Nomi multipli: differenze tra le versioni

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La più significativa opera d'arte post-situazionista è la creazione del mito collettivo
 
La più significativa opera d'arte post-situazionista è la creazione del mito collettivo
 
di Luther Blissett , per il quale si è ricorsi al nome di una persona esistente.
 
di Luther Blissett , per il quale si è ricorsi al nome di una persona esistente.
Attraverso l'utilizzo di nomi collettivi vengono riprese forme arcaiche  che mettono in discussione la separazione tra individuo e collettivo: i nomi multipli non valgono principalmente come garanzia di anonimato ma costituiscono l'attacco più incisivo ai moderni concetti di soggettività e identità borghese. L'identità non è che punto di intersezione di pratiche collettive, oltre le quali non esiste alcuna .  
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Attraverso l'utilizzo di nomi collettivi vengono riprese forme arcaiche  che mettono in discussione la separazione tra individuo e collettivo: i nomi multipli non valgono principalmente come garanzia di anonimato ma costituiscono l'attacco più incisivo ai moderni concetti di soggettività e identità borghese. L'identità non è che punto di intersezione di pratiche collettive, oltre le quali non esiste alcuna "essenza umana".  
  
 
==Breve Storia==
 
==Breve Storia==
L'origine dei nomi multipli si perde nella notte della storia, essi rimandano ad antichissime pratiche religiose ed esoteriche. Il più longevo di tali nomi definisce il principio in tutta chiarezza: tutti sono sempre e per natura Buddha. La partecipazione ad una persona collettiva è mediata dall'esperienza: “nel momento in cui realizzate la pratica del Buddha, voi siete Buddha. Vedete con gli stessi occhi, sentite con le stesse orecchie, parlate con la stessa bocca. Non esiste la minima .  
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L'origine dei nomi multipli si perde nella notte della storia, essi rimandano ad antichissime pratiche religiose ed esoteriche. Il più longevo di tali nomi definisce il principio in tutta chiarezza: tutti sono sempre e per natura Buddha. La partecipazione ad una persona collettiva è mediata dall'esperienza: "nel momento in cui realizzate la pratica del Buddha, voi siete Buddha. Vedete con gli stessi occhi, sentite con le stesse orecchie, parlate con la stessa bocca. Non esiste la minima differenza".
 
Anche le rivolte contadine del 1514 utilizzano il nome multiplo: entrarono in guerra con il nome multiplo di Armen Konrad, dove il nome rappresentava ogni membro in rivolta contro l'oppressione. Nel XIX sec. In Inghilterra, il nome multiplo General Ludd ebbe un anologo utilizzo, era il leader immaginario della rivolta contro le macchine.
 
Anche le rivolte contadine del 1514 utilizzano il nome multiplo: entrarono in guerra con il nome multiplo di Armen Konrad, dove il nome rappresentava ogni membro in rivolta contro l'oppressione. Nel XIX sec. In Inghilterra, il nome multiplo General Ludd ebbe un anologo utilizzo, era il leader immaginario della rivolta contro le macchine.
  
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[[Categoria:Pratiche e culture artistiche]]
 
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[[Categoria:Nomi multipli]]
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Versione attuale delle 11:19, 19 Set 2012

Metodo

Un nome multiplo è un nome adattabile da chiunque: i loro inventori non ne hanno preteso l'utilizzo esclusivo. Il nome multiplo va al di là del semplice anonimato; bensì può trasformarsi in un significante pieno di forza collegandolo alla figura di una persona immaginaria. Rendendo riconoscibile la prassi la persona immaginaria prende vita e la si fa rivestire di una funzione mitica. Il nome multiplo annulla la distinzione tra individuo e collettività . Quando un nome multiplo viene adattato come nome d'arte, l'attribuzione di un opera esclude un autore individuale. I neoisti hanno utilizzato questo principio: nomi d'arte come Harry Kipper si sono trasformati in nomi multipli. La più significativa opera d'arte post-situazionista è la creazione del mito collettivo di Luther Blissett , per il quale si è ricorsi al nome di una persona esistente. Attraverso l'utilizzo di nomi collettivi vengono riprese forme arcaiche che mettono in discussione la separazione tra individuo e collettivo: i nomi multipli non valgono principalmente come garanzia di anonimato ma costituiscono l'attacco più incisivo ai moderni concetti di soggettività e identità borghese. L'identità non è che punto di intersezione di pratiche collettive, oltre le quali non esiste alcuna "essenza umana".

Breve Storia

L'origine dei nomi multipli si perde nella notte della storia, essi rimandano ad antichissime pratiche religiose ed esoteriche. Il più longevo di tali nomi definisce il principio in tutta chiarezza: tutti sono sempre e per natura Buddha. La partecipazione ad una persona collettiva è mediata dall'esperienza: "nel momento in cui realizzate la pratica del Buddha, voi siete Buddha. Vedete con gli stessi occhi, sentite con le stesse orecchie, parlate con la stessa bocca. Non esiste la minima differenza". Anche le rivolte contadine del 1514 utilizzano il nome multiplo: entrarono in guerra con il nome multiplo di Armen Konrad, dove il nome rappresentava ogni membro in rivolta contro l'oppressione. Nel XIX sec. In Inghilterra, il nome multiplo General Ludd ebbe un anologo utilizzo, era il leader immaginario della rivolta contro le macchine.

Bibliografia

  • Autonome a.f.r.i.k.a. gruppe, Luther Blisset, Sonja Brünzels,Comunicazione-guerriglia,Tattiche di agitazione gioiosa e resistenza ludica all'oppressione,DeriveApprodi 2001