Franke W. Herbert

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Franke W. Herbert








==Titolo== Franke W. Herbert


Biografia

Franke W. Herbert (nato il 14 maggio 1927 a Vienna) è uno dei più importanti autori di fantascienza in lingua tedesca. È impegnato in tutti i settori della ricerca comprese la computer grafica e la digital art. Agli inizi degli anni cinquanta si dedica, tra le altre cose, alla fotografia sperimentale e dal 1955 si occupa dello studio delle oscillazioni prodotte dall’oscilloscopio parallelamente a Ben Laposky. Franke ha studiato fisica, chimica, matematica, psicologia e filosofia a Vienna. Dal 1973 al 1997 ha ricoperto un incarico universitario in “Cybernetical Aesthetic” presso l’Università di Monaco di Baviera (successivamente in computer grafica e computer art). Nel 1979 è stato co-fondatore dell’Ars Electronica di Linz (Austria). Dal 1979 al 1980 prende anche un incarico universitario in “introduzione alla psicologia di percezione” all’Università di Disegno di Bielefeld. Nel 1980 diventa un membro selezionato del “German PEN club” e si qualifica come professore. “The Green Comet”, una raccolta di composizioni, diventa il suo primo libro, tra gli altri scritti troviamo “Computer Graphics - Computer Art” dove analizza il computer come strumento rispetto al mondo dell’arte e della società contemporanea ed al suo sviluppo futuro. Alcuni suoi articoli circa la computer art vengono pubblicati nella rivista italiana Leonardo. Nel 1998 Franke ha partecipato al “Siggraph Art Show” d’Orlando ed è stato giurato al “VideoMath Festival” (Konrad Zuse-Zentrum, Berlino). Inoltre nel corso della sua vita ha preso parte ad innumerevoli spettacoli e presentazioni.


Sito web

http://www.zi.biologie.uni-muenchen.de/~franke/


Poetica

Franke scrive: “Se uno è impegnato, come siamo noi, in tutti i rami matematici e con un interesse in tutte le forme visuali che vengono alla luce, può ottenere molte forme e strutture mai viste prima - un’espansione del nostro ricco archivio di forme. Molte di queste forme hanno un considerevole fascino estetico. Secondo il solito criterio non possiamo chiamarli lavori originali d’arte. Ma possono essere considerati elementi disponibili per le nuove creazioni e possono essere usati per sviluppare le opere” (Leonardo Vol 28, No.2 giugno 1995). Questo testo dà un indizio del modo in cui lavora Franke. La sua attività principale non è quella di artista, ma il suo coinvolgimento pionieristico, con la nuova forma d’arte che emerge, ha aiutato lo sviluppo del medium. Il suo impegno costante ed innovativo nella computer art, durato all’incirca cinquant’anni, lo hanno designato come uno dei maggiori contribuenti al campo e un’inspirazione per gli altri. L’artista scrive nel 1998: “L’uso artistico dei sistemi digitali non è la cosa più importante ma lo scopo più interessante è il campo dove provare le nuove idee e presentare nuovi metodi. Il lavoro sperimentale con il nuovo strumento apre possibilità d’espressione non convenzionale, ed i risultati sono di grande valore. Questa è una delle sfaccettature delle grafiche digitali: un ponte tra arte, tecnologia, scienza e la vita quotidiana. Quando ho iniziato i primi esperimenti con i sistemi grafici computerizzati per scoprire il territorio sconosciuto della loro utilizzazione artistica, ho dovuto cimentarmi con elementi geometrici e curve aritmetiche, ed i risultati sembravano semplici e primitivi. Il nuovo modo d’approcciare alimentava, più che i risultati stessi, la speranza per un’evoluzione verso un nuovo strumento per le arti visuali e l’arte in generale. Ho lavorato con programmi d’arte visuale a partire dagli anni cinquanta, sono andato dall’analogico al digitale, dai plotter meccanici allo schermo ad alta risoluzione, dalle due alle tre dimensioni ed anche all’animazione; ma ancora sento il fascino per l’arte visuale odierna. La perfezione di una tecnica in soli quarant’anni sembra incredibile, ma dando un sguardo alle centinaia di opere che ho prodotto dal 1956 al 1998 noto non solo il mio percorso artistico, ma anche il progresso scientifico (Come è possibile constatare dalle opere riportate). Nessuno dovrebbe dimenticare che lo sviluppo dei sistemi di computer non è ancora finito, e questo significa che la computer art è ancora in un processo di esplorazione ed espanzione. Più precisamente questa situazione lascia la computer art come una sfida ancora aperta alla creatività, come in tutti gli anni già trascorsi”. Franke ha scelto l’algoritmo come base della sua arte, vi ha aggiunto ogni sviluppo delle nuove tecnologie ed ha applicato a questo potenziale la sua curiosità visuale. Questo include l’oscilloscopio, i plotter, le prime stampanti a getto d’inchiostro disponibili in Europa e le capacità dei primi PC da casa. Il suo interesse nell’estetica algoritmica occupa un posto importante nelle discussioni sull’arte che si svolgono in Germania. In conclusione si può dire che il progetto di Franke è sempre stato la visualizzazione di “tutti i rami matematici” come fondamento per l’arte.


Opere

  • Oszillogramm, 1961-1962
Franke-W.-Herbert1.jpg

Franke scrive: “Questo piccolo sistema è un semplice computer analogico, specialmente costruito da Franz Raimann per aiutarmi a creare immagini. è stato chiamato Oszillogramm perché, in principio, il risultato è la super-posizione di due componenti elettronici d’oscillazione. L’opera reale è in movimento, da vedere su un vecchio oscilloscopio a tubo catodico. La fotografia è una diapositiva presa dallo schermo”.











  • Desert, 1997
Franke-W.-Herbert2.jpg

Questa opera è stata fatta con Mathematica, uno strumento speciale per tutti i tipi di calcoli matematici, per la ricerca, per la visualizzazione, ed il software grafico Bryce. Franke scrive: “Cominciando con la sperimentazione matematica, ho sviluppato forme interessanti, una delle quali è stata importata in un panorama desertico fatto con Bryce”. Quest’opera fa parte di una serie di lavori in cui l’artista pone il suo interesse verso il futuro e la fantascienza, così nel contenuto di queste immagini prevalgono panorami di pianeti fantastici con frammenti di una tecnologia sconosciuta.






Bibliografia

Webliografia

http://www.dam.org/franke/index.htm http://www.siggraph.org/artdesign/gallery/S98/pione/pione2/franke.html http://en.wikipedia.org/wiki/Herbert_W._Franke