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(libro di steinman)
 
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'''Personaggio o Gruppo:''' Media Filter  
=Media Filter=
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==Introduzione==
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Dagli anni trenta-quaranta ci sono stati tanti mutamenti, soprattutto tecnologici (uso più frequente dei media,uso del telefono e prime unità di calcolo, ecc..)  che hanno modificato la nostra società sia in modo positivo che negativo. In particolare facciamo l’esempio dei media, che sono poi diventati di "massa", che hanno portato un modo diverso di fare politica e promozione di consumi, si è passati dal cittadino al consumatore  controllato durante tutta la sua esistenza.
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==Media Tattici==
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In seguito a ciò, più verso gli anni sessanta, nascono dei media detti "tattici" che sono a basso costo e che vengono sfruttati da gruppi e individui che si sentono danneggiati o esclusi dalla cultura dominante, sono stati riconosciuti molto più efficaci dei media di regime.
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Si iniziano a delineare delle figure nuove , gli hacker, che sono degli specialisti per quanto riguarda le tecnologie informatiche, inizialmente fanno un lavoro di collegamento soprattutto fra le università poi inizieranno a sviluppare software, anche in modo collettivo (fra università), questo è servito allo sviluppo odierno dell’informatica e della telematica. Oggigiorno  il termine hacker significa "pirata informatico", ma non è sempre stato così,  anche perché esistono vari tipi di hacker  che non passano le loro giornate ad accedere nei server delle maggiori società internazionali sia pubbliche che private, ma ne esistono di quel tipo  che invece aiutano il cittadino a partecipare a tante situazioni di cui non si rende neanche conto: controllo sociale da parte delle istituzioni quindi mancanza della cosiddetta privacy, invitare verso determinati acquisti, riuscendo a far mantenere il potere economico e di conseguenza anche quello politico soltanto a pochi individui ledendo  i principi della democrazia.
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L’attivismo contro le multinazionali e le istituzioni sono state portate avanti prima negli Stati Uniti a partire dagli anni sessanta, perché proprio lì si sono avuti tutti i cambiamenti tecnologici che oggi interessano tutto il mondo; l’attivismo può consistere in dei cortei, picchettaggio, sabotaggio, petizioni ecc.., tutto questo si può anche attivare attraverso le nuove tecnologie telematiche (Internet), diversi sono così gli strumenti per far muovere l’opinione pubblica su un determinato proposito. Bisogna anche considerare che i movimenti di attivisti possono operare sia con delle azioni legali che attraverso delle azioni illegali quindi rischiose per chi le promuove.
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==Biografia==
==Media Filter==
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HACKER ART l’attivismo nell’arte in rete, ed altro... by Tommaso “Zedo & Wz‿ Tozzi
I media filter [http://www.mediafilter.org] sono i media infiltrati,che difficilmente si possono trovare sui mass-media tradizionali, cercano le notizie da diffondere di modo che la gente può avere una maggiore libertà di decisione, trovano in Internet il loro sfogo naturale, fanno conoscere tutti i risvolti delle notizie che non si dovrebbero diffondere perché colpirebbero gli alti utili di qualche società privata. Questo tipo di organizzazione svolge la sua azione negli Stati Uniti e fa vedere come le società di pubbliche relazioni riescono ad aggirare i buoni propositi di ricercatori sui pesticidi negli alimenti, che vorrebbero un diverso trattamento del consumatore, molto più consapevole non solo di quello che mette in tavola, ma dargli il modo di pensare che la società in cui vive ha almeno una qualche possibilità di cambiare in meglio, senza sfruttare le persone più deboli.
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nota: parte di questo testo è stato pubblicato sul quotidiano Il Manifesto, 28-08-2002, Roma)
==Libro di Steinman==
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L’esempio dei pesticidi è singolare, uno scrittore David Steinman stava per pubblicare un libro che descriveva centinaia di agenti cancerogeni, pesticidi e altre tossine che si potevano trovare negli alimenti degli americani. Naturalmente raccomandava di evitare questi alimenti e di usarne di più salutari con coltivazioni controllate. L’uscita imminente del libro prevedeva una vendita molto veloce per gli argomenti trattati. Questo testo però dava fastidio ai distributori, in questo caso di uva passa, di solito in America ci sono delle società di pubbliche relazioni che si occupano del marketing di prodotti alimentari, questi avvertiti del contenuto del libro di Steinman sono riusciti a fargli perdere di credibilità facendolo vedere come un pazzo estremista, cosicché non è riuscito a divulgare i risultati delle sue ricerche attraverso la televisione e i giornali. Le ricerche  sarebbero servite al consumatore "ignorante", però la società PR gli lo ha impedito a causa del profitto delle società che commercializzano l’alimento in questione;così controllo delle notizie per direzionare la gente dove vuole un determinato potere di tipo economico.     
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==Opere==
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Le opere del gruppo: The shadow, la rivista undergroud, War Zone, un Archivio relativo alla situazione politica dei Balcani,Globocopwatch, sugli abusi della Polizia in Us, CovertAction Quarterly, articoli di giornalisti, reportage investigativi,USDCO.Articoli pubblicati: Psychological War, Private Prisons, Pepper + Spray, NoMore + noise + disinformation MediaFilter.org, autono.net, , War on Drugs WarZone, Balkans, Arkzin, WorldWar3illustrated, COINTELPRO, CIA, FBI
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All’URL [http://http://www.mediafilter.org Media Filter]si apre una home page dove, a scaletta, troviamo una serie di articoli linkabili come per esempio i seguenti:
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• La terza Guerra Mondiale
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• La Fondazione dei media liberi
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• La guerra economica
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• Libera comunicazione
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• Guerra della droga
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==Poetica==
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Media Filter è una rete web autonoma che rivendica uno spazio pubblico sulla rete accessibile a tutti, libero nella comunicazione. Esso permette l’interazione di un pool di valenti artisti, giornalisti, attivisti ed informatici. Attraverso il sito è possibile partecipare a creativi progetti web che garantiscano la libera comunicazione nel cyberspazio. “La tattica dei media è rendere visibile l’invisibile. "L’unico modo con cui possiamo esigere uno spazio pubblico in questo mondo appartenente alla privatizzazione è creare una rete di proprietà collettiva della gente comune‿: questi gli obiettivi esistenziali del sito in oggetto. Tali obiettivi scaturiscono dalla profonda convinzione che i domini attualmente esistenti hanno fallito nel riconoscere i bisogni e i diritti degli utenti privati di Internet. I siti con estensione “.com “ o “.org‿ costituiscono una seria minaccia al raggiungimento degli obiettivi che si intendono perseguire. Pur perseguendo strategie e modalità molto differenti tra loro, negli ambiti disciplinari più differenti sono stati condivisi dal gruppo questi valori ed obiettivi:
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il rifiuto dei modelli di legittimazione del potere elaborati dall’industria culturale e dai media.
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Un forte antiautoritarismo ed il rifiuto dei modelli istituzionali
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Il tentativo di restituire voce ai senza voce.
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Il rifiuto di delegare ad altri la propria creatività.
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La ricerca di modelli di “opera aperta‿ e di forme di cooperazione.
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L'interesse di Media Filter é particolarmente concentrato sulla denuncia di avvenimenti politici sui i quali intendono far riflettere criticamente gli utenti. Ecco, infatti, i titoli di alcuni dei loro articoli esemplificativi del target del sito:
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“ Benessere- Previdenza economica ? Guerra Economica “
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Saggio del Prof. Michel Chossudovsky
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“ La crisi finanziaria globale‿
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“ La crisi della valuta asiatica “
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“Abbattendo le valute internazionali‿
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‿ Sfida legale contro il Patto multilaterale sugli investimenti ( MAI)‿
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“ Seattle e oltre: disarmando il nuovo ordine del mondo‿
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==Musei==
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==Bibliografia==
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==Sito web==
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[http://http://www.mediafilter.org Media Filter]
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==Webliografia==
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The Hacktivist (http://www.thehacktivist.com/ ),
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Autonomedia (http://www.autonomedia.org/),
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l’Electronic Frontier Foundation (http://www.eff.org/),
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Xs4all (http://www.xs4all.nl/),
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Syndicate www.v2.nl/mail/v2east/,
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The Thing (bbs.thing.net/login.thing) di Wolfgang Sthaele,
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Ricardo Dominguez e l’Electronic Disturbance Theatre  (www.thing.net/~rdom/ecd/ecd.html), 
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gli Etoy (www.rtmark.com/etoy.html), Nettime (http://www.nettime.org/ ),
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Rhizome (http://www.rhizome.org/),
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Vuk Cosic (www.ljudmila.org/~vuk/),
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gli Electro Hippies www.fraw.org.uk/ehippies/index.shtml,
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[[categoria:Europa]]
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[[categoria:Pratiche e culture artistiche]]
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[[categoria:Hacktivism]]
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[[categoria:Media activism]]
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[[categoria:Software libero]]
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[[categoria:opera]]
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[[categoria:opera di Media Filter]]

Versione attuale delle 11:42, 23 Giu 2011

Personaggio o Gruppo: Media Filter

Biografia

HACKER ART l’attivismo nell’arte in rete, ed altro... by Tommaso “Zedo & Wz‿ Tozzi nota: parte di questo testo è stato pubblicato sul quotidiano Il Manifesto, 28-08-2002, Roma)

Opere

Le opere del gruppo: The shadow, la rivista undergroud, War Zone, un Archivio relativo alla situazione politica dei Balcani,Globocopwatch, sugli abusi della Polizia in Us, CovertAction Quarterly, articoli di giornalisti, reportage investigativi,USDCO.Articoli pubblicati: Psychological War, Private Prisons, Pepper + Spray, NoMore + noise + disinformation MediaFilter.org, autono.net, , War on Drugs WarZone, Balkans, Arkzin, WorldWar3illustrated, COINTELPRO, CIA, FBI All’URL Media Filtersi apre una home page dove, a scaletta, troviamo una serie di articoli linkabili come per esempio i seguenti: • La terza Guerra Mondiale • La Fondazione dei media liberi • La guerra economica • Libera comunicazione • Guerra della droga

Poetica

Media Filter è una rete web autonoma che rivendica uno spazio pubblico sulla rete accessibile a tutti, libero nella comunicazione. Esso permette l’interazione di un pool di valenti artisti, giornalisti, attivisti ed informatici. Attraverso il sito è possibile partecipare a creativi progetti web che garantiscano la libera comunicazione nel cyberspazio. “La tattica dei media è rendere visibile l’invisibile. "L’unico modo con cui possiamo esigere uno spazio pubblico in questo mondo appartenente alla privatizzazione è creare una rete di proprietà collettiva della gente comune‿: questi gli obiettivi esistenziali del sito in oggetto. Tali obiettivi scaturiscono dalla profonda convinzione che i domini attualmente esistenti hanno fallito nel riconoscere i bisogni e i diritti degli utenti privati di Internet. I siti con estensione “.com “ o “.org‿ costituiscono una seria minaccia al raggiungimento degli obiettivi che si intendono perseguire. Pur perseguendo strategie e modalità molto differenti tra loro, negli ambiti disciplinari più differenti sono stati condivisi dal gruppo questi valori ed obiettivi:

il rifiuto dei modelli di legittimazione del potere elaborati dall’industria culturale e dai media.

Un forte antiautoritarismo ed il rifiuto dei modelli istituzionali

Il tentativo di restituire voce ai senza voce.

Il rifiuto di delegare ad altri la propria creatività.

La ricerca di modelli di “opera aperta‿ e di forme di cooperazione.

La volontà di realizzare pratiche di impegno sociale.

l’accesso ai saperi

metterci le mani sopra

tutta la tecnologia al popolo


L'interesse di Media Filter é particolarmente concentrato sulla denuncia di avvenimenti politici sui i quali intendono far riflettere criticamente gli utenti. Ecco, infatti, i titoli di alcuni dei loro articoli esemplificativi del target del sito:


“ Benessere- Previdenza economica ? Guerra Economica “

Saggio del Prof. Michel Chossudovsky “ La crisi finanziaria globale‿

“ La crisi della valuta asiatica “

“Abbattendo le valute internazionali‿

‿ Sfida legale contro il Patto multilaterale sugli investimenti ( MAI)‿

“ Seattle e oltre: disarmando il nuovo ordine del mondo‿

Musei

Bibliografia

Sito web

Media Filter

Webliografia

The Hacktivist (http://www.thehacktivist.com/ ),

Autonomedia (http://www.autonomedia.org/),

l’Electronic Frontier Foundation (http://www.eff.org/),

Xs4all (http://www.xs4all.nl/),

Syndicate www.v2.nl/mail/v2east/,

The Thing (bbs.thing.net/login.thing) di Wolfgang Sthaele,

i Critical Art Ensemble (http://www.cae.org/),

Ricardo Dominguez e l’Electronic Disturbance Theatre (www.thing.net/~rdom/ecd/ecd.html),

®™ARK (http://www.rtmark.com/ ),

gli Etoy (www.rtmark.com/etoy.html), Nettime (http://www.nettime.org/ ),

Rhizome (http://www.rhizome.org/),

Vuk Cosic (www.ljudmila.org/~vuk/),

gli Electro Hippies www.fraw.org.uk/ehippies/index.shtml,

la Free Software Foundation di R. Stallman.