Giornalismo on line: differenze tra le versioni

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Giornalismo: Attività di Ideazione, Redazione e Pubblicazione dei giornali.
 
Giornalismo: Attività di Ideazione, Redazione e Pubblicazione dei giornali.
On line: In Linea, ovvero, la presenza di un documento (o file, di qualsiasi tipologia)
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On line: In Linea, ovvero, la presenza di un documento (o file, di qualsiasi tipologia) su Internet.
            su Internet.
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L’unione di questi due termini indica ovviamente che c’è stato in primo luogo un avvicinamento graduale delle due realtà e in seguito la vera e propria fusione.
 
L’unione di questi due termini indica ovviamente che c’è stato in primo luogo un avvicinamento graduale delle due realtà e in seguito la vera e propria fusione.
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Infine, la crisi, che non ha risparmiato neppure il settore delle notizie: negli ultimi tre anni gli organici sono stati bruscamente ridotti e non sono mancati veri fallimenti e chiusure di testate on line.
 
Infine, la crisi, che non ha risparmiato neppure il settore delle notizie: negli ultimi tre anni gli organici sono stati bruscamente ridotti e non sono mancati veri fallimenti e chiusure di testate on line.
  
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== Aspetti ==
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Il giornalismo on line ha rivoluzionato tutto, ha aperto nuove strade di informazione anche per le redazioni dei quotidiani e dei settimanali. Il giornalismo on line, per chi lavora nella carta stampata, significa avere molte informazioni in più oltre alle canoniche agenzie, vuol dire avere in tempo reale del materiale su cui lavorare, ovviamente da verificare. E' una fonte di informazione e anche una fonte di idee.
  
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Assomiglia molto al lavoro dell'agenzia, mettere le notizie in tempo reale, più velocemente possibile. Bisogna essere bravi ad arrivare prima degli altri, in questo si avvicina molto alla televisione, perché entrambi lavorano sull'anticipo sui tempi. Il giornalista della carta stampata lavora oggi per uscire domani, quindi deve cercare la notizia ma ha più modo di approfondire e di costruire. La risposta dei giornali all'informazione televisiva e on line è quella di aprire più pagine tematiche e di approfondimento, che vanno al di là.
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La notizia esce quasi sempre il giorno prima, quindi si cerca di sviscerarla con idee grafiche, info grafiche o con i pezzi di grande firme che possono raccontare, nobilitare e anche andare dietro le quinte della notizia.
  
Considerazioni attuali
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La tecnologia toglie spazio alla creatività ed è chiaro che con una ricerca automatica si possano trovare on line le notizie che vogliamo. Il giornalismo però non è solo notizia, ma anche saperla analizzare e verificare, troppo spesso adesso si vedono articoli in cui nessuno rischia più. Anche l'Ansa, che un tempo era il verbo,  costretta oggi ad inseguire, i suoi concorrenti sono proprio i giornali on line. Quindi il giornalista della carta stampata rischia di sbagliare molto più di prima, bisogna stare attenti. Nonostante tutto rimane una figura centrale, è colui che filtra, che ha la sensibilità per la notizia e che può inventare quello che altri non riescono a fare. Tolto questo si appiattisce tutto ed è il rischio che sta correndo oggi l'informazione. Inoltre nessun giornalista è uguale ad un altro, i computer evidentemente sì.
I nuovi giornalisti e le competenze richieste
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Il ruolo del giornalista, soprattutto con gli ultimi contratti, è molto sminuito, molta "carne da macello" e poca qualità. Sta subendo una svalutazione ingiusta e sta anche alla categoria lottare contro questo trend. Internet dà la possibilità di diventare giornalisti prima rispetto al passato, aprendo nuovi spazi, ma dal punto di vista delle retribuzioni e delle garanzie si definiscono continuamente nuovi punti.
Caratteristiche per un buon giornalismo on-line
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In futuro il ruolo del giornalista tradizionale sarà sempre più incerto, si va verso un appiattimento totale, ci sono molte macchine da guerra, soldati semplici e poca gente che ha voglia di fare un salto di qualità. Forse è perché non ci sono più i maestri di una volta, ma molto sfruttamento, con persone che lavorano tantissimo e non vengono pagate niente. Il giornalista è un lavoro che piace a molti. La professione on line porterà il giornalista a stare sempre più fermo, a fare un lavoro d'ufficio, dove si assemblano notizie e si mandano on line. Chi vuol fare il giornalista forse non sogna questo. Comunque l'informazione on line aumenta il flusso di comunicazione e migliorerà la qualità dei giornali perché questi saranno costretti a fare un salto, che alcuni hanno già fatto e che altri  faranno.
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== I nuovi giornalisti e le competenze richieste ==
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Il giornalismo on line ha bisogno di particolari figure professionali che per un verso possono essere assimilate al giornalista tradizionale e per l’altro se ne discostano, creando situazioni del tutto nuove.
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Sanno cercare, verificare, e scrivere le notizie; conoscono le nuove tecnologie e hanno maggiore consapevolezza del pubblico a cui si rivolgono. Difficilmente si trovano nel posto in cui avviene il fatto, molto più spesso i giornalisti usano tutte le fonti che hanno disposizione senza muoversi dal loro tavolo di fronte a un monitor; raccolgono le news, selezionano, tagliano e incollano, organizzano e linkano. Creano una sorta di percorso di navigazione per il lettore diventando la sua guida: non più un cane da guardia bensì un infomediatore imprescindibile nella giungla di contenuti che circolano in rete.
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Esistono, comunque, anche esperienze diverse come Indymedia e Informazione senza frontiere che rappresentano un modo per diffondere liberamente e in modo partecipato le notizie raccolte sul
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luogo del fatto da inviati volontari: consentono spesso di divulgare quelle news che non potrebbero trovare posto in un giornale o in Tg.
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Tutti i redattori on line svolgono azioni che prima erano separate
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tra figure professionali diverse :
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- sanno usare un linguaggio adatto al web;
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- conoscono gli strumenti dell’informatica;
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- impiegano le tecniche multimediali e dell’interattività;
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- ottimizzano i sistemi di ricerca;
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- hanno nozioni di webmarketing.

Revisione 02:51, 9 Feb 2007

Giornalismo on line

Giornalismo: Attività di Ideazione, Redazione e Pubblicazione dei giornali. On line: In Linea, ovvero, la presenza di un documento (o file, di qualsiasi tipologia) su Internet.

L’unione di questi due termini indica ovviamente che c’è stato in primo luogo un avvicinamento graduale delle due realtà e in seguito la vera e propria fusione. “L’avvicinamento” coincide con quel periodo in cui l’informazione passa dalla carta stampata alla radio, poi alla televisione e infine a Internet.

Cenni Storici

Negli anni 90 Internet ha iniziato la sua ascesa e i primi servizi on line tra cui American On Line e Prodigy hanno offerto l’informazione giornalistica come punto di forza del loro ventaglio di contenuti ma i proventi sono andati a finire quasi tutti nelle tasche dei fornitori di infrastruttura. Il primo vero e proprio giornale elettronico è nato nel 92, è stato chiamato MERCURY CENTER ed era la versione on line di un quotidiano pubblicato nella Silicon Valley: il suo successo è stato costruito sul negozio dell’informazione, per cui quando qualcuno voleva un’informazione sapeva di potersi rivolgersi a quella pubblicazione prima che alle altre, e sulla interazione dei lettori con i giornalisti. Salon, invece, è stata la prima e-zine, nata su e per il web senza un giornale cartaceo tradizionale alle spalle, nel 1995. Nonostante il suo successo come rivista culturale non è diventata ancora un’impresa redditizia e anzi ha sfiorato più volte il fallimento. Hot wired per primo ha introdotto i banner; in seguito ha chiesto ai suoi lettori di compilare, prima della visione, un formulario ma senza ottenere la collaborazione sperata. Allora la fornitura dei dati personali è diventata facoltativa e utile per poter visitare le pagine nuove aggiunte dopo l’ultima visita. Tra le nuove rubriche introdotte ce ne sono due che meritano una particolare menzione: con la prima corrispondenti e volontari da tutto il mondo potevano proporre dei pezzi (GIORNALISMO PARTECIPATIVO) mentre nella seconda chiamata Piazza, si offriva uno spazio per le discussioni in tempo reale sui temi caldi del momento. Il Wall street journal è l’unica impresa editoriale che è sempre riuscita a farsi pagare poiché dà notizie indispensabili agli operatori finanziari. Il New York times, invece, è arrivato tardi in rete: dopo un inizio a pagamento è tornato gratuito. Nel 96 anche in Italia molti giornali hanno aperto la loro versione elettronica dopo “L’unione sarda” e “L’Unità” ma il loro destino è stato altalenante e mai prevedibile. Cresciuto contemporaneamente anche il numero delle pubblicazioni esclusivamente on line, è nel 1997 che nasce negli Stati Uniti per poi trasferirsi in Italia il fenomeno weblog, significativo perché è un’esperienza di giornalismo on line “puro” e incentrato su quegli elementi che la rete ha esaltato, personalizzazione e interattività su tutti. L’informazione giornalistica è divenuta col tempo una componente fondamentale anche dei portali, i siti che raccolgono le varie tipologie di servizi più utili a fidelizzare il cliente. Infine, la crisi, che non ha risparmiato neppure il settore delle notizie: negli ultimi tre anni gli organici sono stati bruscamente ridotti e non sono mancati veri fallimenti e chiusure di testate on line.

Aspetti

Il giornalismo on line ha rivoluzionato tutto, ha aperto nuove strade di informazione anche per le redazioni dei quotidiani e dei settimanali. Il giornalismo on line, per chi lavora nella carta stampata, significa avere molte informazioni in più oltre alle canoniche agenzie, vuol dire avere in tempo reale del materiale su cui lavorare, ovviamente da verificare. E' una fonte di informazione e anche una fonte di idee.

Assomiglia molto al lavoro dell'agenzia, mettere le notizie in tempo reale, più velocemente possibile. Bisogna essere bravi ad arrivare prima degli altri, in questo si avvicina molto alla televisione, perché entrambi lavorano sull'anticipo sui tempi. Il giornalista della carta stampata lavora oggi per uscire domani, quindi deve cercare la notizia ma ha più modo di approfondire e di costruire. La risposta dei giornali all'informazione televisiva e on line è quella di aprire più pagine tematiche e di approfondimento, che vanno al di là. La notizia esce quasi sempre il giorno prima, quindi si cerca di sviscerarla con idee grafiche, info grafiche o con i pezzi di grande firme che possono raccontare, nobilitare e anche andare dietro le quinte della notizia.

La tecnologia toglie spazio alla creatività ed è chiaro che con una ricerca automatica si possano trovare on line le notizie che vogliamo. Il giornalismo però non è solo notizia, ma anche saperla analizzare e verificare, troppo spesso adesso si vedono articoli in cui nessuno rischia più. Anche l'Ansa, che un tempo era il verbo, costretta oggi ad inseguire, i suoi concorrenti sono proprio i giornali on line. Quindi il giornalista della carta stampata rischia di sbagliare molto più di prima, bisogna stare attenti. Nonostante tutto rimane una figura centrale, è colui che filtra, che ha la sensibilità per la notizia e che può inventare quello che altri non riescono a fare. Tolto questo si appiattisce tutto ed è il rischio che sta correndo oggi l'informazione. Inoltre nessun giornalista è uguale ad un altro, i computer evidentemente sì. Il ruolo del giornalista, soprattutto con gli ultimi contratti, è molto sminuito, molta "carne da macello" e poca qualità. Sta subendo una svalutazione ingiusta e sta anche alla categoria lottare contro questo trend. Internet dà la possibilità di diventare giornalisti prima rispetto al passato, aprendo nuovi spazi, ma dal punto di vista delle retribuzioni e delle garanzie si definiscono continuamente nuovi punti.

In futuro il ruolo del giornalista tradizionale sarà sempre più incerto, si va verso un appiattimento totale, ci sono molte macchine da guerra, soldati semplici e poca gente che ha voglia di fare un salto di qualità. Forse è perché non ci sono più i maestri di una volta, ma molto sfruttamento, con persone che lavorano tantissimo e non vengono pagate niente. Il giornalista è un lavoro che piace a molti. La professione on line porterà il giornalista a stare sempre più fermo, a fare un lavoro d'ufficio, dove si assemblano notizie e si mandano on line. Chi vuol fare il giornalista forse non sogna questo. Comunque l'informazione on line aumenta il flusso di comunicazione e migliorerà la qualità dei giornali perché questi saranno costretti a fare un salto, che alcuni hanno già fatto e che altri faranno.

I nuovi giornalisti e le competenze richieste

Il giornalismo on line ha bisogno di particolari figure professionali che per un verso possono essere assimilate al giornalista tradizionale e per l’altro se ne discostano, creando situazioni del tutto nuove. Sanno cercare, verificare, e scrivere le notizie; conoscono le nuove tecnologie e hanno maggiore consapevolezza del pubblico a cui si rivolgono. Difficilmente si trovano nel posto in cui avviene il fatto, molto più spesso i giornalisti usano tutte le fonti che hanno disposizione senza muoversi dal loro tavolo di fronte a un monitor; raccolgono le news, selezionano, tagliano e incollano, organizzano e linkano. Creano una sorta di percorso di navigazione per il lettore diventando la sua guida: non più un cane da guardia bensì un infomediatore imprescindibile nella giungla di contenuti che circolano in rete. Esistono, comunque, anche esperienze diverse come Indymedia e Informazione senza frontiere che rappresentano un modo per diffondere liberamente e in modo partecipato le notizie raccolte sul luogo del fatto da inviati volontari: consentono spesso di divulgare quelle news che non potrebbero trovare posto in un giornale o in Tg. Tutti i redattori on line svolgono azioni che prima erano separate tra figure professionali diverse : - sanno usare un linguaggio adatto al web; - conoscono gli strumenti dell’informatica; - impiegano le tecniche multimediali e dell’interattività; - ottimizzano i sistemi di ricerca; - hanno nozioni di webmarketing.