Matarazzo Raffaello

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Personaggio o gruppo

Matarazzo Raffaello

Biografia

Raffaello Matarazzo nasce il 17 agosto 1909 a Roma. E morirà sempre a Roma il 17 maggio 1966. Le sue qulità principali sono state l'interesse per la realtà quotidiana e per le commedie di divertimento e di costume. E in più è sempre stato un autore sensibile al senso dell'umorismo. Giornalista, si avvicina da giovane al cinema, nel ruolo di sogettista. La sua prima esperienza la fa al fianco di Mario Camerini per Figaro e la sua grande giornata, nel 1931. Dirige il suo primo film da regista nel 1933: è Treno popolare, girato completamente dal vero. E' la storia di una gita domenicale con qualche contrattempo e molte attente notazioni psicologiche e di costume. Ma il film non piace ai fascisti perchè vi trovano troppo disinteresse per i superiori destini della patria. E non ha neppure gran successo di pubblico. Ma sia critica che pubblico non tengono molto conto di questo autore fino alla svolta, che avviene nel 1949, quandoi dirige Catene, un drammone sentimentale melodrammatico.

Sito web

Poetica

Dichiara Matarazzo: "La storia dei personaggi che soffrono perchè vittime di ingiustizie sociali, o perchè travolti da umane ed eterne passioni, o perchè schiacciati da un destino cieco e crudele; le vicende imperniate sulla verità della vita quotidiana, verità non cercata nei fatti esteriori, ma nella concretezza stessa dell'esistenza di ognuno, il dissolversi improvviso, fatale di una felicità che sembrava raggiunta e che invece, di colpo, il caso, il fato ci toglie da sotto gli occhi con terribile inesorabilità, non sono forse questi gli argomenti che più interessano alla maggioranza? Allora, si obietterà, il pubblico ama solo la rappresentazione delle sciagure? No. Quello che ama di più è vedere come, attraverso l'opera dello stesso fato, per mezzo delle storture radrizzate, nei limiti resi possibili dall'umanità stessa, o infine, grazie alla rassegnazione, là dove inutile e vana è la lotta, si possa arrivare ad una felice conclusione, ad una più umana e sopportabile condizione di vita. Cioè la speranza, la speranza in un mondo migliore: ecco la grande aspirazione, lo spettacolo più bello e gradito per tutti coloro che certamente non vivono nel migliore dei mondi." Queste dichiarazioni pongono in luce la mentalità cattolica che ispira i film di Matarazzo: un cattolicesimo aperto ad una speranza di giustizia e felicità terrene, ma intimamente deluso, privo di energia combattiva. I personaggi patiscono gli eventi ed al massimocercano di riparare le conseguenze. La loro vita è affidata al destino cieco, che colpisce e rissoleva, abbatte e consola. Una religiosità che consente di vedere la vita popolare nella sua drammaticità quotidiana ma ne mistifica i problemi, eludendone ogni implicazione civile e sociale e riportandoli a circostanze strettamente individuali, fuori dall'intervento dei fattori storicamente determinati.

Opere

1933 Treno popolare 1934 Kiki 1936 Joe il rosso 1936 L'anonima Roylott 1937 Sono stato io 1939 Trappola d'amore 1939 L'albergo degli assenti 1941 L'avventuriera del piano di sopra 1941 Notte di fortuna 1942 Giorno di nozze 1943 Il birichino di papà 1947 Lo sciopero dei milioni 1947 Fumeria d'oppio 1949 Catene 1950 Paolo e Francesca 1950 Tormento 1951 I figli di nessuno 1952 Il tenente Giorgio 1952 Chi è senza peccato 1953 Giuseppe Verdi 1953 La nave delle donne maledette 1954 Vortice 1954 Torna 1954 Schiava del peccato 1955 Angelo bianco 1955 L'intrusa 1955 Guai ai vinti 1956 La risaia 1958 Manicomio autunno 1960 Carosella 1963 Adultero lui, adultera lei 1964 I terribili sette 1964 Amore mio

Bibliografia

VITTORIO SPINAZZOLA, Cinema e pubblico, lo spettacolo filmico in Italia 1945-1965, Bompiani, Milano, 1974

webliografia

it.wikipedia.org www.kataweb.it www.mymovies.it