Mikro: differenze tra le versioni

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===La struttura della Rete===
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Il nome mikro è programmatico, in quanto l’iniziativa non intende svilupparsi in una macro struttura istituzionale, ma si focalizza invece su strutture piccole e ben ripartite, ma senza essere per questo delle strutture capillari meno autorevoli, attraverso le quali i media e le tecnologie esercitano il potere nell’arte e nella società. Mikro e i suoi membri costituiscono una vera e propria parte di questo campo micrologico caratterizzato dai suoi elementi eterogenei, variegati e collegati fra loro in una Rete di comunicazioni. Queste Reti, da cui emerge il lavoro di mikro, esistono parallelamente alle strutture sociali commerciali e si basano su relazioni di fiducia e di economia. La diversità e la fragilità di questa Rete di relazioni spiega l’attenzione a cui è stato rivolto l’obiettivo dell’associazione, ovvero il progresso delle culture mediatiche.
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===I Partner===
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Nel corso degli ultimi dieci anni, si è sviluppata una Rete di istituzioni culturali mediatiche indipendenti e di gruppi in Europa e fuori dal continente. Grandi centri mediatici, laboratori di ricerca artistici, produttori, gallerie, festival di arti mediatiche, riviste, radio in Internet
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== Musei ==
 
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Revisione 15:02, 16 Giu 2006

Mikro

Biografia

Iniziativa per il progresso delle Culture Mediatiche, Berlino

Nel marzo 1998, quindici artisti, teorici, giornalisti, organizzatori e altri produttori culturali fondarono mikro e.v.(tra i suoi membri i seguenti artisti: accademici e una rete di attivisti: Inke Arns, Tilman Baumgärtel, Andreas Broeckmann, Florian Clauß, Martin Conrads, Vali Djordjevic, Micz Flor, Golo Föllmer, Volker Grassmuck, Ulrich Gutmair, Anja Heilmann, Jörg Koch, Geert Lovink, Diana McCarthy, Ellen Nonnenmacher, Thorsten Schilling, Stefan Schreck, Pit Schultz e Cornelia Sollfrank). Un’iniziativa nata a Berlino per favorire il progresso delle culture mediatiche. I membri fondatori lavorano principalmente nel campo della cultura mediatica indipendente, della video art (forma d’espressione artistica basata sulla realizzazione e trasmissione d’immagini) e della musica elettronica, della radio indipendente e della produzione televisiva, fino all’uso creativo di Internet e delle tecnologie mediatiche digitali. Quello che unisce insieme questo gruppo così variegato è il bisogno di una discussione critica sull’impatto culturale, sociale e politico dei media nella società odierna. Questo dibattito ha luogo non solo all’interno dell’iniziativa in sé, ma anche durante gli eventi che si rivolgono a un pubblico interessato all’argomento. A seguito di ciò, era emersa una piattaforma indipendente con sede a Berlino, dedicata alla critica mediatica.

Attività

La struttura della Rete

Il nome mikro è programmatico, in quanto l’iniziativa non intende svilupparsi in una macro struttura istituzionale, ma si focalizza invece su strutture piccole e ben ripartite, ma senza essere per questo delle strutture capillari meno autorevoli, attraverso le quali i media e le tecnologie esercitano il potere nell’arte e nella società. Mikro e i suoi membri costituiscono una vera e propria parte di questo campo micrologico caratterizzato dai suoi elementi eterogenei, variegati e collegati fra loro in una Rete di comunicazioni. Queste Reti, da cui emerge il lavoro di mikro, esistono parallelamente alle strutture sociali commerciali e si basano su relazioni di fiducia e di economia. La diversità e la fragilità di questa Rete di relazioni spiega l’attenzione a cui è stato rivolto l’obiettivo dell’associazione, ovvero il progresso delle culture mediatiche.

I Partner

Nel corso degli ultimi dieci anni, si è sviluppata una Rete di istituzioni culturali mediatiche indipendenti e di gruppi in Europa e fuori dal continente. Grandi centri mediatici, laboratori di ricerca artistici, produttori, gallerie, festival di arti mediatiche, riviste, radio in Internet


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