Essere...in chat: differenze tra le versioni

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A volte capita anche di ritrovarsi un clone di se stessi o del partner con cui si stava da tempo intavolando una relazione. I cloni sono coloro che assumono lo stesso nickname di altre persone e che fingono di essere loro per metterli nei guai, prendendo in giro o scrivendo parolaccie agli utenti con cui fino a poco prima si stava discorrendo tranquillamente. A questo punto tutto si capovolge, chi era te non è più te e chi è lui non è più lui.
 
A volte capita anche di ritrovarsi un clone di se stessi o del partner con cui si stava da tempo intavolando una relazione. I cloni sono coloro che assumono lo stesso nickname di altre persone e che fingono di essere loro per metterli nei guai, prendendo in giro o scrivendo parolaccie agli utenti con cui fino a poco prima si stava discorrendo tranquillamente. A questo punto tutto si capovolge, chi era te non è più te e chi è lui non è più lui.
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[[Categoria:Arte delle reti]]
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[[Categoria:Sociologia]]
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[[Categoria:Psicologia]]

Revisione 02:04, 19 Dic 2005

Essere in chat

La Rete mette a disposizione degli utenti anche un sistema di conversazione sincrona, la chat, che in inglese significa chiacchierare. Una chat è uno spazio virtuale suddiviso in stanze. Quando più persone sono connesse contemporaneamente possono entrare in un sistema di chat e conversare in tempo reale con tutti gli altri partecipanti connessi alla stanza virtuale.


Ognuno in chat assume vari nomi e varie personalità con le quali si identifica. Se da un lato molti credono che ciò possa portare allo sviluppo di molteplici identità o problemi di personalità, dall’altro ciò potrebbe essere utile per esplorare diversi aspetti di noi stessi. Ad ogni ora le chat sono attive e frequentate da persone di tutto il mondo, alcune chat room sono affollate e frequentate da migliaia di visitatori, altre sono piccole e tranquille. Se la sua attenzione lo permette, un utente può aprire più finestre di dialogo con sistemi di chat diversi e partecipare a più conversazioni contemporaneamente.


Anche in questo caso, trattandosi di una comunicazione basata sul testo scritto, il contenuto dei messaggi ne viene influenzato, rivelandosi più semplice ma arricchito dalle emoticons. In tutte le aree di incontro e scambio telematico, e anche nella corrispondenza privata, ci sono comportamenti che è meglio seguire. Non esistono regole fisse, imposte da qualcuno, se non quelle che ciascun sistema può stabilire al suo interno; ma ci sono "usi e costumi" abituali nella Rete, e dettati dall’esperienza, che è meglio rispettare, per non dare fastidio agli altri e per evitare spiacevoli conseguenze. Queste usanze sono definite scherzosamente netiquette1, il galateo della Rete.

Nonostante lo pseudonimo, la maggior semplicità e naturalezza del linguaggio spesso porta ad una maggior sincerità. I partecipanti finiscono molto spesso per mettere a nudo i propri sentimenti, il proprio carattere, i propri desideri più intimi, tutto ciò che è così difficile da tirar fuori anche davanti alle persone che si conoscono da sempre. Per questo molti considerano Internet come una valvola di sfogo, dove poter dare via libera a tutto ciò che sono costretti a reprimere nella vita quotidiana. Alla base di questo fenomeno c’è la grandissima diffusione di solidarietà in Rete, di gruppi virtuali di sostegno e di discussioni su particolari tematiche dove ognuno può fare domande che difficilmente riuscirebbe a fare di persona. In molti casi ciò permette di vedere una situazione da diversi punti di vista che magari da soli non si era stati in grado di cogliere, e di ridimensionare sé stessi nella realtà.


A volte capita anche di ritrovarsi un clone di se stessi o del partner con cui si stava da tempo intavolando una relazione. I cloni sono coloro che assumono lo stesso nickname di altre persone e che fingono di essere loro per metterli nei guai, prendendo in giro o scrivendo parolaccie agli utenti con cui fino a poco prima si stava discorrendo tranquillamente. A questo punto tutto si capovolge, chi era te non è più te e chi è lui non è più lui.