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'''Adrian Margaret Smith Piper''', nata il 20 Settembre 1948 a New York, è una artista concettuale della prima generazione e filosofa analitica. Dal 2005 vive e lavora a Berlino, dove dirige la APRA Foundation Berlin e dove è editrice del The Berlin Journal of Philosophy.<ref>http://www.adrianpiper.com/removed-and-reconstructed-en.wikipedia-biography.shtml</ref>
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'''Cognome Nome del personaggio''' seguito da un abstract di circa 3 righe di descrizione del personaggio
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Adrian Margaret Smith Piper / Adrian Piper
  
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==Biografia:==
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Adrian Piper è nata il 20 settembre 1948 a New York City <ref>http://it.wikipedia.org/wiki/New_York</ref>. E' cresciuta a Manhattan in una famiglia di colore della classe media, e ha frequentato una scuola privata con studenti bianchi per lo più benestanti. Ha studiato arte presso la School of Visual Arts e si è laureata nel 1969. Piper ha poi studiato filosofia al City College di New York e si è laureata nel 1974. Piper ha ricevuto la laurea specialistica dalla Harvard University nel 1977 ed il dottorato nel 1981. Ha anche studiato presso l'Università di Heidelberg.<br>
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Piper è stata influenzata da Sol LeWitt e Yvonne Rainer alla fine degli anni '60 e primi anni '70. Ha lavorato nel 1969 presso la Seth Siegelaub Gallery, nota per le sue mostre di arte concettuale. Nel 1970, espone all'interno della mostra ''Information'' al Museum of Modern Art di New York <ref>http://it.wikipedia.org/wiki/Museum_of_Modern_Art</ref> e comincia a studiare filosofia all'università. Piper dichiarò poi che fu espulsa dal mondo dell'arte in questo periodo a causa della sua razza e del suo sesso.<br>
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Nel 1970, ha iniziato a partecipare ad una serie di spettacoli di strada con il collettivo ''Catalysis''.<br>
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Piper ha insegnato al Wellesley College, all'Università di Harvard <ref>http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Studenti_dell%27Universit%C3%A0_di_Harvard</ref> , alla Stanford University, alla University of Michigan, alla Georgetown University e alla California University, a San Diego. E' diventata la prima professoressa afroamericana di filosofia a ricevere la "Academic Tenure" negli Stati Uniti nel 1991. Nel 2013, il ''Women's Caucus for Art'' ha annunciato che Piper sarà una vincitrice del Lifetime Achievement Award nel 2014 della stessa organizzazione.<br>
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A partire dal 1999, Piper è divorziata e non ha figli.<ref>http://en.wikipedia.org/wiki/Adrian_Piper</ref>
  
==Lu Xun==
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==Sito web:==
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http://www.adrianpiper.com/
  
==Biografia:==
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==Poetica:==
Biografia del personaggio in almeno una decina di righe.<ref>Adrian Piper è nato 20 settembre 1948 [2] a New York City. [1] [3] E 'cresciuta a Manhattan in una famiglia nera superiore classe media, e ha frequentato una scuola privata con, studenti bianchi per lo più benestanti. [4] Ha studiato arte presso la School of Visual Arts [4] e si è laureato con un grado del socio nel 1969. [1] Piper filosofia poi studiato al City College di New [4] York e si è laureato con una laurea in 1974. [1 ] Piper ha ricevuto [1] inoltre ha studiato del suo padrone alla Harvard University nel 1977 e il dottorato nel 1981. presso l'Università di Heidelberg. [1]
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Un tema ricorrente nel suo lavoro è sempre stata l'educare il pubblico a quanto sia una realtà oggettivamente rilevabile la mescolanza raziale negli individui, ed allo stesso tempo quanto sia falso il concetto stesso di razza; temi, questi citati, già presenti nella sua prima tesina in genetica scritta durante gli studi liceali nel 1962, e che trovano una teorizzazione compiuta nella sua dichiarazione pubblica del ritiro dall'essere "nera" nel 2012<ref>http://www.adrianpiper.com/removed-and-reconstructed-en.wikipedia-biography.shtml</ref>.<br>
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Le tematiche più presenti nei lavori di Piper sono dunque legate al suo vissuto sociale. Ciò avviene in particolar modo riguardo al tema della xenofobia, del razzismo e del sessismo (vedi le opere ''Self-Portrait Exaggerating My Negroid Features'' 1981, e ''Hypothesis: Situation'' series 1968-1970), a volte con tratti più esplicitamente politici e di critica sociale (vedi l'opera ''Art for the Art World Surface Pattern'', 1976). <br>
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Nel 1970, ha iniziato a partecipare ad una serie di spettacoli di strada con il collettivo ''Catalysis'', che comprendeva azioni come: dipingere i suoi vestiti con vernice bianca ed indossare un cartello con su' scritto "''vernice fresca''"<ref>http://it.wikipedia.org/wiki/Vernice_fresca_%28programma_televisivo%29</ref> per poi andare al grande magazzino Macy's ad acquistare guanti e occhiali da sole; infilare un enorme telo bianco nella sua bocca e salire sull'autobus, sulla metropolitana e sull'ascensore dell'Empire State Building; bagnare se stessa in una miscela di aceto, uova, latte e olio di fegato di merluzzo per poi trascorrere una settimana muovendosi in metropolitana e nelle librerie di New York. Le performance di ''Catalysis'' dovevano essere una sfida a ciò che costituisce l'ordine pubblico, <<''a livello di abbigliamento, sanità mentale e distinzione tra atti pubblici e privati''>>.
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La serie ''Mythic Being'' di Piper, iniziato nel 1973, ha visto l'artista indossare una parrucca afro e baffi e comportarsi pubblicamente come una persona del <<terzo mondo, classe operaia, di sesso maschile eccessivamente ostile>>.
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Un elemento centrale nella sua poetica è l'intento provocativo, volto spesso a esplicitare i pregiudizi ed i preconcetti dei fruitori delle sue opere<ref>http://www.iub.edu/~iuam/online_modules/aaa/artist.php?artist=8</ref>. Nella performance ''My Calling (Card) #1'' (1986–1990), quando all'artista capitava di assistere o essere vittima di un comportamento razzista da parte di qualcuno che non era consapevole delle sue origini razziali miste, si avvicinava a costui e senza proferire parola gli dava un biglietto su cui era stato stampato un messaggio volto a renderlo consapevole del suo gesto. Il messaggio cominciava così: <<Dear Friend/I am black./I am sure you did not realize this when you made/laughed at/agreed with that racist remark.>><ref>http://www.walkerart.org/collections/artists/adrian-piper</ref>.
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Condividendo le idee dell'arte concettuale, Piper considera i differenti media artistici quali la pittura, la scultura, il disegno, la performance, i video, le installazioni, i progetti sonori, le documentazioni fotografiche, etc. tutti ugualmente idonei a trasmettere idee e concetti; tali media ricoprono dunque un ruolo centrale nell'opera artistica<ref>http://www.adrianpiper.com/removed-and-reconstructed-en.wikipedia-biography.shtml</ref>. <br>
  
Piper è stato influenzato da Sol LeWitt e Yvonne Rainer alla fine degli anni '60 e primi anni '70. [4] Ha lavorato presso il Seth Siegelaub Gallery, noto per le sue mostre di arte concettuale, nel 1969. [4] Nel 1970, espone al Museo di Informazioni moderna di arte e cominciò a studiare filosofia all'università. [4] Piper ha detto che lei è stato espulso il mondo dell'arte in questo periodo per la sua razza e di genere. [4] il suo lavoro ha iniziato ad affrontare l'ostracismo, l'alterità, e atteggiamenti intorno il razzismo. [4] In Critica di Berger dell'intervista razzismo puro, Piper ha affermato che mentre lei trova l'analisi del razzismo lodevole, che vuole la sua opera per aiutare le persone a confrontarsi con le proprie opinioni razziste. [4]
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==Opere:==
  
Nel 1970, ha iniziato una serie di spettacoli di strada sotto il Catalysis titolo collettivo, che comprendeva azioni come dipingere i suoi vestiti con vernice bianca e indossando un cartello che diceva "vernice fresca" e andare al grande magazzino del Macy per fare acquisti per i guanti e occhiali da sole; ripieno un enorme telo bianco nella sua bocca e guida l'autobus, metropolitana e Empire State Building ascensore; e dousing se stessa in una miscela di aceto, uova, latte e olio di fegato di merluzzo e poi trascorrere una settimana muoversi metropolitana e librerie di New York. [5] [6] Le prestazioni Catalisi dovevano essere un catalizzatore che ha sfidato ciò che costituisce il ordine del campo sociale, "a livello di abbigliamento, sanità mentale e la distinzione tra atti pubblici e privati." [5]
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* '''''Self-Portrait Exaggerating My Negroid Features'', 1981'''
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<<Autoritratto in cui i miei lineamenti negroidi sono esagerati>>. Matita su carta.  20,3 x 25,4 cm. Collezione Eileen Harris Norton.
  
Serie Mythic Essere di Piper, iniziato nel 1973, ha visto l'abito artista in una parrucca afro e baffi ed eseguire pubblicamente come "terzo mondo, classe operaia, di sesso maschile eccessivamente ostile." [5]
 
  
Piper ha ricevuto borse di arti visive dal National Endowment for the Arts nel 1979 e nel 1982, e una Guggenheim Fellowship nel 1989. [1] Piper insegnato al Wellesley College, Università di Harvard, Stanford University, University of Michigan, Georgetown University e Università di California, San Diego. [1] è diventato il primo afro professore di filosofia americano femminile per ricevere mandato accademica negli Stati Uniti nel 1991 [7] nel 2013, Caucus delle Donne per l'Arte ha annunciato che Piper sarà un 2014 destinatario di organizzazione del Lifetime Achievement Award. [8]
 
  
A partire dal 1999, Piper è divorziato e non ha figli. [1]</ref>
 
  
==http://www.adrianpiper.com/:==
 
  
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==Opere:==
 
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* '''''Les Demoiselles d'Avignon'', 1907'''
 
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è uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso.<br>
 
Il quadro mostra cinque prostitute in un bordello di calle Avignon, a Barcellona...
 
  
  
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* '''''Les Demoiselles d'Avignon'', 1907'''
 
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è uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso.<br>
 
Il quadro mostra cinque prostitute in un bordello di calle Avignon, a Barcellona...
 
  
  
  
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* '''''Art for the Artworld Surface Pattern'', 1976'''
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è uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso.<br>
 
Il quadro mostra cinque prostitute in un bordello di calle Avignon, a Barcellona...
 
  
  
  
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==Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):==
 
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* Palazzo delle Esposizioni 23 aprile – 21 luglio 2013 a cura di Alex Gartenfeld e Norman Rosenthal , della città di New York intesa come “la nuova Roma”.
  
 
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* ''Rationality and the Structure of the Self, Volume I. The Humean Conception'' (E-Book online: http://adrianpiper.com/rss/index.shtml)
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* ''Rationality and the Structure of the Self, Volume II. A Kantian Conception'' (E-Book online: http://adrianpiper.com/rss/index.shtml)
  
 
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Adrian Margaret Smith Piper, nata il 20 Settembre 1948 a New York, è una artista concettuale della prima generazione e filosofa analitica. Dal 2005 vive e lavora a Berlino, dove dirige la APRA Foundation Berlin e dove è editrice del The Berlin Journal of Philosophy.[1]

Adrian Piper

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Adrian Margaret Smith Piper / Adrian Piper

Biografia:

Adrian Piper è nata il 20 settembre 1948 a New York City [2]. E' cresciuta a Manhattan in una famiglia di colore della classe media, e ha frequentato una scuola privata con studenti bianchi per lo più benestanti. Ha studiato arte presso la School of Visual Arts e si è laureata nel 1969. Piper ha poi studiato filosofia al City College di New York e si è laureata nel 1974. Piper ha ricevuto la laurea specialistica dalla Harvard University nel 1977 ed il dottorato nel 1981. Ha anche studiato presso l'Università di Heidelberg.
Piper è stata influenzata da Sol LeWitt e Yvonne Rainer alla fine degli anni '60 e primi anni '70. Ha lavorato nel 1969 presso la Seth Siegelaub Gallery, nota per le sue mostre di arte concettuale. Nel 1970, espone all'interno della mostra Information al Museum of Modern Art di New York [3] e comincia a studiare filosofia all'università. Piper dichiarò poi che fu espulsa dal mondo dell'arte in questo periodo a causa della sua razza e del suo sesso.
Nel 1970, ha iniziato a partecipare ad una serie di spettacoli di strada con il collettivo Catalysis.
Piper ha insegnato al Wellesley College, all'Università di Harvard [4] , alla Stanford University, alla University of Michigan, alla Georgetown University e alla California University, a San Diego. E' diventata la prima professoressa afroamericana di filosofia a ricevere la "Academic Tenure" negli Stati Uniti nel 1991. Nel 2013, il Women's Caucus for Art ha annunciato che Piper sarà una vincitrice del Lifetime Achievement Award nel 2014 della stessa organizzazione.
A partire dal 1999, Piper è divorziata e non ha figli.[5]

Sito web:

http://www.adrianpiper.com/

Poetica:

Un tema ricorrente nel suo lavoro è sempre stata l'educare il pubblico a quanto sia una realtà oggettivamente rilevabile la mescolanza raziale negli individui, ed allo stesso tempo quanto sia falso il concetto stesso di razza; temi, questi citati, già presenti nella sua prima tesina in genetica scritta durante gli studi liceali nel 1962, e che trovano una teorizzazione compiuta nella sua dichiarazione pubblica del ritiro dall'essere "nera" nel 2012[6].
Le tematiche più presenti nei lavori di Piper sono dunque legate al suo vissuto sociale. Ciò avviene in particolar modo riguardo al tema della xenofobia, del razzismo e del sessismo (vedi le opere Self-Portrait Exaggerating My Negroid Features 1981, e Hypothesis: Situation series 1968-1970), a volte con tratti più esplicitamente politici e di critica sociale (vedi l'opera Art for the Art World Surface Pattern, 1976).
Nel 1970, ha iniziato a partecipare ad una serie di spettacoli di strada con il collettivo Catalysis, che comprendeva azioni come: dipingere i suoi vestiti con vernice bianca ed indossare un cartello con su' scritto "vernice fresca"[7] per poi andare al grande magazzino Macy's ad acquistare guanti e occhiali da sole; infilare un enorme telo bianco nella sua bocca e salire sull'autobus, sulla metropolitana e sull'ascensore dell'Empire State Building; bagnare se stessa in una miscela di aceto, uova, latte e olio di fegato di merluzzo per poi trascorrere una settimana muovendosi in metropolitana e nelle librerie di New York. Le performance di Catalysis dovevano essere una sfida a ciò che costituisce l'ordine pubblico, <<a livello di abbigliamento, sanità mentale e distinzione tra atti pubblici e privati>>. La serie Mythic Being di Piper, iniziato nel 1973, ha visto l'artista indossare una parrucca afro e baffi e comportarsi pubblicamente come una persona del <<terzo mondo, classe operaia, di sesso maschile eccessivamente ostile>>. Un elemento centrale nella sua poetica è l'intento provocativo, volto spesso a esplicitare i pregiudizi ed i preconcetti dei fruitori delle sue opere[8]. Nella performance My Calling (Card) #1 (1986–1990), quando all'artista capitava di assistere o essere vittima di un comportamento razzista da parte di qualcuno che non era consapevole delle sue origini razziali miste, si avvicinava a costui e senza proferire parola gli dava un biglietto su cui era stato stampato un messaggio volto a renderlo consapevole del suo gesto. Il messaggio cominciava così: <<Dear Friend/I am black./I am sure you did not realize this when you made/laughed at/agreed with that racist remark.>>[9]. Condividendo le idee dell'arte concettuale, Piper considera i differenti media artistici quali la pittura, la scultura, il disegno, la performance, i video, le installazioni, i progetti sonori, le documentazioni fotografiche, etc. tutti ugualmente idonei a trasmettere idee e concetti; tali media ricoprono dunque un ruolo centrale nell'opera artistica[10].

Opere:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d0/AdrianPiper1981Self-Portrait_Exaggerating.png

Adrian Piper, 1981
  • Self-Portrait Exaggerating My Negroid Features, 1981

<<Autoritratto in cui i miei lineamenti negroidi sono esagerati>>. Matita su carta. 20,3 x 25,4 cm. Collezione Eileen Harris Norton.













  • Art for the Artworld Surface Pattern, 1976

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cf/AdrianPiper1976ArtForArtworworld.png

Adrian Piper, 1976

Installazione di diversi tipi di materiali 152,4 x 152,4 x 213,3 cm: ambiente in legno, locandina stampata, audio monologo, lampadina. Collezione San Francisco Museum of Art.








Adrian Piper, 1991
  • Decide Who You Are #1: Skinned Alive, 1991

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9e/AdrianPiper1991Decide-1Skinned_alive.png
Collage di foto e testo, 3 pannelli






Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

  • Palazzo delle Esposizioni 23 aprile – 21 luglio 2013 a cura di Alex Gartenfeld e Norman Rosenthal , della città di New York intesa come “la nuova Roma”.

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. http://www.adrianpiper.com/removed-and-reconstructed-en.wikipedia-biography.shtml
  2. http://it.wikipedia.org/wiki/New_York
  3. http://it.wikipedia.org/wiki/Museum_of_Modern_Art
  4. http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Studenti_dell%27Universit%C3%A0_di_Harvard
  5. http://en.wikipedia.org/wiki/Adrian_Piper
  6. http://www.adrianpiper.com/removed-and-reconstructed-en.wikipedia-biography.shtml
  7. http://it.wikipedia.org/wiki/Vernice_fresca_%28programma_televisivo%29
  8. http://www.iub.edu/~iuam/online_modules/aaa/artist.php?artist=8
  9. http://www.walkerart.org/collections/artists/adrian-piper
  10. http://www.adrianpiper.com/removed-and-reconstructed-en.wikipedia-biography.shtml

Tipo di scheda:

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Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

artisti

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Voci correlate: