Grammatica Culturale

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Come è possibile, che nella nostra società, le persone accettino con tanta naturalezza i molteplici rapporti di potere? Come mai questi rapporti sono vissuti come normali? Come turbare e confondere tale consenso sociale? Tale sottomissione ai rapporti di potere e comando viene appresa sin da piccoli per esempio a scuola gli elementi della cultura dominante sono inculcati da subito, come i fondamenti storici dominanti, la cultura di base e il sistema di valori e delle norme sociali. All'interno della scuola, luogo primo di socializzazione, gli studenti sono sottoposti coercitivamente al rapporto alunno-insegnate dove viene riconfermata l'autorità di chi sta di fronte ma anche la convinzione che la sottomissione all'autorità sia l'unico modo possibile di organizzare i rapporti sociali. Nell'ambito delle regole scolastiche studenti e insegnanti assumono comportamenti che, al di fuori della scuola, serviranno a salvaguardare un ordine fondato sui rapporti di potere e dominio. L'insieme di tali regole, scritte e non, lo definiamo grammatica culturale.

Cosa è la grammatica culturale?

La grammatica culturale è l'insieme sistema di regole posto alla base della lingua che apprendiamo senza esserne consapevoli; con l'espressione grammatica culturale viene indicato il sistema di regole che struttura i rapporti e le interazioni sociali. Esso racchiude la totalità di codici estetici e le regole di comportamento. La grammatica culturale regola gli innumerevoli rituali che si ripetono ogni giorno a tutti i livelli di società e comprende le divisioni sociali dello spazio e del tempo, che determinano le forme di movimento e le possibilità di comunicazione. La grammatica culturale è espressione delle relazioni sociali di potere e comando, e le sue regole giocano un ruolo importante nella produzione delle relazioni. Essa penetra l'intero spazio sociale, culturale, pubblico e non. In luoghi diversi, nelle scuole e nelle associazioni, alle conferenze, sul posto di lavoro, nelle birrerie, in famiglia, nella vita di tutti i giorni, la grammatica culturale produce forme di rapporti sociali, ma ne regola anche le differenziazioni. Essa consente alle persone di orientarsi nello spazio sociale, le guida nel loro agire, ma soprattutto consiglia determinate interpretazioni di situazioni. Oggetti d'uso e modi di comportamento, interazioni e rituali sono segni, significano qualche cosa. Il semiologo Roland Barthes ha trattato diffusamente del processo di produzione di significato a vantaggio della società borghese.

dietro la naturalezza. Per Barthes un segno è composto da due elementi: il portatore di significato (significante) e il senso con ciò espresso (significato). Secondo il corretto modus operandi della grammatica culturale, è importante che si possano distinguere due sistemi di segni: nel primo i significanti hanno un senso chiaro espresso linguisticamente, quindi un significato. Dal rapporto tra significante e significato emerge un senso. In questo primo sistema di segni, la seduta di una associazione con le sue strutture determinanti, ha più o meno il senso di regolare le esigenze dell'associazione in modo razionale ed efficace. Nel secondo sistema la seduta si trasforma nella forma semplice, nel significante. Non è più importante se per la presidenza viene scelto il Sig A ola Sig.ra B, se l'associazione fa la sua gita annuale nella Pianura Padana o in Valle d'Aosta. Ciò che conta è che la seduta venga condotta ordinatamente, in conformità con la grammatica culturale, che i soci siano vestiti adeguatamente, che venga mantenuta la gerarchia presidenza-membri ordinari, che tutti si comportino conformemente al loro status . In questo secondo sistema di segni, che Barthes definisce sistema del mito, la seduta dell'associazione significa semplicemente che il potere deve essere accettato e che i processi sociali devono venire regolati gerarchicamente. Questo significato viene trasportato in innumerevoli situazioni quotidiane e modelli comuni di comportamento. In questo sistema mitico esprimono la normalità dei rapporti dominanti e ciò la legittimità di potere e comando. in questo senso la grammatica culturale è parte di una mitologia del quotidiano nel quale potere e comando appaiono come naturali dati di fatto. Questa mitologia è così naturalmente parte della vita degli uomini, che questa non viene quasi mai tematizzata: la grammatica culturale non è oggetto di discussione. È difficile pensare ad una alternativa alle gerarchie e ai rapporti di potere già contenti nelle forme del rapporto quotidiano, perché la grammatica culturale non solo sottomette persone ai rapporti dominanti, ma concede loro anche offerte di identificazione; accettarle comporta la possibilità di esercitare potere, almeno in dati momenti. Prima di occuparci di come possano essere disturbati i meccanismi della produzione di potere e comando bisogna dire ancora sulla problematica di questo concetto, partendo dal fatto che i rapporti di dominio hanno un senso preciso. In una società capitalistica si integrano relazioni di potere palesi e in forma quotidiana di esercizio di micro-potere. Il potere non funziona solo attraverso la coercizione, ma anche attraverso offerte di identificazione (status sociale): in una cultura del dominio in cui i conflitti sociali vengono regolati attraverso gerarchie, e di conseguenza appaiono risolvibili solo in questo modo, tutti gli individui (o quasi) collaborano al mantenimento dei rapporti, cercando di costruire la propria posizione in contrapposizione a quanti si trovano in una condizione peggiore della loro. Non solo conflitti tra classi, ma anche le gerarchie etniche e la disparità uomo/donna funzionano secondo i principi della sottomissione e della collocazione nell'ambito sociale. Il modo in cui nelle società borghesi avanzate, viene esercitato e mantenuto il potere-comando senza bisogno di esercitare una violenza diretta, può essere

L'egemonia non si produce solo a livello verbale-discorsivo, ma anche nel modo in cui le norme sociali (borghesi) determinano la vita quotidiana degli uomini: essa nasce dall'imposizione e dall'applicazione di norme di relazione, modi di comunicazione; essa nasce nel campo della grammatica culturale. Le forme culturali sono così elementi determinati della riproduzione dei rapporti sociali di dominio, esse sono, per la loro entità, almeno altrettanto importanti delle istituzioni statali. Quando si parla di grammatica culturale, il concetto di cultura si estende ben oltre il canone borghese di arte, musica e letteratura, inclusa l'industria artistica a esso collegata, e si estende anche oltre l'inclusione di forme sottoculturali. L'idea che la cultura si formi in segmenti sociali circoscritti è tipica dell'ideologia borghese. In un senso più ampio, la cultura comprende tutte le forme di espressione umana, le attribuzioni di significato, le azioni e i prodotti del quotidiano.