Le convenzioni del web

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Argomento:

Le convenzioni del web

Descrizione:

Crescendo, ognuno di noi ha imparato che riconoscere le varie convenzioni nell'impaginazione del testo, rende più facile e veloce lo scorrere un giornale per trovare gli articoli che ci interessano (proprio come facciamo con una pagina web). Ogni mezzo di comunicazione sviluppa le proprie convenzioni e continua a perfezionarle e a svilupparne di nuove nel corso del tempo, (si pensi ai piccoli loghi semi-trasparenti che indicano il canale televisivo che stiamo guardando, ci sono voluti 50 anni di televisione prima che comparissero). Nel web le convenzioni ben applicate rendono più facile all'utente passare da un sito ad un altro senza sforzi per capirne il funzionamento, danno un senso di familiarità e qualche volta anche di déjà vu. Queste convenzioni sono già molte e la maggior parte delle prime nate, hanno origine in quelle dei giornali e delle riviste: una frase scritta con caratteri molto grandi è un titolo oppure poche righe di testo sotto un'immagine sono una didascalia, ecc. Tra le convenzioni nate esclusivamente per il web possiamo citare il pulsante “home” rappresentato dal disegno stilizzato di una casa, o l'icona del carrello della spesa che ci riconduce alla sezione del sito dove poter acquistare i prodotti. I designer spesso hanno la grande tentazione di stravolgere e reinventare queste convenzioni, perché sentono che il loro lavoro è quello di creare qualcosa di nuovo e diverso, ma a volte i loro sforzi non raggiungono buoni risultati. Se proprio non ci vogliamo attenere alle convenzioni dobbiamo essere certi che ciò con cui le stiamo sostituendo è così chiaro ed esplicativo che non richiede nessuna curva di apprendimento, oppure aggiunge un valore talmente importante che merita una piccola curva di apprendimento.


Bibliografia:

Sofia Postai, Web design in pratica, Edizioni Tecniche nuove, Milano 2006

Steve Krug , Don't make me think, Edizioni Tecniche nuove, Milano 2006