Non profit per l'arte

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Definizione

Le Associazioni non profit, assieme alla Fondazioni e ai Comitati, costituiscono la forma giuridica prevista dalla legge italiana per gli enti senza scopo di lucro. Per le Associazioni sono fondamentali gli obiettivi statutari – detti anche mission o buona causa – che vengono stabiliti nello statuto con l’atto costitutivo. Non profit, locuzione giuridica di derivazione inglese che a sua volta derivata dal latino, sta per non profit organizations, e indica quegli enti che operano senza avere per fine primario il conseguimento del profitto (il termine scientificamente più usato è, infatti, not for profit). In italiano si traduce generalmente con non lucrativo o non a scopo di lucro. Profit è un termine latino, forma contratta della terza persona singolare (modo indicativo, tempo presente) del verbo proficere, che significa avvantaggiare, beneficiare. Le prime forme di organizzazione senza scopo di lucro nascono a partire dall'XI secolo ma la parola Profit confluì nel vocabolario anglosassone, tra il Cinquecento e il Seicento, ad opera di alcuni monaci.

Caratteristiche

Le organizzazioni non profit per l’arte contemporanea sono piattaforme sperimentali impegnate nella realizzazione di progetti per la promozione e la ricerca artistica contemporanea italiana e internazionale. I principali strumenti attraverso cui le associazioni operano sono l’organizzazione di eventi espositivi, l’archiviazione di materiali d’artista, lo sviluppo dell’attività formativa, talks, seminari, convegni, workshop e residenze per artisti; alcune associazioni mettono a disposizione anche un’ampia rete di servizi di orientamento e consulenza per gli artisti. Quello che interessa a questi spazi di ricerca è garantire la distribuzione di arte e saperi, promuovere network e collaborazioni, offrire un’ampia rete di servizi di documentazione per gli artisti e il pubblico, favorire lo scambio e il confronto nelle arti visive, con lo scopo di approfondire la ricerca qualitativa dei codici e dei linguaggi dell’arte e sostenere il messaggio artistico come potenziale innovatore nella società contemporanea.

Cronologia

Nell’estate del 1981 nasce a Bologna, in un piccolo spazio a via Solferino, l’associazione Neon. Sono gli anni del Graffittismo e della scena no-wave newyorkese, Gino Giannuizzi insieme ad altri intellettuali bolognesi, tra cui Francesca Alinovi, danno vita a una intensa stagione artistica all’interno dell’artist space organizzando mostre collettive. Dopo la crisi che segue la scomparsa di Francesca Alinovi, neon riprende l’attività nel 1988 con mostre di Maurizio Cattelan, Roberto Remi, Luca Vitone, Eva Marisaldi, Cesare Viel, Cuoghi & Corsello, Giggi Zanazzo, Emilio Fantin, Giancarlo Norese, Mala, Giuseppe Vetrugno, Patrizia Giambi, M+M, Alessandra Tesi, Paolo Parisi, Maurizio Bolognini, Italo Zuffi, Maurizio Mercuri, Dörte Meyer, Marcello Maloberti, Massimo Uberti, Sergia Avveduti. È a questo punto che neon assume maggiormente il carattere di spazio non profit per l'arte, diventando il primo spazio che dedica la propria attenzione esclusivamente alla promozione di artisti giovani, anticipando quella che di lì a pochi anni sarebbe diventata la moda del “giovane artista”. Neon in quel periodo adotta comportamenti caratteristici della galleria di mercato, ma sviluppa anche una programmazione improntata esclusivamente sulla ricerca e sulla sperimentazione. Il collettivo in seguito, si trasferisce da via Avesella a via Bersaglieri, per approdare infine nel 2003 nella sede attuale di via Zanardi. Lo stesso anno neon cambia la sigla in neon>campobase, nome che allude all'esigenza di considerare la galleria come una base operativa, al superamento dell'idea di galleria in direzione della costruzione di uno spazio comune in cui generare scambi, progetti e collaborazioni. Lo spazio diviene una sorta di laboratorio di ricerca,di piattaforma di discussione e sperimentazione. Tra il 2003 e il 2004 neon>campobase apre a Milano neon>projectbox, uno spazio minimo che presenta diversi progetti pensati specificamente per questo luogo, nel tentativo di sovrapporre e di integrare contenitore e contenuto; tra gli artisti che vi hanno partecipato: Sophie Usunier, Mili Romano, Barbara Fässler, Cristine De La Garenne, Dörte Mayer. Nel 2005 prende avvio neon>container 20: all’interno di un container di dimensioni standard adibito a trasporto di merci vengono presentati diversi progetti pensati in rapporto alla tipologia dello spazio di intervento. Nello stesso anno si inaugura il nuovo spazio a Milano, neon>fdv, che si affianca a neon>campobase con una programmazione autonoma e tuttavia coordinata, mirando a stabilire una connessione e ad agevolare la circolazione di nuove energie fra le due città.

Nel 1987 nasce a Cusano Milanino Careof da un’idea di Mario Gorni, Dino Ferruzzi, Zefferina Castoldi, Diego Bianchi, Meri Gorni, Tommaso Bressan… con obiettivi diversi: dare spazio alle generazioni emergenti, iniziare una mappatura delle più interessanti realtà esistenti, raccogliere informazioni per un futuro archivio di materiali e dati sull’arte contemporanea. A partire dal 1995 l’associazione inizia a ricevere finanziamenti erogati da enti locali, dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, ed entra in collaborazione con lo spazio di Viafarini mettendo in condivisione la biblioteca specializzata in arte contemporanea e i rispettivi archivi con materiali d’artista. Nel 2002 Careof vince il bando di gara del Comune di Milano aggiudicandosi uno spazio all’interno delle sede della Fabbrica del Vapore di Milano, inizialmente negli spazi temporanei di via Luigi Nono e a partire dal 2008 in quelli definitivi di via Procaccini 4. Qui, oltre ad aprire il nuovo spazio espositivo e gli uffici, viene inaugurato il DOCVA Documentation Center for Visual Arts gestito insieme a Viafarini. Nel 2006 viene assegnato a Careof l’importante riconoscimento di Archivio Storico da parte del Ministero delle Belle Arti per i materiali video e fotografici conservati. Il DOCVA oggi comprende: la Biblioteca specializzata in arti visive con circa 15.000 volumi fra saggi e cataloghi (bibliobit); l’Archivio Artisti con la duplice funzione di consigliare, indirizzare, divulgare la ricerca degli artisti mediante un servizio di visione portfolio (portfolioonline) e la conservazione di materiale informativo (italianarea); l’Archivio Video con oltre 4.500 video fra opere d’artista e documentazione di eventi, mostre e conferenze (archiviovideo); ArtBox, la Banca Dati Opportunità con informazioni su concorsi, borse di studio, corsi e finanziamenti (bancadatiartbox).

Nel 1991 nasce Viafarini a Milano come associazione culturale su modello delle organizzazioni non profit americane e dei Kunstverein europei, con l’intento di favorire la crescita professionale dei giovani artisti e di sensibilizzare il pubblico rispetto all’arte contemporanea, unendo attività espositiva e didattica e servizi di documentazione sulle arti visive. L’anno successivo viene fondato l’Archivio e inizia il programma di membership. Nel 1994 inizia a collaborare con lo spazio non profit Careof e dal 1995 il Comune di Milano Settore Giovani mette in atto una convenzione con l’associazione, perché fornisca una serie di servizi di promozione e documentazione sulle arti visive contemporanee. Dal 1995 al 2005 sono state rinnovate sette convenzioni. Nasce così il DOCVA Centro di Documentazione Arti Visive Careof & Viafarini, che comprende un archivio artisti con servizio di visione portfolio, una biblioteca/videoteca specializzata, una banca dati opportunità denominiata ArtBox, servizi accessibili anche in Internet. Nel 1997 si avvia Viafarini Fund, progetto volto a sensibilizzare sulla necessità di azioni di fundraising a sostegno di progetti artistici. Il comitato promotore è composto da Angela Vettese, Pierluigi Sacco e Patrizia Brusarosco. Nel 2001 nasce Italian Area, database online di artisti italiani emergenti, legato all’idea di un Museo senza Centro, ovvero un network fra organizzazioni artistiche italiane impegnate nella promozione dell’arte giovane. Il progetto è vincitore del Premio Cenacolo-Editoria e Innovazione indetto da Assolombarda, Il Sole-24 Ore, Mediaset, Mondadori e Rcs Editori. Grazie agli accordi con fondazioni e associazioni di altre città, dal 2003 affluiscono in maniera sistematica al Centro di Documentazione Careof & Viafarini i portfolio di artisti da tutta Italia, rendendo l’Archivio di Milano sempre più un punto di riferimento nazionale. Dal 2004 l'Archivio Artisti e Italian Area ricevono il sostegno delle Camere di Commercio di Milano e Torino, grazie al quale il progetto si sviluppa notevolmente sia per il volume delle informazioni, sia per la loro accessibilità al pubblico internazionale. Dopo oltre quindici anni di attività, nel 2007, Viafarini, assieme a Careof, è riconosciuta come il più importante spazio indipendente per l’arte contemporanea in Italia, e riceve l’American Center Foundation Grant. Nello stesso anno inizia anche la prima collaborazione con uno sponsor istituzionale privato, la Gemmo spa, società leader nei settori dell’impiantistica tecnologica e del Facility Management. Nell'aprile 2008 insieme a Careof Viafarini si stabilisce nella nuova sede della Fabbrica del Vapore e inaugurano il DOCVA Documentation Center for Visual Arts. Oggi, presso la storica sede in via Farini 35, è attivo VIR Viafarini-in-residence, un nuovo programma che permette ad artisti o curatori di trascorrere un periodo di ricerca a Milano presso uno dei quattro appartamenti messi a disposizione dall’associazione e/o usufruendo di uno dei due studi per artisti ospitati all’interno dello spazio espositivo.

Base / Progetti per l'arte è uno spazio non profit nato nel 1998 a Firenze da un’idea di un collettivo di artisti (Maurizio Nannucci, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Antonio Catelani, Carlo Guaita, Paolo Parisi) per altri artisti. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Fino adesso si sono tenute a BASE, oltre al concerto di Michel Galasso, e alla proiezione di due film, numerose mostre tra le quali: Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Niele Toroni, Jan Vercruysse, Heimo Zobernig, Luca Pancrazi, Marco Fusinato & John Nixon (Solver), Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, Françoise Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov & Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Kinkaleri, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusolwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, che hanno sempre presentato progetti inediti legati ad una personale lettura dello spazio. BASE è promossa da un gruppo aperto di artisti che si avvicendano nella conduzione dell’attività e si prefigge, nel tempo, di coinvolgere, in una forma di partecipazione e supporto attivi, un numero sempre più vasto di artisti, studiosi, collezionisti, amici. BASE si propone quindi come un luogo di scambio di esperienze e di informazione che fanno parte di un patrimonio comune al quale tutti possono attingere. BASE promuove mostre, progetti, confronti e dialoghi, proponendo differenti letture e prospettive su quanto di più interessante accade nell’arte e suoi territori limitrofi. Tra i fondatori e gli artisti che oggi aderiscono a Base: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori.

Il Crac Centro Ricerca Arte Contemporanea nasce nel 2003 all’interno del Liceo Artistico Statale “Bruno Munari” di Cremona, da un'idea di Dino Ferruzzi, con la collaborazione di Gianna Paola Machiavelli e Ferdinando Ardigò. L’obiettivo è quello di coniugare e saldare la pratica didattica con la ricerca delle arti visive, attraverso la creazione di uno spazio-scuola sperimentale, un luogo di elaborazione collettiva di valori sociali condivisi. Il progetto, i cui assi portanti sono la ricerca e la sperimentazione, ha quindi una spiccata finalità didattica. Il Centro si pone come punto di riferimento per l’organizzazione di momenti d’incontro e formazione per giovani studenti e docenti, in collaborazione con artisti, curatori ed operatori culturali. I progetti attualmente attivi del CRAC sono: l’organizzazione di mostre a cadenza mensile, da ottobre a maggio, in collaborazione con artisti impegnati nella ricerca e nella sperimentazione. L'attività espositiva viene utilizzata come occasione didattica per avvicinare l'utenza a temi, mezzi e modi del fare arte. Lo spazio espositivo è aperto al pubblico esterno; Educational, appuntamento in collaborazione con altri istituti presenti nel territorio nazionale, che vengono invitati a proporre e realizzare nello spazio espositivo del CRAC un loro progetto. Si tiene due volte l’anno; Questioni aperte nell’Arte Contemporanea, ciclo annuale di incontri con artisti, curatori, esperti del settore; Convegno “L’arte contemporanea come progetto educativo”; Workshop e progetti speciali tenuti da artisti, in collaborazione con enti ed istituzioni; Residenze d’artista in Basilicata; Percorsi di formazione e aggiornamento per i docenti; Sezione didattica iPac, che si occupa della conduzione di laboratori per le scuole; Archivio e biblioteca.

Lungomare è un laboratorio per la cultura del progetto inaugurato a Bolzano nel 2003 da Angelika Burtscher e Daniele Lupo. Dopo aver fondato lo studio Lupo & Burtscher con il quale realizzano progetti di comunicazione e di design, hanno aperto Lungomare, uno spazio con il quale hanno iniziato a gestire progetti di ricerche interdisciplinari, molti dei quali fanno riferimento al contesto territoriale, cornice tematica in cui lavorano e da cui attingono idee. La galleria propone progetti in forma di eventi e mostre ispirati a diversi temi nell’ambito della progettazione. I progetti sono finalizzati a stimolare e definire possibili relazioni tra diverse aree creative come il design, la comunicazione visiva, l’architettura, l’urbanistica, l’arte, la moda ed approcci teorico-concettuali. Nelle attività proposte Lungomare pone al centro delle sue ricerche la cultura del progetto riunendo processi creativi ispirati al quotidiano e stimolati dagli sviluppi sociali e culturali che prendono spunto dalla realtà e la interpretano. Al fine di ampliare e completare i temi proposti Lungomare collabora con altre gallerie, con università e istituzioni culturali, si propone come luogo del confronto, del dialogo e della sperimentazione su temi sociali, politici e culturali.

Progetto Isole è uno progetto nato nel 2004 da un’idea di Costanza Meli. Quello stesso anno la Biblioteca Comunale Pino Fortini del Comune di Isola delle Femmine (Palermo) chiese un intervento artistico che rivitalizzasse il centro culturale disertato dagli abitanti che lo chiamano tuttora “il macello”, per via della sua precedente funzione. Ragionando su questa committenza Costanza Meli elaborò insieme a Barbara D’Ambrosio l’idea dell’Associazione non profit Progetto Isole: un laboratorio di ricerca sulle modalità attraverso cui l'arte contemporanea si relaziona con la società, con il pubblico e con lo spazio umano. Affrontare la realtà culturale contemporanea, in una regione come la Sicilia, in un piccolo Comune di pescatori come Isola delle Femmine, non è certamente facile, rispetto a questo, alcuni dei temi affrontati nei loro progetti curatoriali sono l’individuazione di aree tematiche relative al luogo, alla popolazione che lo abita, alle sue connotazioni socio-culturali. Il lavoro dell’associazione è sostenuto dalla convinzione che l’arte, attraverso rassegne, dibattiti, laboratori, documentari e sperimentazioni audio-visive, possa rappresentare un motore fondamentale, per coinvolgere la popolazione e rinnovare realmente il rapporto tra arte e società.

L’Associazione Passaporto nasce nel 2004 a Torino da un’idea di Giulia Coss, Antonio Duranto e Francesca Gambetta. Il collettivo si impegna a promuovere attività nel campo delle arti visive, della musica, del cinema, divulgandole attraverso mostre, rassegne e laboratori. Favorendo lo sviluppo della creatività e dell’espressione individuale attraverso il linguaggio, Passaporto lavora con il desiderio di evidenziare come l’esperienza artistica calata nei momenti e negli spazi di tutti i giorni, permetta a chi ne entra in contatto, di arricchire la propria esistenza. L’associazione opera avanzando proposte agli enti pubblici; promuovendo e diffondendo con molteplici iniziative in ambito locale e non, lo sviluppo del linguaggio delle arti e della creatività; conducendo ricerche e apprendimenti interdisciplinari che evidenzino, tramite eventi e iniziative, il legame delle varie forme di espressione artistica con la storia, la natura, la medicina, il folklore, lo sport; e ideando e organizzando corsi, conferenze, lezioni e progetti in campo culturale volti ad approfondire una ricerca qualitativa dei codici e dei linguaggi dell’arte.

1:1projects è un'organizzazione non profit fondata a Roma e Londra nel 2006 da un gruppo di giovani curatori: Cecilia Canziani, Adrienne Drake, Athéna Panni, Maria Alicata, Daniele Balit, Davide Franceschini. Inizialmente voleva essere principalmente un servizio di peer critique tra persone che iniziavano a lavorare nel campo dell’arte contemporanea e condividevano la necessità di confrontarsi; nel 2007 con l’apertura di uno spazio nel quartiere Alberone di Roma, è diventato una piattaforma curatoriale che assolve diverse funzioni: è un ufficio di consulenza, ospita un archivio di portfolio di artisti aperto al pubblico, è uno spazio di studio, ma anche il luogo dove si espongono gran parte delle attività: workshop, incontri e tavole rotonde, screening e a volte anche mostre, che però per lo più vengono esposte in altri spazi. L’associazione si configura come un network indipendente per la produzione di arte contemporanea, che elabora progetti favorendo pratiche partecipative e la collaborazione interdisciplinare. Occupando un ruolo a metà strada tra mediazione culturale e distribuzione, 1:1projects sviluppa e produce progetti e mostre di arte contemporanea, programmi di incontri, di laboratori didattici e seminari in collaborazione con artisti, critici, curatori, teorici e musicisti italiani e internazionali, nel tentativo di costruire uno spazio di ricerca che sia capace di immaginare nuove forme di dialogo, ricezione e diffusione dell’arte e della cultura contemporanee. L’archivio di arte contemporanea, il primo del centro-sud d’Italia, contiene portfolio e materiali audio e video di artisti italiani e stranieri messi a disposizione del pubblico, come utile strumento di documentazione e di approfondimento sulla ricerca artistica emergente. 1:1projects è inoltre, partner di Qwatz, un programma di residenza per artisti nato nel 2007, che offre la possibilità di poter trascorrere a Roma un periodo di ricerca nel quale si viene messi in contatto con il network di professionisti delle due organizzazioni. Qwatz offre fino a 40 appartamenti-studio e un openspace che viene utilizzato come laboratorio, spazio espositivo e luogo per gli incontri.

EXPOSITO - Osservatorio Giovani Artisti Napoli progetto ideato e realizzato dall’Associazione Arteteca, con il patrocinio ed il contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Napoli, nasce all’inizio del 2007 con l’intento di monitorare la produzione artistica locale e di avviare un sistema di promozione e di “esportazione” di artisti che sono nati o vivono a Napoli, attraverso una rete di scambi e collaborazioni. Lo staff di Exposito è oggi composto da Luca Borriello, Francesca Bonzi, Roberto Pace, Salvatore Velotti, Francesco Palladino e Maurizio Antonio Cascio. Inizialmente Expòsito è un sito internet con funzione di data base che raccoglie informazioni e materiali riguardanti artisti di origine campana, che vivono a Napoli o vi trascorrono periodi di ricerca. Il sito raccoglie portoli di artisti campani e si pone come strumento di dibattito partendo dall’idea che uno scambio di informazioni e di esperienze sia alla base di una crescita culturale e professionale consapevole. Expòsito è oggi un progetto nomade, senza uno spazio fisico, che si avvale della collaborazione e della condivisione di idee e spazi con soggetti altri. Il progetto non ha ambizioni commerciali e punta innanzitutto a favorire la messa in moto di una serie di processi, non assume posizioni antagoniste, tende piuttosto a integrarsi e ad adattarsi al sistema già esistente, tentando di colmarne le mancanze. Grazie a una struttura molto flessibile Expòsito improvvisa modalità operative, struttura collaborazioni sulla base di esigenze condivise e scambi possibili di competenze e strumenti. L’organizzazione ha svolto attività come un ciclo di talks, chiamato Interview, con artisti italiani e internazionali presso l’Accademia di Belle Arti e all’Università L’Orientale di Napoli, una residenza di 3 giovani artisti internazionali a Napoli, mostre, conferenze, seminari e produzioni artistiche. Il prossimo obbiettivo è quello di promuovere residenze di artisti napoletani all’estero.

26cc è uno spazio indipendente nato nel dicembre del 2007 da un’iniziativa di un gruppo di critici e artisti: Cecilia Casorati, Gabriele Gaspari, Sabrina Vedovotto, Silvia Giambrone, Andrea Liberati, Valentina Noferini, Luana Perilli, Mauro Romito. L’associazione, situata nel quartiere del Pigneto di Roma, organizza ed ospita workshop, seminari, conferenze, mostre, rassegne ed eventi, con lo scopo di proporre la cultura contemporanea sulla base della condivisione, della discussione delle idee e percorsi, in collaborazione con organizzazioni simili in Europa. Per il 2009 si prevede la creazione di un programma di scambio di residenze per artisti in collaborazione con altri spazi europei, attività che promuovere la ricerca artistica italiana all’estero e che allo steso tempo permette di collaborare con altri spazi europei, avviando così la costruzione di un network di collaborazione a livello europeo.

Attivarte è un’associazione non profit a carattere artistico-culturale che nasce a Venezia nel dicembre 2007. I soci fondatori Gaia Conti, Daniela Santellani ed Enrico Scala, Presidente dell’associazione, hanno tutti frequentato il Corso per Curatori di Mostre ed Eventi Artistici, organizzato dalla Galleria A+A di Venezia. L'associazione ha come l’intento principale quello di allargare, qualificandola, l’offerta culturale della comunità in cui lavora promuovendo e valorizzando l’arte contemporanea e in particolar modo le nuove generazioni attraverso eventi, progetti, mostre e workshop. Il collettivo, avvalendosi della collaborazione di tutti quei soggetti pubblici e privati, interessati a far crescere e sostenere la ricerca espressiva, la creatività e l‘innovazione artistica, organizza anche conferenze su vari argomenti di interesse artistico, culturale e sociale.

Sottobosco è un' organizzazione non profit per la progettazione culturale, nata nel 2009 a Venezia. Un modo di pensare, di progettare, di stare insieme e di produrre. Un’incubatore di idee e buone pratiche che produce cultura in modo cooperativo, lavorando sul campo, tra arte e vita quotidiana, in stretto contatto con i contesti, gli artisti e i cittadini. Un collettivo multidisciplinare aperto alle collaborazioni che lavora con artisti, progettisti, istituzioni e cittadini ad obiettivi ogni volta diversi e specifici.

CHAN ContemporaryArtAssociation è un'associazione culturare il cui obiettivo principale è la diffusione dell'arte contemporanea, in particolare la promozione e la circolazione del lavoro di giovani artisti, critici e curatori. CHAN nasce a Genova a marzo 2009 in uno spazio piccolo (15 mq) che ha stimolato la dimensione progettuale del suo percorso. L'associazione è nata dal'esigenza di rendere concreta molta parte delle ricerche e degli interessi che singolarmente o in gruppo, i suoi soci avevano portato avanti negli ultimi anni. Molta importanza viene data alle collaborazioni, agli scambi e alle interazioni con altre realtà associative, culturali e geografiche. CHAN è: Carlotta e Alice Pezzolo, Hilda e Nicolò Ricaldone.

C.o.C.A. Center of Contemporary Arts - Archivio Biblioteca Arti Contemporanee nasce a Modica, nel Sud-Est della Sicilia. Il progetto, condotto dal Laboratorio Autonomo Potenziale associazione no profit, si presenta quale biblioteca con riferimento specialistico alle Arti Contemporanee e risponde a precise esigenze di ricerca artistica e culturale da parte di addetti ai lavori, ricercatori, artisti e studenti impegnati in ricerche relative al presente e di circolazione di opere di intelletto umano. C.o.C.A. rappresenta un progetto trasversale ed un connettore di idee tra le nuove esigenze del sapere condiviso, la disponibilità immediata dello stesso nonché l’allargamento di visibilità per tutte le forme di pubblicazioni riguardanti le arti del contemporaneo. La biblioteca raccoglie materiali cartacei, magnetici e video provenienti da acquisizioni dirette di testi e da donazioni di enti privati, riviste di settore, autori, artisti,gallerie d’arte, fondazioni, musei e case editrici che si andranno ad aggiungere alle unità librarie già possedute dal L.A.P. L’istituzione del progetto prevede il parallelo sviluppo di un archivio digitale dei materiali presenti e in entrata. L’archivio sarà disponibile in rete e consultabile on-line dal sito del C.o.C.A. o dal Sistema Bibliotecario e Archivistico della provincia di Ragusa. Il C.o.C.A. ha aperto al pubblico il 4 Ottobre 2009 e si appresta ad accogliere donazioni e formulazioni di acquisizioni. C.o.C.A è: Francesco Lucifora, Stefania Zocco, Valeria Frasca e Rosario Antoci

PASSO è un’Associazione Culturale non profit costituita per ideare, organizzare e promuovere eventi atti a valorizzare l’immenso patrimonio artistico, storico e intellettuale della Sicilia. PASSO è un concetto, un’idea, una volontà, un gruppo che avverte l’urgenza di un rinnovamento; un collettivo di persone dalle differenti professionalità, formate attraverso il costante confronto col mondo dell’arte in ambito nazionale ed internazionale che hanno deciso di fondere energie ed esperienze per investirle nella ricerca. PASSO aspira a sperimentare nuovi linguaggi artistici, da cui possano scaturire scintille di rinnovata vitalità, allo scopo di creare una fucina di idee che possa essere di richiamo per tutte le persone animate dalla volontà di confronto. PASSO è dinamica, si muove, si sposta, si disloca, entra in contatto con differenti realtà, creando possibilità di dialogo e relazioni; ha interesse nell’avviare proficue collaborazioni con Gallerie, Fondazioni, enti pubblici e privati, evitando però di accettare compromessi che possano alterare i valori della sua costituzione. PASSO è stata fondata nel 2008, i nomi del direttivo organizzativo sono: Sasha Vinci, Daniele Marranca, Elisabetta Rizzuto, Martina Tolaro, Salvatore Tolaro.


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