Il giardino delle anime: differenze tra le versioni

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Nel giardino le anime nuotano sottotraccia, ombre nere, fantasmatiche. Ruotano nell’acqua e seguono i nostri passi. Quando un bambino si getta in quel mare luminoso le ombre nuotano con lui e cercano di uscire dai loro abissi per muoversi in superfice oppure per trascinare il visitatore nell’acqua azzurra, in profondità. Quella di Studio Azzurro è la guerra totale, senza fine, del mondo reale contro il virtuale.
 
Nel giardino le anime nuotano sottotraccia, ombre nere, fantasmatiche. Ruotano nell’acqua e seguono i nostri passi. Quando un bambino si getta in quel mare luminoso le ombre nuotano con lui e cercano di uscire dai loro abissi per muoversi in superfice oppure per trascinare il visitatore nell’acqua azzurra, in profondità. Quella di Studio Azzurro è la guerra totale, senza fine, del mondo reale contro il virtuale.
  
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Una superficie d’acqua elettronica. Qualcosa, di lì a poco, accadrà. Mentre i piedi continuano ad aderire alla superficie acquosa, essa si agita, si increspa, si illumina a fra le piccole onde comincia a prendere forma una figura. E’ una nascita. Le immagini, come doppi virtuali dei corpi reali, si animano seguendo una struttura narrativa che si rifà al mito di Teseo e Arianna. I corpi riemergono, compiono le loro azioni e si fermano, aspettando un altro passaggio. Comincia così la danza dei passi, ossequiosi, prudenti e man mano sempre più frettolosi, scomposti. La musica avvolge lo spazio e lo spettatore in un flusso sonoro di continui intrecci e variazioni musicali.
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Revisione 15:24, 17 Mag 2009

Titolo

Il giardino delle anime

Autore

Studio Azzurro


Anno

1997

Descrizione

Nel giardino le anime nuotano sottotraccia, ombre nere, fantasmatiche. Ruotano nell’acqua e seguono i nostri passi. Quando un bambino si getta in quel mare luminoso le ombre nuotano con lui e cercano di uscire dai loro abissi per muoversi in superfice oppure per trascinare il visitatore nell’acqua azzurra, in profondità. Quella di Studio Azzurro è la guerra totale, senza fine, del mondo reale contro il virtuale.

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Titolo:

Il giardino delle anime


Autore:

Studio Azzurro


Anno:

1997

Luogo:

Amsterdam, New Metropolis, Science and Technology Center


Sito web:

Descrizione:

installazione interattiva "Mettersi ora ad enumerare analogie corrispondenze e contrasti tra questa classica tragedia, la nostra quotidianità, ed i tentativi di spiegare quelle zone del nostro essere più intimo e profondo sarebbe cosa ripetitiva e parziale, la struttura interattiva dell’opera permette ad ogni spettatore di organizzare interpretandola, una propria drammaturgia dialogata con elementi non sempre direttamente controllabili come l’"intelligenza" del compiuter e le azioni degli altri spettatori che si muovono nello stesso spazio."(estratto da" Studio Azzurro, Ambienti sensibili", Electa 1999, pagg. 55-65)

Una superficie d’acqua elettronica. Qualcosa, di lì a poco, accadrà. Mentre i piedi continuano ad aderire alla superficie acquosa, essa si agita, si increspa, si illumina a fra le piccole onde comincia a prendere forma una figura. E’ una nascita. Le immagini, come doppi virtuali dei corpi reali, si animano seguendo una struttura narrativa che si rifà al mito di Teseo e Arianna. I corpi riemergono, compiono le loro azioni e si fermano, aspettando un altro passaggio. Comincia così la danza dei passi, ossequiosi, prudenti e man mano sempre più frettolosi, scomposti. La musica avvolge lo spazio e lo spettatore in un flusso sonoro di continui intrecci e variazioni musicali. Installazione interattiva permanente un tappeto, 3 schermi, 6 videoproiezioni (3 mobili), 9 laserdisk


Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Bibliografia:

Webliografia:

http://www.studioazzurro.com/opere/ambienti_sensibili/il_giardino_delle_anime