Indymedia: differenze tra le versioni
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| + | Tali siti che sviluppati come [[blog]] consentono la pubblicazione di articoli a chiunque decida di entrare all’interno del collettivo, non vi è dunqe la presenza di nessuna gerarchia di organizzazione dei contenuti che si possono o non si possono pubblicare. È l’utente stesso a fare informazione che non accetta in maniera passiva i contenuti proposti dal mezzo di comunicazione di massa. La fama di Indymedia si basa su questo concetto in maniera antagonista rispetto ai media mainstream basati sulle firme di pochi giornalisti di fama. | ||
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Revisione 20:06, 7 Mar 2007
Argomento
Descrizione
Le esigenze di questo tipo di giornalismo trovano riscontro in Indymedia.org, abbreviazione Idipendent Media Center(IMC),creata da attivisti di Seattle per riferire gli avvenimenti del World Trade Organisatio tenutosi nel 1999. Da allora si sono diffusi in tutto il mondo i collettivi IMC. I collettivi di Indymedia producono articoli informativi sia stampati, che audio, che video ma sono i blog regioanli che più rispondono alle caratteristiche di giornalismo partecipativo. Tali siti che sviluppati come blog consentono la pubblicazione di articoli a chiunque decida di entrare all’interno del collettivo, non vi è dunqe la presenza di nessuna gerarchia di organizzazione dei contenuti che si possono o non si possono pubblicare. È l’utente stesso a fare informazione che non accetta in maniera passiva i contenuti proposti dal mezzo di comunicazione di massa. La fama di Indymedia si basa su questo concetto in maniera antagonista rispetto ai media mainstream basati sulle firme di pochi giornalisti di fama. La comunity è stata creata in contrapposizione dei media tradizionali come quelli governativi di proprietà di grandi corporazioni con l’obbiettivo di raggiungere quell’informazione oggettiva da sempre miraggio nei media tradizionali.
