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Contents
Titolo:
Luci di inganni
Autore:
Anno:
1982
Luogo:
Milano
Sito web:
Descrizione:
«Nei nostri pensieri ciascuno schermo doveva essere trattato come lo spazio di un piccolo teatrino nel quale l'oggetto reale si rispecchiava, si prolungava, si animava, con l'intento di creare un dialogo continuo fra il dentro e il fuori dello schermo,tra la statiticità fisica dell'oggetto e la mobilità dell'immagine rappresentata». (Percorsi tra video, cinema e teatro-Electa-1995) «Il vecchio stagno, ah! – una rana salta dentro – dell’acqua il suono». Come un haiku nasce la prima "videoambientazione": in uno spazio immerso nella semioscurità, con luci profilate a terra e puntate sugli oggetti, sono inseriti i video che "mettono in immagine" alcuni oggetti in mostra. Ciascuno schermo è trattato come lo spazio di un teatrino nel quale l’oggetto reale si rispecchia, con l’intento di creare un dialogo continuo tra il dentro e il fuori dello schermo, tra la staticità fisica dell’oggetto e la mobilità dell’immagine rappresentata. Un percorso di piccoli inganni, che vuole evidenziare la possibilità di un uso espressivo del video. Video installazione di 7 opere (Videoarmadio; Videogoccia; Videolaminati; Videofumo; Videolampada; Videofiori; Videopoltrona) per 11 monitor. Oggetti della collezione 1981-82 del gruppo di designer Memphis. Produzione e progetto: Studio Azzurro
Collezione:
Genere artistico di riferimento:
Bibliografia:
Webliografia:
http://www.studioazzurro.com/opere/video_installazioni/luci_di_inganni