta verso forme sempre più complesse alla maniera dei frattali matematici di Mandelbrot. Lo stesso Esseno ha tenuto a precisare di non riconoscersi in nessuna scuola o corrente musicale del XX secolo nè attuale, ma di sentirsi più vicino a forme ritmiche e armoniche di musica tibetana antica e africana, in particolare la musica dei pigmei. Altra influenza di cui lo stesso compositore ha parlato è quella di certe composizioni tipiche dei trovadori e minnesanger medioevali. In questo contesto anche l'uso del pianoforte (strumento con il quale il compositore ha completato gli studi in Conservatorio), si allinea alle strutture compositive con una nuova grammatica e sintassi musicale. Diversamente però da compositori come Bartòk, Ligeti, o i minimalisti tradizionali come Steve Reich, Terry Riley, Philip Glass e altri, il pianoforte di Esseno crea cellule ipnotiche precostituite (quasi come un sequencer elettronico), che vanno a scontrarsi con fasce sonore superiori o inferiori, in un magma sonoro spesso poliritmico e politonale, creando nell'ascoltatore uno "spaesamento sonoro" di tipo onirico, dove anche la scelta delle camere di reverberazione deve portare colui che ascolta ad uno smarrimento mistico simile a quello che avviene durante le cerimonie religiose, tra armonie liturgiche, odore di incenso, e cori umani amplificati naturalmente dalle arcate delle chiese. Oltre tutto questo, la ricerca sonora nella musica di Alessandro Esseno si è evoluta dagli esperimenti con i registratori Revox A77 ai sintetizzatori VCS3 e Moog della fine degli anni 70', ai primi campionamenti (ancora con nastro magnetico tagliato e rimontato in ordine casuale), nei primi anni 80', fino al suo esordio discografico del 1990, dove questa ricerca veniva portata all'estremo con la cassa della batteria per esempio, che sostituiva il rullante con figurazioni come i sessantaquattresimi. Negli ultimi lavori la sperimentazione di Esseno si avventura in territori a volte perfino bizzarri come nella musica di scena del balletto "Dimensioni", dove il ritmo del primo movimento viene dato dal classico fastidioso rumore dei jack input/output scollegati dal mixer, o come nella composizione "Quando il tempo finirà", dove lastre di vetro fatte costruire appositamente da Esseno, vengono amplificate con dei pickup microfonici sensibili sia allo sfregamento che alla percussione, o ancora sempre in "Dimensioni" dove 4 esecutori di flauto suonano delle linee melodiche a partire dalla nota mi, ma in quattro momenti diversi dello stesso anno, uno a gennaio, uno ad aprile, uno ad agosto, e l'ultimo a dicembre, senza che nessuno sappia cosa ha suonato l'altro. Il risultato finale con la sovrapposizione delle quattro registrazioni è quel solito senso di spaesamento spazio/temporale di cui si è detto sopra. A parte questo, nella musica di Esseno i canali di comunicazione con altri generi musicali come il jazz, la musica contemporanea, il rock, la musica da film, vengono lasciati aperti. Al fine di determinare un elettroshock culturale stavolta non nell'ascoltatore, ma nel compositore che è al tempo stesso fruitore e testimone del proprio tempo. http://www.dillinger.it/alessandro-esseno-quando-la-musica-cerca-la-trascendenza-18275.html


Webliografia

http://www.genovatune.net/recensioneExt.php?id=349

http://www.wikio.ithttp://http://www.wikio.it/article/107435703

http://www.ewriters.it/leggi.asp?W=37266

http://hubpages.com/hub/Alessandro-Esseno---Pictures-from-the-universe

http://www.articolando.com/Article/Alessandro-Esseno----Pictures--Lo-specchio-dell-anima/107043

http://www.alidicarta.it/leggi.asp?testo=14920090919