Giornalismo on line

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Giornalismo on line

Giornalismo: Attività di Ideazione, Redazione e Pubblicazione dei giornali. On line: In Linea, ovvero, la presenza di un documento (o file, di qualsiasi tipologia)

            su Internet.

L’unione di questi due termini indica ovviamente che c’è stato in primo luogo un avvicinamento graduale delle due realtà e in seguito la vera e propria fusione. “L’avvicinamento” coincide con quel periodo in cui l’informazione passa dalla carta stampata alla radio, poi alla televisione e infine a Internet.

Cenni Storici

Negli anni 90 Internet ha iniziato la sua ascesa e i primi servizi on line tra cui American On Line e Prodigy hanno offerto l’informazione giornalistica come punto di forza del loro ventaglio di contenuti ma i proventi sono andati a finire quasi tutti nelle tasche dei fornitori di infrastruttura. Il primo vero e proprio giornale elettronico è nato nel 92, è stato chiamato MERCURY CENTER ed era la versione on line di un quotidiano pubblicato nella Silicon Valley: il suo successo è stato costruito sul negozio dell’informazione, per cui quando qualcuno voleva un’informazione sapeva di potersi rivolgersi a quella pubblicazione prima che alle altre, e sulla interazione dei lettori con i giornalisti. Salon, invece, è stata la prima e-zine, nata su e per il web senza un giornale cartaceo tradizionale alle spalle, nel 1995. Nonostante il suo successo come rivista culturale non è diventata ancora un’impresa redditizia e anzi ha sfiorato più volte il fallimento. Hot wired per primo ha introdotto i banner; in seguito ha chiesto ai suoi lettori di compilare, prima della visione, un formulario ma senza ottenere la collaborazione sperata. Allora la fornitura dei dati personali è diventata facoltativa e utile per poter visitare le pagine nuove aggiunte dopo l’ultima visita. Tra le nuove rubriche introdotte ce ne sono due che meritano una particolare menzione: con la prima corrispondenti e volontari da tutto il mondo potevano proporre dei pezzi (GIORNALISMO PARTECIPATIVO) mentre nella seconda chiamata Piazza, si offriva uno spazio per le discussioni in tempo reale sui temi caldi del momento. Il Wall street journal è l’unica impresa editoriale che è sempre riuscita a farsi pagare poiché dà notizie indispensabili agli operatori finanziari. Il New York times, invece, è arrivato tardi in rete: dopo un inizio a pagamento è tornato gratuito. Nel 96 anche in Italia molti giornali hanno aperto la loro versione elettronica dopo “L’unione sarda” e “L’Unità” ma il loro destino è stato altalenante e mai prevedibile. Cresciuto contemporaneamente anche il numero delle pubblicazioni esclusivamente on line, è nel 1997 che nasce negli Stati Uniti per poi trasferirsi in Italia il fenomeno weblog, significativo perché è un’esperienza di giornalismo on line “puro” e incentrato su quegli elementi che la rete ha esaltato, personalizzazione e interattività su tutti. L’informazione giornalistica è divenuta col tempo una componente fondamentale anche dei portali, i siti che raccolgono le varie tipologie di servizi più utili a fidelizzare il cliente. Infine, la crisi, che non ha risparmiato neppure il settore delle notizie: negli ultimi tre anni gli organici sono stati bruscamente ridotti e non sono mancati veri fallimenti e chiusure di testate on line.


Considerazioni attuali I nuovi giornalisti e le competenze richieste Caratteristiche per un buon giornalismo on-line