Nouvelle vague

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Versione del 14 Feb 2007 alle 17:07 di Bea (Discussione | contributi)

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Genere o movimento

Nouvelle Vague

Personaggi:

F. Truffaut, E. Rohmer, C. Chabrol, A.Resnais, J.Rivette, J.L.Godard, A.Resnais

Luogo:

Francia

Storia:

Il termine francese Nouvelle Vague che letteralmente significa “nuova ondata”, è un appellativo utilizzato in ambito giornalistico a proposito di un’inchiesta, rivolta alla popolazione francese compresa tra i 18 e i 30 anni ed viene applicato in seguito alla nascita, in Francia, di un movimento cinematografico tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta.

Padre del movimento è considerato il critico André Bazin, colui che nel secondo dopoguerra seppe mettere in atto con una serie di saggi da lui scritti unariflessione teorica sul cinema. Fondatore della rivista “Cahiers du cinéma” Bazin accoglie e fa da guida a giovani redattori che daranno in seguito vita al movimento: F. Truffaut, E. Rohmer, C. Chabrol, A.Resnais, J.Rivette.

Affinchè l'Europa e la critica si accorgano di questo nuovo modo di fare cinema bisogna aspettare l'edizione del'59 del Festival di Cannes dove a I quattrocento colpi di F.Truffaut viene assegnato il premio per la migliore regia.

Poetica:

Gli autori della Nouvelle Vague cercano di liberare il cinema dalle convenzioni tradizionali, rivalutando inoltre il concetto di autore la cui importanza non risiede solo in ciò che dice, ma come. Questa necessità spinge i giovani registi a creare uno stile personale, che innalzi il cinema a linguaggio e non solo a semplice strumento di mesa in scena.

La Nouvelle Vague dice no al cinema d'intrattenimento e a questo proposito da inizio ad una battaglia che vede la rivisitazione e destrutturazione dei codici narrativi tradizionali. Nasce insieme a questo movimento un modo differente di fare cinema, si cominciano a prediligere le riprese in esterno, movimenti di camera traballanti, immagini fotograficamente poco corrette, raccordi non più rispettosi di una continuità ma sottolineati dal jump-cut. Non una semplice rottura con la tradizione per pura provocazione, ma per necessità di raccontare degli aspetti della realtà quotidiana e per questo viene mostrata nella sua caoticità e casualità.

Seguendo le basi dettate da Bazin a proposito del cinema realista, si comincia a ricorrere a riprese molto lunghe che raramente prevedono interruzioni. I film che appartengono a questa corrente risultano tutti molto diversi tra loro ma sono accomunati oltre che dalle irriverenze stilistiche anche da un abbattimento dei costi di produzione.

Filmografia:

1957 Le beau Serge di C. Chabrol 1959 I quattrocento colpi di F. Truffaut 1959 Il segno del leone di E.Rohmer 1959 Hiroshima mon amour di A. Resnais 1960 Parigi ci appartiene di J.Rivette 1960 Fino all'ultmo respiro di J.L Godard Narra la storia di un ladro di automobili interpretato da J.P. Belmondo, che spaventato dal poliziotto che losta inseguendo per un sorpasso fuorilegge, decide di uccidere l'agente. L'uomo tuttavia è stato riconosciuto e la polizia è sulle sue tracce

Bibliografia:

-Michel Marie, La Nouvelle Vague, ediz. italiana Lindau, Torino, 1998

-A.A. V.V., La Nouvelle Vague, Minimum Fax

-Roberto Turigliatto, La Nouvelle Vague, Lindau, Torino, 1995

-Eric Rohmer, Il gusto della bellezza, Pratiche editrice, Parma, 1991

Webliografia: