Nettime: the legend and the myth

Tratto da EduEDA
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Nettime: La leggenda e il mito

di Diana McCarty.


Scena 1

Un semplice tavolo in una casa da qualche parte nella foresta vicino a Francoforte: riuniti intorno ad esso un piccolo gruppo di persone con grandi menti, esponendo le proprie idee l’un l’altro, mangiando e parlando; la lingua e il tedesco. Passano le ore ed il tavolo scompare sotto una massa di fogli, appunti, libri, scarabocchi. L’uomo pulisce il tavolo, portando via diversi fogli di carta che essi hanno portato e rimette a posto sui loro tavoli, disseminati da Amsterdam a Budapest. Passano i mesi, vengono scambiate le e-mails.

Viene pianificato un altro tavolo; viene realizzato un altro tavolo: Venezia, tarda primavera, la città galleggiante durante la Biennale, nel Teatro Malibran dove la scena del Club di Berlino è riprodotta di notte e di giorno, in una piccola stanza con un tavolo: seduti intorno ad esso un gruppo di uomini ed alcune donne, la lingua è inglese veloce e lento talvolta interrotto, e italiano. I giorni passano e ancora una volta il tavolo scompare sotto i fogli, gli appunti i libri gli scarabocchi. Infine fogli di carta sono fatti girate tutto intorno, un manifesto, uno squisito cadavere della rete, una lista di nomi e indirizzi. Il gruppo pulisce la tavola e si allontana per tavoli e schermi che attendono all’altro capo di un lungo viaggio. I giorni trascorrono, diventano settimane infine un mese. Si scambiano le e-mails. La piatta superficie del tavolo è stata rimpiazzata da uno schermo che è illuminato, piuttosto che nascosto dietro ai fogli, gli appunti e gli scarabocchi. Il gruppo cresce e s’incontra di nuovo a Budapest intorno ad un altro tavolo. Il gruppo cresce e s’incontra ad Amsterdam, seduti sul pavimento di un antico castello. La tavole è sparita. Adesso i fogli raccolti, gli appunti, i libri gli scarabocchi, sono tutti insieme, avvolti in una pesante carta rossa. Il gruppo dialoga, le ore passano, il linguaggio, inglese, inglese. Lentamente il gruppo riunisce la sua raccolta di contenitori rossi dirigendosi indietro verso schermi distanti. Il gruppo continua a crescere, continua ad incontrarsi: Madrid, Budapest, Londra, Lubiana… Appare la collezione di contenitori rossi, diventando una raccolta della raccolta.


Scena 2

La mailing list Nettime fu originariamente concepita durante il secondo meeting del Medien Zentral Kommittee che ebbe luogo nella primavera del 1995 alla Biennale di Venezia. Il Medien Zentral Kommittee ( ZK ) organizzato da Nils Roeller e Pit Schultz, si svolse in una stanza appartata del Teatro Malibran ( che in seguito è stato distrutto ) dove il Berlin Club fu organizzato per tre notti come un evento di artclub. Lo stesso ZK fu un’appendice dell’evento ed ebbe a disposizione un budget per invitare un selezionato gruppo di attivisti, artisti, organizzatori, teorici e scittori, tutti coinvolti con la rete, per una intensa riunione di tre giorni a porte chiuse.

Il gruppo includeva Heath Bunting, Vuk cosic, David D’Heilly, David Garcia, Paul Garrin, Kathy Rae Huffman, Geert Lovink, Alessandro Ludovico, Diana McCarty, Nils Roeller, Gereonz Schmitz, Pit Schultz, Dejan Stretanovic, Tommaso Tozzi, e Siegfried Zielinski, come anche diversi membri dell’italiano Fidonet e Strano network.

Gli argomenti trattati includevano sviluppo di una gift economy, una critica della rivista WIRED, lavori di rete e strategie per gli attivisti del Net. Il centro del ZK era la tavola coperta, dai partecipanti, da differenti materiali e che serviva da modello per la Mailing List che fu pianificata come mezzo di tutte le ulteriori discussioni che sarebbero avvenute. Questa la creazione della Nettime Mailing List.

La Lista fu stabilita poco tempo dopo, moderata da Pit Schultz e Geert Lovink, con 20 sottoscrittori. La lista crebbe lentamente, soprattutto per inviti e per passaparola. Nettime mise a disposizione un canale per la Conferenza Metaforum II che ebbe luogo in ottobre di quell’anno ed originò il terzo ZK; nuovi personaggi inclusi Mitja Doma, Matthew Fuller, Luka Frelih, Rop Gongrip, Debra Guzman, Daniel Molnar, Janos Sugar, Peter Lambron, Wilson e Walter Van Der Crusjen. Gli argomenti trattati furono: tribalismo, indipendenza ed una pubblicazione di testi della lista che fu realizzata dalla ZKP ( Zentral Kommittee Proceedings ).

ZKP 1 fu pubblicato in occasione della Next Five MinutesTactical Conference, nel gennaio del 1996 ad Amsterdam, dove fu tenuta anche la terza ZK. La ZKP, che aveva un modesto budget, fotocopiata, rilegata con una copertina rossa a caratteri apppariscenti, fu pubblicata in numerose diverse occasioni, incluse Ciberconf.5, Metaforum III e furono pubblicati anche in Ars Electronica E nella organizzazione _V2_ a Rotterdam.

La riunione di primavera di Nettime ‿La bellezza e l’Est‿ tenuta da Ljudmila, ebbe luogo nel maggio di quest’anno a Lubiana e rappresentò una svolta importante, come la prima riunione Nettime, e non un’altra semplice appendice; un più ampio evento che incluse oltre 100 attivisti internazionali, artisti, teorici e scrittori. Gli argomenti includeva net.art, il ruolo di NGO in una società di post governo ed il futuro delle pubblicazioni. ZPK 4 fu pubblicato in occasione di questo meeting. ZPK 4 è una pubblicazione di 36 pagine con una tiratura di 10.000 copie ed è adesso in procinto di essere distribuita a livello mondiale. Dopo questo inizio Nettime si è ingrandita fino ad oltre 500 sottoscrittori e ci sono cinque pubblicazioni ZPK disponibili anche on-line ( www.desk.nl/~nettime ).


Scena 3

Nella breve storia del Net, il tempo ha ruoli diversi. Pochi mesi possono equivalere ad un anno; sviluppi del software, dell’hardware e protocolli vengono usati in un flusso costante. Fino all’introduzione del World Wide Web, nel tardo 1993, la rete fu certamente una valida tecnologia di telecomunicazione, con raccolte di user groups alternativi quali FIDO, THE THING e THE WELL. Gli americani dominavano ( così come adesso ) il cyber dialogo con WIRED, vendendo sexy immagini di tecnologia digitale alle masse e decidendo quale direzione dovesse prendere il discorso popolare. La lista di posta Nettime quale fu creata nell’estate del 1995, presentava una piattaforma europea per NetzKritik. Questa cominciò con una critica a WIRED e spesso mise Nettime in contrasto con la tecno-elite neo liberal americana o piuttosto, come succintamente la definirono Richard Barbrook e Andy Cameron, “ l’ideologia californiana “.

La “ Dichiarazione per l’indipendenza del Cyberspazio “ di John Perry Barlow, fece esplodere un acceso dibattito intorno al futuro della rete e sulla continua dominazione americana dei media ( elite, uomo bianco ). * La questione fu finalmente definita in uno spazio reale durante la Cyberconf 5 a Madrid, con il drammatico dibattito fra gli utilizzatori di Nettime e Barlow e con Guglielmo Gomez- Pena che mise l’ultima parola; noi non comprendevamo Barlow e spazzare via le tecno elites rientra nei loro propri diritti di potere.

Cosi’ la Nettime crebbe da 15 a 100 a 300 fino all’attuale numero di oltre 500 sottoscrittori, dall’Est, dall’Estremo Oriente, dall’America e dall’Europa; il dialogo e la critica vanno in molte direzioni: net.art, Name.Space, spazio pubblico. Cio’ che cominciò come una semplice Mailin List è diventato qualcosa di più, a volte chiamato un movimento o un classico contenitore dell’Avanguardia Europea. La lista compare in molti contesti, dalla Biennale di venezia a Documenta X, dalle voluminose pubblicazioni fotocopiate ai quotidiani strettamente professionali.


  • ) La dichiarazione di Barlow fu in risposta al CDA che recentemente è stato condannato dalla Suprema Corte del Governo degli Stati Uniti.