Internationale stadte

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Argomento:

Internationale stadte

Descrizione:

L’Associazione Internationale Stadt (Città Internazionale) è stata fondata nel 1994 con l’obiettivo di sviluppare una struttura di comunicazione in Internet. Al progetto lavorano sviluppatori di software, specialisti in scienza delle comunicazioni e artisti mediatici che sviluppano e realizzano i concetti in Internet. La Internationale Stadt, quindi, si occupa di sviluppare prototipi di strategie di Rete innovative in senso tecnologico, ma anche sociale, prendendo in considerazione tutti i media. Il punto di partenza del progetto è stata la Internationale Stadt di Berlino, fondata il 01.01.1995. [...] Internationale Stadt come Net Communities socio-culturali sono nate anche in altre regioni: oggi esistono Internationale Stadt a Brema, Colonia, Madrid, Praga e Peine. Tra gli artisti e autori ci sono Joachim Blank, Karl-Heinz Jeron e Barbara Aselmeier. Internationale Stadt si occupa anche di corsi di istruzione per creatori di immagini libere, come ad esempio il Frauen Computer Zentrum Berlin, il WETEK Berlin, il Goldnetz e.V. Berlin o per ditte ed istituzioni come Telekom AG, Standort Oldenburg, Casa della Cultura a Berlino, Dokumenta X, Kassel. Vengono messe in rete, tra l’altro, nozioni base su Internet, Web-Design, programmazione HTML e conoscenze specifiche come la Server-Administration. Attualmente sono circa 500 gli User che accedono ad Internet nella Internationale Stadt. Tali utenti sono rintracciabili su singole postazioni di lavoro fino a computer collegati in reti aziendali.

Tratto e tradotto da: http://netzspannung.org/media-art/index.xsp?letter=I&tab=projekte&lang=de#peoplebrowser

Pianificazione città e organismo sociale:

La base di Internationale Stadt è rappresentata dall’attuale struttura socio-culturale di Internet. I fruitori della Internationale Stadt inizializzano funzioni di comando che influiscono sulla forma organizzativa della città. Ciò significa che vengono implementate strutture per l’auto-pianificazione. Gli abitanti non sono consumatori, ma comandano, come partecipanti attivi, il sistema sociale generale. La Internationale Stadt cambia ad opera di tutti gli abitanti, per il semplice fatto che sono abitanti. Le attività auto-determinate degli abitanti influiscono sull’atmosfera della città. Anche i fruitori passivi influiscono sul comportamento generale della città. Gli abitanti della città possono essere persone, ma anche gruppi ed organizzazioni, sistemi automatici e oggetti informatici (dati: testi, immagini, livesources, ecc.). Ogni abitante è rappresentato visivamente nella città. L’insieme di tutti gli abitanti rappresenta la città. Gli abitanti interni determinano l’immagine della città. A questo riguardo è irrilevante da dove chiamano il www-Server della Internationale Stadt. Ciò significa che il luogo (reale) non deve essere Berlino. Possono diventare abitanti interni della Internationale Stadt tutti coloro che vogliono partecipare alla vita della città, a prescindere da dove vivono. L’unica condizione è che abbiano un accesso www ad un nodo Internet x a piacere. Gli abitanti della Internationale Stadt possono disporre di zone pubbliche, semi-pubbliche e private. Ciò significa che sono loro stessi a stabilire quali informazioni possono essere pubblicamente accessibili e quali no. La zona privata classica è la mailbox. Integrando il servizio e-mail nel world wide web, gli utenti interni possono svolgere la loro corrispondenza privata senza uscire dall’interfaccia della Internationale Stadt.[…] L’interoperatività sociale degli abitanti interni della Internationale Stadt attraverso le Reti è uno degli obiettivi principali del sistema. Funzioni di gruppo incentivano la realizzazione dei progetti comuni. Viene aperto un gruppo quando gli abitanti invitano altri abitanti a creare un gruppo. Ciò si realizza registrando il proprio nome utente. Solo tali abitanti avranno quindi accesso alla zona www del gruppo, così che potranno lavorare sulle stese pagine a prescindere dall’ora e dal luogo in cui si trovano. Anche in questo caso si deve differenziare tra sfera pubblica e sfera privata. E’ lo stesso gruppo a stabilire se le pagine sviluppate in comune debbano o meno essere rese accessibili al pubblico. Le pagine www sviluppate dagli utenti interne possono essere visualizzate pubblicamente in rete. La comunicazione è resa possibile solo dopo aver instaurato una internazione interamente bidirezionale. La Internationale Stadt si propone come modello e le attività comunicative di tutti gli abitanti partecipano al contesto sociale complessivo. Oltre alle offerte informative degli utenti interni, la comunicazione degli utenti interni permette di generare nuove fonti di informazione. Le informazioni della Internationale Stadt possono quindi essere scambiate e discusse direttamente tra gli abitanti della città. In particolare, la comunicazione in tempo reale, proprio quella conosciuta nell’Internet Relay Chat (IRC), si integra su diversi punti dell’interfaccia della Città Internazionale, rendendo così possibile l’incontro in tempo reale all’interno della città. L’integrazione dell’IRC nel www è già realizzata.[…] La modalità di visualizzazione della città è pluridimensionale. Esiste un prospetto panoramico che contiene tutte le postazioni locali, vale a dire che il comportamento dell’intero sistema è visibile in un solo colpo d’occhio. Sono così resi trasparenti i legami complessi tra zone tematiche sovrapposte. La selezione di postazioni locali permette di accorciare i percorsi lunghi, consentendo così di raggiungere direttamente la zona tematica prescelta. Contrariamente a quanto avviene in una città reale, il centro della Internationale Stadt è il modello di attività inizializzato dai suoi abitanti. Gli edifici rappresentativi del centro delle città reali sono sostituiti dai contenuti. I contenuti a loro volta sono generati dall’interazione tra gli abitanti interni. I punti di riferimento topologici esistenti nel mondo reale sono convertiti nel mondo senza luogo della rete. Ecco perché essenzialmente non è importante da dove origina, in quale computer si trova il contesto di un’informazione. Quello che importa è solo l’informazione sull’informazione. Ciò significa che si sa che esiste e dove si può trovarla in rete.[…] In un prossimo futuro potranno esistere Internationale Stadt in luoghi diversi che tengono conto del loro riferimento locale nel mondo reale, quindi del loro ambiente socio-culturale, e pertanto potranno predisporre informazioni specifiche del luogo, ma anche cercare di generare uno scambio globale di informazione e comunicazione in un sistema di avvicendamento con altre città digitali o internazionali. In questo modo anche le informazioni locali potranno essere rese disponibili a livello globale. Un concetto fondamentale dell’offerta informativa della Internationale Stadt è la preparazione di dati specifici delle regioni nei settori a.(arte, media, musica), b. (sociale), c.( politico), d. (ambiente), e. (mercato). Il progetto Internationale Stadt presenta la città come fenomeno sociale dello sviluppo umano in Internet. La città come punto di raccolta, mezzo di comunicazione ed informazione con le sue offerte di servizi è un mezzo sociale e universale ed attira quindi particolare attenzione nel contesto dei nuovi media. Il punto di partenza del nostro progetto è la trasformazione di funzionalità ormai perdute nelle città reali in reti elettroniche. La visualizzazione dell’architettura della città in tale contesto perde d’interesse. La città nella rete non sostituirà la città reale, ma la completerà, la amplierà e la modificherà. Punto di partenza di tale visione è una comunione di interessi che trova le proprie fonti nelle iniziative artistiche, negli scienziati e in altre persone interessate. L’elemento di congiunzione di questo gruppo eterogeneo va ricercato nella ricerca e nell’utilizzo della rete mondiale di computer Internet. Internet, con i suoi milioni di utenti in una struttura assolutamente decentrata è un organismo sociale cresciuto negli anni. L’attuale sviluppo di questo mezzo di massa sta vivendo una forte accelerazione grazie agli effetti sinergici giganteschi degli uomini e delle istituzioni che vivono in esso. Come in ogni nuova scoperta tecnologica si tenta naturalmente quanto sia tecnicamente realizzabile, ma spesso non si riesce a verificare il senso e lo scopo di tale attività a livello di utilizzo umano. Le basi della nostra iniziativa nell’ambito di una struttura decentrata – sia nella Rete, sia nella collaborazione esterna alla Rete – sono rappresentate tecnologicamente e a livello di concetto dall’interesse e dall’abilità a muoversi in un contesto socio-culturale. L’idea dell’interoperatività sociale all’interno della rete non è sicuramente una novità, ma offre forse un’opportunità unica tra le tante premesse citate, vale a dire non assoggettare lo sviluppo di attività comunicative all’interno di reti elettroniche a meri scopi monetari. L’uomo si trova al centro della Internationale Stadt non come utente, ma come partecipante attivo. Le nuove relazioni interpersonali vengono iniziate attraverso la Internationale Stadt e influiscono sulla quotidianità della città reale. Attraverso l’Internet globale si scopre un’infrastruttura già esistente che permette la comunicazione e lo scambio di informazioni a livello internazionale. Il sistema si basa sul concetto del world wide web e può essere usato senza difficoltà anche da utenti non esperti. Una struttura con club, giornali, gallerie e molte altre fonti d’informazione di carattere digitale crea una base di partenza all’interno del mondo globale di Internet. Cerchie di utenti più ampie vengono a contatto con la Internationale Stadt grazie a terminali pubblici situati in luoghi diversi e possono utilizzare questo sistema anche da casa con un dispendio finanziario e tecnologico minimo. Le esperienze avute con i terminali Clubnetz in cinque Music Club di Berlino e con terminali www durante la Reichstagsverhüllung hanno mostrato che gli accessi pubblici alla Città Internazionale e ad Internet possono diventare una componente vitale dello spazio pubblico.

Tratto e tradotto da: http://netzspannung.org/media-art/index.xsp?letter=I&tab=projekte&lang=de#peoplebrowser

Webliografia: