Memoria Digitale: differenze tra le versioni

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Esistono numerosi problemi di accesso ai dispositivi per cui possono cambiare radicalmente forme e procedure per accedere ai medesimi (chi può leggere un floppy disk attualmente?).
 
Esistono numerosi problemi di accesso ai dispositivi per cui possono cambiare radicalmente forme e procedure per accedere ai medesimi (chi può leggere un floppy disk attualmente?).
 
Esistono numerosi problemi di mantenimento della compatibilità di standard di linguaggi per cui se il documento è stato realizzato con tecnologia proprietaria secondo standard e sintassi determinati da software non più disponibili ed in origine NON open-source è impossibile decodificarli con facilità.
 
Esistono numerosi problemi di mantenimento della compatibilità di standard di linguaggi per cui se il documento è stato realizzato con tecnologia proprietaria secondo standard e sintassi determinati da software non più disponibili ed in origine NON open-source è impossibile decodificarli con facilità.
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Aspetti culturali.
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Come al solito, quando si pone un ipotetico problema bisognerebbe domandarci perchè lo affrontiamo e lo vogliamo risolvere. Rispetto al problema della Memoria Digitale è doveroso domandarsi: ce ne cala qualcosa? Perchè?
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A livello sociale, politico e culturale purtroppo le tendenze in atto della gestione del sapere digitale in senso lato sembrano orientate verso un atteggiamento di disinteresse, sottovalutazione se non quando ostilità verso il principio di Memoria ed anche di Memoria Digitale e dunque si pone un problema sociale-politico-culturale molto serio.
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Passata la legge europea sull'oblio tutti i paesi ed Italia compresa si apprestano ad applicare questa normativa che rivendica il diritto di un individuo a non vedere pubblicamente accessibile del suo passato se non è più rappresentativo della sua immagine positiva attuale (schiere di manager rampanti che hanno fatto qualche marachella in gioventù si sentono ora molto più tranquilli, giusto per fare un esempio...).
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Ma in un paese come l'Italia dove ci sonos tati fatti storico-politici di una pesnatezza draammatica come il fascismo, lo stragismo e la P2 veramente abbiamo bisogno di dimenticare? E soprattutto perchè questa necessità dell'oblio?
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Articolo a cura di Enrico Bisenzi come contributo ad EduEDA Convegno al Centro Luigi Pecci di Prato 23 e 24 Novembre 2012
 
Articolo a cura di Enrico Bisenzi come contributo ad EduEDA Convegno al Centro Luigi Pecci di Prato 23 e 24 Novembre 2012

Revisione 11:28, 10 Nov 2012

Memoria Digitale

Il problema della preservazione delle informazioni, delle conoscenze, dei saperi, delle memorie individuaie collettive relativamente all'utilizzo delle nuove tecnologie digitali è assolutamente sottovalutato attualmente sia sotto un profilo tecnico che culturale.

Aspetti tecnici.

La produzione di informazione in formato digitale ha il grande vantaggio di introdurre una caratteristica di forte riproducibilità della medesima. Il grandissimo errore di percezione che sta facendo la nostra società è quella di abbinare automaticamente al concetto di riproducibilità anche quello di conservabilità e accessibilità. Una informazione digitale si può dunque riprodurre in maniera immediata e facile grazie alla duplicazione su svariati supporti (attualmente pen disk, dvd, eccetera) o via trasmissione e pubblicazione telematica (posta elettronica, p2p, web, eccetera) ma questo non vuol dire assolutamente che, a distanza di anni, la medesima informazione possa essere conservata ed essere disponibile facilmente. Vi sono numerosi problemi realtivi al decadimento del materiale che possono inficiare facilmente la conservazione dell'informazione digitale che pur avendo una rappresentazione virtuale di sè risiede su supporti di natura fisica. Esistono numerosi problemi di accesso ai dispositivi per cui possono cambiare radicalmente forme e procedure per accedere ai medesimi (chi può leggere un floppy disk attualmente?). Esistono numerosi problemi di mantenimento della compatibilità di standard di linguaggi per cui se il documento è stato realizzato con tecnologia proprietaria secondo standard e sintassi determinati da software non più disponibili ed in origine NON open-source è impossibile decodificarli con facilità.

Aspetti culturali.

Come al solito, quando si pone un ipotetico problema bisognerebbe domandarci perchè lo affrontiamo e lo vogliamo risolvere. Rispetto al problema della Memoria Digitale è doveroso domandarsi: ce ne cala qualcosa? Perchè? A livello sociale, politico e culturale purtroppo le tendenze in atto della gestione del sapere digitale in senso lato sembrano orientate verso un atteggiamento di disinteresse, sottovalutazione se non quando ostilità verso il principio di Memoria ed anche di Memoria Digitale e dunque si pone un problema sociale-politico-culturale molto serio. Passata la legge europea sull'oblio tutti i paesi ed Italia compresa si apprestano ad applicare questa normativa che rivendica il diritto di un individuo a non vedere pubblicamente accessibile del suo passato se non è più rappresentativo della sua immagine positiva attuale (schiere di manager rampanti che hanno fatto qualche marachella in gioventù si sentono ora molto più tranquilli, giusto per fare un esempio...). Ma in un paese come l'Italia dove ci sonos tati fatti storico-politici di una pesnatezza draammatica come il fascismo, lo stragismo e la P2 veramente abbiamo bisogno di dimenticare? E soprattutto perchè questa necessità dell'oblio?


Articolo a cura di Enrico Bisenzi come contributo ad EduEDA Convegno al Centro Luigi Pecci di Prato 23 e 24 Novembre 2012

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